Si rafforza collaborazione militare Italia-Qatar. Felice la nostra industria bellica
Si rafforza la cooperazione tra le forze armate di Italia e Qatar e diventa sempre più concreta la possibilità di trasferire all’emirato i nuovi sistemi di guerra prodotti dalle industrie italiane.
Dal 6 al 10 settembre una delegazione
guidata dal Comandante delle Forze Terrestri del Qatar, generale Saeed Hesayen Mohammed Al-Khayarin, è stata ricevuta
dai vertici dell’Esercito italiano per sottoscrivere importanti accordi
di partenariato militare. Alla presenza del Capo di Stato Maggiore, generale Salvatore
Farina, è stato siglato in particolare un
Technical Arrangement tra il
Ministero della Difesa della Repubblica Italiana e il Ministero della Difesa
dello Stato del Qatar, concernente la “cooperazione nei settori dell’istruzione
e dell’addestramento”.
Questo
accordo, promosso durante l’incontro tra i responsabili dei due eserciti
nazionali tenutosi a Doha il 7e l’8 maggio 2019, prevede la conduzione sul
territorio qatariota di una serie di attività formative e addestrative “volte a
sviluppare capacità di combattimento di fanteria, artiglieria e cavalleria a
favore delle Qatari Emiri Land Forces”. Nello specifico il Technical Arrangement stabilisce norme generali sulla formazione
del personale militare nei settori legale, finanziario, logistico,
amministrativo e di sicurezza.
Nel corso
dell’incontro tra il generale Al-Khayarin
e il generale Farina, lo staff dello Stato Maggiore dell’Esercito ha esposto le
linee guida organizzative e di modernizzazione dei mezzi e dei sistemi bellici
che le forze armate italiane prevedono di adottare entro il 2030.
La
delegazione delle Forze Terrestri del Qatar si
è anche recata presso diversi Enti e Reparti dell’Esercito Italiano. In
particolare essa è stata ospite presso il Comando Artiglieria Controaerei di
Sabaudia (Latina), dove ha assistito a un briefing informativo sulle capacità
del nuovo Centro di Eccellenza Counter
Mini/Micro Aeromobili a Pilotaggio Remoto e a una dimostrazione dei sistemi
d’arma in dotazione alla unità specializzate nelle attività contro-aerei e anti-droni.
Il generale Al-Khayarin e i suoi accompagnatori si sono
recati nel Salento, presso il poligono di Torre Veneri, dove la Scuola di
Cavalleria e la Brigata meccanizzata “Pinerolo” stanno svolgendo in questi
giorni complesse esercitazioni a fuoco con tanto di sperimentazione delle nuove
piattaforme tecnologiche in uso alle unità terrestri. “In favore della
delegazione straniera, il generale di Brigata Claudio Dei, Comandante della
Scuola di Cavalleria, ha tenuto un briefing presso il Centro Addestramento
Tattico di 2° livello, illustrando le principali innovazioni che caratterizzano
il nuovo sistema d’arma Blindo Centauro 2,
come ad esempio la bocca da fuoco cal. 120 mm, la mitragliatrice MG42/59 cal.
7,62 mm e il Sistema Hitrole cal. 7,62”, riporta una nota dello Stato Maggiore.
Nel
poligono di Torre Veneri la delegazione qatarina ha potuto prendere conoscenza pure
delle capacità belliche del Veicolo Tattico Leggero Multiruolo “VTLM 2 NEC”,
del Veicolo Blindato Medio “VBM Freccia” e del nuovo Veicolo Tattico Medio Multiruolo “Orso” per il trasporto militari ed obici
leggeri, la guerra elettronica, il supporto logistico e l’assistenza sanitaria.
Il Comando
della Brigata “Pinerolo” ha presentato infine il Posto di Comando Digitalizzato
realizzato nell’ambito del cosiddetto Progetto
4.9 di Forza NEC (Network Enabled Capability) per accrescere la proiettabilità,
mobilità e interoperabilità dei mezzi tattici terrestri, nonché il kit del sistema d’arma integrato Soldato Sicuro che permette di incrementare in tutti gli scenari di
combattimento le capacità
di sopravvivenza, comando e controllo, mobilità e letalità delle forze
d’élite dell’Esercito.
“Grazie
all’utilizzo dei sistemi di comunicazione dei posti comando schierati a Torre
Veneri, il generale Al-Khayarin ha potuto apprezzare la condotta di manovre
tattiche svolte dalle unità esercitate della Brigata Pinerolo, in un ambiente
completamente digitalizzato”, spiega lo Stato Maggiore italiano. “La
dimostrazione gli ha consentito di apprezzare i vantaggi discendenti
dall’esecuzione della funzione di Comando e Controllo (C2) in ambiente digitale”.
La missione
in Italia delle delegazione del Qatar è proseguita all’ippodromo militare “Gen.
C.A. Pietro Giannattasio”, nel quartiere Tor di Quinto a Roma, dove è stato
messo in scena il carosello storico
del Gruppo Squadroni a Cavallo dell’8° Reggimento Lancieri di Montebello e nella
città militare della Cecchignola, dove è stato visitato il Centro di Eccellenza Counter IED per la lotta agli ordigni
esplosivi improvvisati e il neocostituito Reparto
Sicurezza Cibernetica dell’Esercito.
Nell’ambito
delle sempre più strette relazioni tra le forze armate di terra di Italia e
Qatar, dall’1 settembre al 27 ottobre 2019 si era tenuta una maxi-esercitazione presso il poligono desertico di Al Ghalail, a sud della capitale Doha, a
cui avevano partecipato 800 militari dell’Esercito e un centinaio di mezzi
pesanti tra carri armati, blindati e cannoni. I war games, nome in codice NASR 19, hanno rappresentato per il
Ministero della Difesa “il più importante rischieramento di forze terrestri da
combattimento italiane in Medio Oriente dal ritiro del contingente Antica Babilonia schierato in Iraq tra
il 2003 e il 2006”, nonché la ghiotta occasione per testare dal vivo la potenza
di fuoco dei propri sistemi di guerra.
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