Il governo rafforza la partnership militare con il Kuwait. Affari in vista per le industrie di morte
L’Italia rafforzerà la propria collaborazione politico-militare con il Kuwait. E’ quanto emerge dalla missione nell’emirato arabo del ministro della difesa Lorenzo Guerini, il 27 e 28 settembre 2020. Dopo essere atterrato all’aeroporto di Kuwait City il responsabile del dicastero si è recato in visita al Comando del contingente italiano schierato nella base aerea di Ali Al Salem nell’ambito dell’operazione multinazionale “Inherent Resolve". Successivamente Lorenzo Guerini ha incontrato il primo ministro dell’emirato Sabah Al-Khalid Al-Sabah e il ministro degli esteri Ahmad Al-Sabah.
“Da anni Italia e Kuwait sono fianco
a fianco nel contrasto all’ISIS e per la stabilità regionale”, ha dichiarato Guerini.
“Abbiamo ribadito al governo kuwaitiano la nostra soddisfazione per l’amicizia
che ci unisce. L’impegno è quello di rafforzare la cooperazione in ambito
difesa nell’immediato rifiuto. Ho inoltre inteso salutare a nome di tutti gli
italiani i nostri militari presenti in Kuwait, uomini e donne che rendono le
nostre forze armate protagoniste nella lotta al terrorismo internazionale e
fondamentale punto di riferimento per la Coalizione anti-ISIS”.
Secondo i dati forniti dal ministero
della Difesa sarebbero 300 circa i militari italiani attualmente presenti in
Kuwait. Oltre che nello scalo aereo di Ali Al Salem, il personale e gli assetti aerei operano
anche dalle basi militari di Camp Arifajan e Ahmed Al Jaber. In quest’ultima infrastruttura sono
stati trasferiti da qualche settimana quattro caccia “Tornado” del Task
Group Devil dell’Aeronautica Militare. Essi hanno preso il posto degli “Eurofighter” del
Task Group Typhoon, protagonisti di
oltre 700 “sortite di ricognizione aereo tattica” anti-ISIS nell’ultimo anno e
mezzo.
“I Tornado saranno impiegati in
missioni di sorveglianza aerea – in gergo tecnico Intelligence, Surveillance
and Reconnaissance (ISR) – per continuare ad assicurare alla Coalizione il contributo
richiesto in termini di monitoraggio e controllo dall’alto del Teatro di
operazioni, fondamentale per ottenere l’Information Superiority che ha da
sempre avuto un ruolo cruciale nelle operazioni militari”, ha dichiarato lo
Stato Maggiore dell’Aeronautica. “Le missioni sono svolte
esclusivamente sul territorio iracheno e prevedono la ricognizione fotografica
di obiettivi assegnati dalla Coalizione. I contributi raccolti vengono inviati,
in tempo reale, alle stazioni di terra per essere analizzati da cellule
intelligence specializzate”.
Insieme ai caccia del Task Group Devil operano in Kuwait i
velivoli da trasporto tattico Boeing 767 e C27J dell’Aeronautica italiana, una cellula
di integrazione delle informazioni multisensore denominata “I2MEC” e un drone “Predator”
MQ-9 del 32° Stormo di Amendola-Foggia. Il velivolo a pilotaggio remoto con
funzioni d’intelligence è rischiarato nella base di Ali Al Salem e ha già
superato le 10 mila ore di volo in teatro operativo.
In questi ultimi mesi l’Aeronautica italiana
ha anche rafforzato l’attività di addestramento dei militari kuwaitiani. In
particolare presso il 4° Stormo di Grosseto si svolgono corsi operativi per missioni di volo sui caccia “Eurofighter”,
destinati a cinque piloti della Kuwait Air Force. Gli avieri dell’emirato hanno
pure effettuato un lungo periodo di formazione a Loreto, presso il Centro di
Formazione Aviation English, e a Galatina (Lecce), presso
l’International Flight Training School del 61° Stormo.
Il Reparto Sperimentale Volo di
Pratica di Mare con i suoi caccia multi-ruolo “Eurofighter” è stato ospite a
gennaio del Kuwait Aviation Show, il grande salone aerospaziale che si tiene annualmente
a Kuwait City. Per l’evento hanno raggiunto l’emirato anche il sottosegretario
di Stato alla Difesa, Angelo Tofalo (M5S), il Sottocapo di Stato maggiore generale
Luca Goretti e l’amministratore delegato di Leonardo-Finmeccanica, Alessandro
Profumo.
“La
presenza dell’Aeronautica Militare in Kuwait ha contribuito a rafforzare l’immagine
dell’Italia nello scenario internazionale, soprattutto in questa area
geografica di grande interesse, dove il nostro Paese intrattiene importanti
rapporti in termini di cooperazione militare e industriale”, dichiarava il Sottosegretario
Tofalo a conclusione della kermesse armiera. “L’esibizione della nostra
Aeronautica ha dimostrato grandi capacità operative e tecnologiche: apprezzata in tutto il mondo essa è sinonimo
di affidabilità, know-how e tecnologia”.
A Kuwait City la delegazione italiana s’incontrava
pure con il Capo di Stato Maggiore, generale Mohammed Khaled Al Khader. “Nei
colloqui si sono affrontate le tematiche di cooperazione internazionale che
vedono le Forze Aeree delle due nazioni impegnate in stretta collaborazione e
sinergia”, riportava l’ufficio stampa del
Ministero della Difesa. “L’Aeronautica Militare, infatti, sostiene la
Kuwait Air Force in tutte le attività propedeutiche alla consegna dei velivoli
Eurofighter al governo del Kuwait in base a quanto previsto dal contratto in
essere con Leonardo. Una concreta
dimostrazione dell’ormai ventennale amicizia tra i due Paesi e della volontà
dell’Italia di supportare efficacemente la crescita del sistema paese”.
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