Israele e Marocco firmano accordo storico per scambi economici-militari
Si rafforza l’industria aeronautica militare e civile
del Marocco grazie all’assistenza tecnica e finanziaria di Israele. Il 23 marzo
è stato sottoscritto un accordo di cooperazione “storico” tra il ministro
dell’Industria e il Commercio marocchino Ryad
Mezzour e il presidente del board dei direttori di IAI - Israel Aerospace
Industries, Amir Peretz.
“Il
Memorandum è parte dell’implementazione della Dichiarazione di collaborazione
Marocco-Israele fermata a Rabat il 22 dicembre 2020, con cui i due paesi hanno espresso la volontà di
promuovere una cooperazione bilaterale dinamica e innovativa nel campo
dell’investimento tecnologico”, riporta il sito specializzato Israeldefense.
In
particolare l’accordo prevede che le autorità governative del Marocco e i
manager dell’holding industriale-militare-finanziaria israeliana diano il via a
programmi di promozione nel settore della stampa tridimensionale (3D printing) e di produzione di parti
interne di cabine, motori e aerostrutture, nonché la realizzazione nel paese
nordafricano di un centro di ricerca e sviluppo ingegneristico per la fornitura
di componenti aeree all’industria nazionale marocchina, grazie all’assistenza e
alla consulenza tecnica di IAI - Israel Aerospace Industries.
Il
governo marocchino ha spiegato ai media che l’accordo con gli israeliani risponde
alle “priorità di promuovere la formazione avanzata, l’occupazione e la
produzione nazionale, così come la ricerca e l’innovazione”.
"Quella
che abbiamo sigillato è una partnership strategica per entrambi i paesi”,
spiega il ministro Ryad Mezzour. “Essa apre la strada a una collaborazione vincente
nell’industria aerospaziale. Fa leva sull’esperienza di IAI e sulle competenze
tecnologiche della nostra piattaforma aerospaziale e rappresenta un motore di
crescita per gli investimenti e lo sviluppo in questo settore industriale
altamente avanzato”.
Per
il gruppo israeliano il memorandum con il Marocco costituisce un ulteriore passo per rafforzare la
propria presenza nel mercato continentale africano. “Sono convinto
dell’incredibile potenziale che oggi esiste in Marocco e siamo solo
all’inizio”, enfatizza il massimo dirigente di IAI, Amir Peretz. “Insieme
daremo vita a team che trasformeranno la nostra visione in realtà. Le industrie
israeliane e il Marocco promuoveranno e commercializzeranno insieme progetti
nell’industria aerea”.
Nel
corso della loro permanenza in Marocco, la delegazione di IAI si è recata pure in
visita al complesso industriale di Nouaceur (nella regione di
Casablanca-Settat) dove vengono effettuati i lavori di manutenzione e
aggiornamento dei velivoli aerei, e all’IMA, l’Istituto per le Professioni
Aeronautiche di Casablanca.
A
metà febbraio il quotidiano finanziario Globes
di Tel Aviv, citando fonti della Difesa israeliana rimaste anonime, ha reso
noto che le forze armate del Marocco e i manager di IAI avrebbero
raggiunto un accordo per l’acquisto di alcuni sistemi di difesa d’area “Barak MX ADS” per un valore di 500
milioni di dollari. Secondo IAI, il “Barak MX ADS” è un sistema missilistico
“in grado di difendere contro minacce aeree multiple e simultanee, come ad
esempio missili da crociera, droni, elicotteri, provenienti da fonti e distanze
differenti”. Del sistema missilistico esistono modelli differenti: il “Barak
MRAD” che ha un raggio operativo di 35 km; il “Barak LRAD” di 70 Km; il “Barak
ER” di 150 km. “Essi sono supportati da radar di diversa portata e
configurazione”, aggiunge IAI. “Tutte le sue componenti (il Battle Management Centre, i lanciatori
con gli intercettatori e i radar) possono operare da infrastrutture permanenti
o essere montate a bordo di camion e trasferite in siti operativi temporanei”.
Oltre
al sistema missilistico “Barak”, il Marocco è intenzionato ad acquistare dalle
industrie aerospaziali israeliane anche una partita di droni kamikaze (velivoli senza pilota armati di bombe ed esplosivi che si fanno esplodere
al momento dell’impatto con l’obiettivo) del tipo “Harop”. L’“Harop” è un aereo senza pilota di piccole
dimensioni (è lungo 2,5 metri), ma può trasportare un carico di esplosivi di 20
kg e volare per sette ore consecutive sino a 1.000 kilometri di distanza.
In
occasione della visita in Marocco del ministro della difesa israeliano Benny
Gantz, il 23 e 24 novembre 2021, dopo la normalizzazione delle relazioni
diplomatiche tra i due paesi nell’ambito dei cosiddetti Accordi di Abramo, sarebbe stata presa la decisione di realizzare
in due stabilimenti industriali marocchini la produzione di minidroni e velivoli
senza pilota auto esplodenti, sempre con know how e tecnologie di IAI - Israel
Aerospace Industries e della controllata BlueBird Aero Systems.
Nel
corso degli incontri con le autorità di Rabat – secondo quanto riportato dalla
società dì intelligence israeliana “JaFaJ” che monitora il Medio Oriente e il
Nord Africa – il ministro Gantz avrebbe offerto la propria disponibilità a interloquire
con l’amministrazione USA per facilitare la vendita al Marocco dei
cacciabombardieri di quinta generazione F-35 e di altri sistemi d’arma
avanzati, come risposta al riarmo della vicina Algeria che sta negoziando con
la Russia l’acquisto di una partita di caccia Su-57 “Felon”.
Ulteriori
commesse militari tra Marocco e Israele potrebbero essere favorite con
l’agreement di cooperazione economica firmato lo scorso 20
febbraio in occasione della visita a Rabat del ministro dell’Economia di
Israele, Orna
Barbivay. Nel 2021 il valore degli scambi commerciali tra i due paesi ha
superato i 70 milioni di dollari.
Articolo
pubblicato in Africa ExPress il 29
marzo 2022, https://www.africa-express.info/2022/03/29/israele-e-marocco-firmano-accordo-storico-per-scambi-economici-militari/
Commenti
Posta un commento