Lettera aperta al ministro dell'Istruzione. Ecco perché il gran buffet della preside-assessora va censurato
Lettera
aperta al Ministro dell’Istruzione prof. Lorenzo Bianchi
Gentile ministro Bianchi, mi chiamo Antonio Mazzeo e sono un
insegnante di Sc. Motorie di un Istituto Comprensivo di Messina centro. A
seguito di una gravissima vicenda accaduta in questi giorni a Messina (la cui
corretta rilevanza mediatica è dovuta al doppio ruolo “pubblico” della
protagonista) sento il dovere di inviarle questa lettera aperta riassumendo i
fatti per chiedere formalmente un intervento del Ministero dell’Istruzione per
accertare eventuali responsabilità e/o omissioni di tipo amministrativo.
Martedì
2 marzo 2021, la Gazzetta del Sud,
importante quotidiano interregionale ha pubblicato sulla propria pagina
internet un articolo dal titolo “Messina, la preside-assessore festeggia il
compleanno a scuola con "tanti invitati", in cui si riportava che
all’interno della sede di viale Giostra dell’Istituto Professionale “Antonello”
di Messina “lo scorso 22 febbraio, a conclusione dell’attività didattica e dopo
l’uscita degli studenti, si sarebbe svolto un “banchetto” a buffet con tavoli
per celebrare il compleanno della dirigente (la prof.ssa Laura Tringali,
contestualmente assessora all’Istruzione del Comune di Messina) a cui hanno
preso parte decine di persone, tutte appartenenti al personale della scuola”.
“Un
fatto, quest’ultimo”, aggiungeva il quotidiano “che ha destato polemiche anche
tra alunni e genitori, soprattutto perché tra i banchi dell’istituto, proprio
in questi ultimi tempi, si è registrato qualche contagio (un alunno e un
docente) ed è stato necessario porre una classe in isolamento fiduciario. I due
fatti sono scollegati, anche perché il docente non ha partecipato al
“festeggiamento”, ma questo “abbassamento di guardia” non è piaciuto affatto ai
genitori e ad alcuni componenti della scuola, tra docenti e personale
scolastico”. L’articolo si concludeva con la sconcertante dichiarazione
formulata dalla dirigente-assessora Tringali al cronista della Gazzetta del Sud: “No comment, siamo in zona gialla”.
L’articolo
suscitava sconcerto tra molti cittadini e soprattutto tra il personale docente
e non docente di Messina per il grave discredito che la vicenda e il no comment
della dirigente gettavano sulle istituzioni scolastiche locali impegnate da
oltre un anno a fronteggiare nel migliore dei modi l’emergenza coronavirus
puntando sempre alla didattica in presenza in sicurezza. Inoltre tutto quanto
sopra non poteva che offendere il lavoro di quei docenti che rifiutando
militarizzazioni e autoritarismi, provano a sensibilizzare e formare alunne e
alunni su comportamenti e pratiche che riducano il rischio di contagi.
Ovviamente
nelle ore successive alla pubblicazione dell’articolo si sono moltiplicate le
critiche e le censure sui social e quasi tutte le testate giornalistiche e
televisive hanno provato ad accertare e approfondire i contorni della vicenda.
Così nella stessa giornata di martedì 2, il quotidiano online MessinaToday ha pubblicato un secondo
articolo che rivela come al “Party di compleanno all’Antonello” ci “sarebbero pure dei ragazzi che si sono beccati la nota per essere
arrivati in ritardo in classe ma poi si è capito che erano a preparare
dolci per la prof”. “È finita nella bufera la notizia del presunto party
per il compleanno dell’assessora alla pubblica istruzione e dirigente
scolastico dell’istituto "Antonello", Laura Tringali, organizzato
all’interno dell’istituto”, aggiungeva MessinaToday.
“Mentre il popolo del web si indigna puntando il dito contro il buffet per
fare spegnere le candeline, il collaboratore per la presidenza Antonino
Iannazzo getta acqua sul fuoco e smentisce l’accaduto su cui a breve si
dovrebbe pronunciare ufficialmente Laura Tringali che, contattata per una
replica, non ha risposto. Intanto continuano a salire i contagi all’interno
della scuola. Due classi sono tornate a svolgere le lezioni in didattica digitale
integrata a causa di due contagi che si sono verificati in due aule diverse. A
risultare positivi uno studente e un docente dell’istituto”.( https://www.messinatoday.it/cronaca/tringali-festa-compleanno-positivi-istituto-antonello.html?fbclid=IwAR2DgEEc-wqtkIVFZi8j8mh4p-aGMUL5aoby9A4Ht3LKqytL44v8jXgaXqg)
Per una
risposta-chiarimento da parte della dirigente-assessora si è dovuto attendere
la tarda mattinata del 3 marzo. La invitiamo a visionare l’intervista
rilasciata alla Gazzetta del Sud (https://messina.gazzettadelsud.it/video/cronaca/2021/03/03/messina-lassessore-tringali-si-difende-tutto-in-regola-non-mi-dimetto-27714841-488b-4875-bb58-b110bf6e7363/): personalmente giudichiamo certe considerazioni della prof. Tringali
disarmanti, sconcertanti e poco dignitose per il doppio incarico istituzionale
da lei ricoperto. Come riporta ancora MessinaToday
nell’articolo pubblicato il 3 marzo “Festa all’Antonello per la preside-assessora, la torta della discordia”,
sempre in conferenza stampa, la dirigente-assessora ha dichiarato che “Si
è trattato di una sorpresa del personale, si sono presentati con delle piante,
piccoli doni come questa collana, cose che nei momenti opportuni ricambio perché
tra noi c’è un clima di collaborazione. Non è stata una festa - ha continuato
l’assessore - non è stato un party, perché ho preso la situazione in mano e ho
chiesto al dipartimento di cucina di preparare qualcosa di veloce nella pausa
pranzo al posto del solito panino che tra le 2 e le 3 a uffici chiusi viene
consumato normalmente in tutti gli uffici d’Italia, covid o non covid. Un
dolce, insomma, uno spumante per un brindisi, porzioni monodose di pasta e dei
panini. Il tutto riservato al personale in misura ridotta e contingentata con
cui è stata scattata anche qualche foto ricordo”. In conclusione la prof.
Tringali ha pure affermato che “Io a scuola sono un dirigente scolastico non l’assessore.
Io non credo sia un delitto festeggiare la vita o concedersi un momento di
convivialità che può solo fare bene all'anima e scaricare le tensioni che si
accumulano”. Alla domanda dei giornalisti: “Non sente il bisogno di chiedere
scusa?”, ha argomentato: “No, perché dovrei? Abbiamo condiviso un momento di
gioia di cui ancora oggi mi ringraziano. Pensi che quando sono stata pesantemente
insultata in consiglio con il termine sta cessa, finito il
consiglio, sono andata in ufficio, abbiamo lavorato e alle 2 e un quarto
abbiamo stappato una bottiglia di spumante per un’altra assistente amministrativa
che compiva 50 anni (…) E' chiaro che qui c'è un attacco più che alla persona
che al politico. E questo è da vigliacchi”.( https://www.messinatoday.it/cronaca/festa-compleanno-assessore-tringali-antonello-torta.html)
Da quanto
descritto dalla prof. Tringali, più che di un istituto professionale del XXI
secolo, l’Antonello sembra la dimora di un feudatario medievale che i vassalli
omaggiano annualmente con doni, piante e collane o, se guardiamo meglio alla
velocità con cui vengono sfornati torte, piatti di pasta, un college per
apprendisti maghi stile Herry Potter. Produce sconcerto l’apprendere che è
prassi consolidata dell’istituto festeggiare con bottiglie di spumante
compleanni di docenti e collaboratori anche in tempi drammatici di pandemia e
quando al 50% degli studenti è impedito l’apprendimento in presenza. La
dirigente si è anche guardata bene di spiegare le modalità con cui gli studenti
vengono dirottati in laboratorio per produrre vivande per dirigenti e professori
e chi e in che modo ha pagato il buffet di compleanno. Relativamente a
quest’ultimo punto ho chiesto pubblicamente (e inutilmente) delucidazioni alla
protagonista.
Mi consenta di
esprimere tutta la mia amarezza personale per quanto accaduto anche perché ho
ritenuto in questi mesi – proprio per le funzioni educative-pubbliche che ci
onoriamo di svolgere a servizio delle nostre ragazze e ragazzi – di dovermi
comportare in modo diametricalmente opposto alla dirigente e ai “colleghi” che
ritengono legittimo, meritorio e opportuno effettuare festeggiamenti con decine
di persone, in un edificio pubblico, anzi meglio, in una scuola. In quest’anno
scolastico flagellato dal Covid19, ho vissuto due momenti importanti che avrei
voluto socializzare con familiari, amici e colleghi: un prestigioso premio
giornalistico internazionale e il mio 60° compleanno. Non l’ho fatto per
rispetto delle leggi e del buon senso, ma soprattutto perché ho sempre ritenuto
che un vero insegnante è colui che testimonia coerentemente il suo essere con
le sue attività e il suo modo di fare. Non è solo questione di forma o di
stile. Ma di sostanza ed identità. E mi onoro pertanto di essere tra coloro che
continueranno a chiedere in ogni occasione le dimissioni da assessora e la
sospensione da dirigente della prof.ssa Laura Tringali, anche al costo di
essere definito dalla stessa un “vigliacco”.
Ringraziandola
dell’attenzione
Prof. Mazzeo
Antonio - Milazzo, 3 marzo 2021
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