Joint-venture Leonardo-Algeria: al via produzione, assistenza, addestramento elicotteri
Missione lampo ad Algeri del Segretario generale
della Difesa e per le industrie belliche italiane si prospettano nuovi affari
multimilionari con le forze armate della Repubblica Democratica Popolare di
Algeria.
Il 2 marzo il generale
di corpo d’armata Luciano
Portolano, a capo della segreteria del Ministero della Difesa e direttore
nazionale degli Armamenti, ha incontrato nella capitale algerina il generale Mohamed Salah Benbicha in occasione del
12° Comitato bilaterale Italia-Algeria
che trae origine dall’accordo di cooperazione militare sottoscritto dai
due paesi a Roma il 15 maggio 2003.
Rafforzamento della
partnership e delle relazioni industriali-militari e conflitto in Ucraina i temi trattati nel meeting.
“Il lavoro del Comitato misto italo-algerino ha rappresentato
un’occasione per consolidare la cooperazione tra le forze armate dei due paesi,
specie in merito alla domanda di nuove tecnologie”, ha commentato il Ministero
della difesa algerino. “L’Algeria considera l’Italia un partner importante sia dal
punto di vista del trasferimento dei sistemi d’arma che per l’addestramento del
personale militare e tecnico”.
“L’incontro
di Algeri ha permesso di rinnovare i rapporti di stima e collaborazione e di
riprendere il discorso su alcuni progetti bilaterali rallentati dalla pandemia
da Covid-19”, riferisce il Segretariato generale della difesa italiano. In
particolare i generali Luciano
Portolano e Mohamed Salah
Benbicha si sono soffermati sulla joint venture costituita dal gruppo Leonardo
SpA e dall’azienda algerina Establissement Public de Caractère
Industriel/Establissement de Developement des Industries Aeronautiques
(Epic/Edia) per la produzione di elicotteri da guerra nel paese nordafricano. “La
delegazione del Segretariato generale della difesa ha inoltre presentato alcune
eccellenze dell’industria italiana in alcuni settori, tra i quali quelli navale,
elicotteristico, dei radar, dell’avionica, dell’elettronica, dei sistemi di
combattimento navale, delle telecomunicazioni e della difesa missilistica”,
riporta una nota di Agenzia Nova.
L’accordo
sulla joint venture industriale italo-algerina è stato siglato nel marzo 2019 e
prevede la realizzazione di uno stabilimento a Aïn Arnat, nella provincia
di Sétif, dove costruire elicotteri leggeri e medi per vari impieghi militari
(trasporto, evacuazione medica, sorveglianza e controllo, ecc.). Lo
stabilimento, di proprietà per il 51% del Ministero della Difesa algerino e per
il restante 49% di Leonardo, seguirà l’assemblaggio, la vendita e la fornitura
di assistenza per vari modelli di elicottero, principalmente per i requisiti
nazionali algerini, ma una quota della produzione sarà destinata all’export nel
mercato africano e mediorientale. La joint venture potrà fornire ai clienti anche
servizi di supporto, manutenzione e addestramento.
Alla
firma dell’accordo industriale parteciparono gli allora segretari generali
della difesa di Italia e Algeria, i generali Abdelhamid Ghriss e Nicolò
Falsaperna. Tre anni prima, i manager di Agusta-Westland (società controllata
da Leonardo-Finmeccanica) avevano sottoscritto un protocollo di collaborazione con
il governo algerino per lo sviluppo industriale e commerciale nel settore elicotteristico
e delle tecnologie avanzate per i materiali aeronautici.
Secondo
il sito specialistico sudafricano Defenceweb, nel
periodo compreso tra il 2010 e il 2016 il gruppo italiano ha fornito alle forze
armate, di polizia e alla gendarmeria algerine una settantina di elicotteri di
differente tipologia, per un importo complessivo di 1 miliardo e 300 milioni di
dollari (8 velivoli AW101, 24 AW109, 8 AW119 Koala per l’addestramento dei piloti, 20 AW139 e 10 Super Lynx destinati per le nuove
fregate della classe Meko A200 acquistate in Germania dal gruppo ThyssenKrupp
Marine Systems). Nel 2014 Leonardo-Finmeccanica, attraverso la società Orizzonte
Sistemi Navali (joint venture controllata insieme a Fincantieri SpA), ha
fornito alla Repubblica di Algeria pure una unità navale anfibia.
L’export
di elicotteri da guerra al paese nordafricano ha prodotto più di un mal di
pancia ai manager della holding industriale italiana. Nel 2016 fu avviata un’inchiesta
giudiziaria da parte della Procura della repubblica di Busto Arsizio sulle
commesse del biennio 2011-2012, ipotizzando la creazione di fatture false per un
importo complessivo di 24,5 milioni per alimentare un fondo nero finalizzato al
presunto pagamento di tangenti in Algeria. Sotto indagine finirono l’allora presidente
e amministratore delegato di Leonardo-Finmeccanica, Giuseppe Orsi, e l’ex ad di
AgustaWestland, Bruno Spagnolini; nel gennaio 2018 i due manager sono stati però
prosciolti da tutte le accuse dal GUP di Busto.
Due
dei velivoli AW101 acquistati dalla Marina militare algerina sono stati perduti
a seguito di gravi incidenti. Il primo accadde nel 2017: a causa dell’impatto
con un elettrodotto ad alta tensione, un elicottero precipitò al suolo causando
la morte dei tre membri dell’equipaggio. Il 17 dicembre 2020, un AW101 in volo di addestramento tecnico precipitò in
mare al largo della città di Bouharoun, ad ovest della capitale Algeri.
Anche in quest’ultima occasione persero la vita i tre militari a bordo del
velivolo.
Articolo pubblicato in Africa ExPress il 4 marzo 2022, https://www.africa-express.info/2022/03/04/joint-venture-leonardo-algeria-al-via-produzione-assistenza-addestramento-elicotteri/
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