Educazione ambientale nelle scuole siciliane. La fanno i piloti dei droni USA di Sigonella
L’educazione ambientale nelle scuole della Sicilia? Meglio affidarle ai piloti dei droni delle forze armate USA di stanza nella base di Sigonella. Proprio di quei droni che operano nei teatri di guerra in est Europa e nel Mediterraneo orientale.
Martedì 21 novembre l’Istituto Comprensivo Statale “Don Bosco” del piccolo comune di Santa Maria di Licodia (città metropolitana di Catania) ha promosso la Festa dell’Albero 2023-24 in occasione della “Giornata degli alberi istituita come ricorrenza nazionale con una legge della Repubblica entrata in vigore dal febbraio 2023” per “celebrare la vitalità degli alberi, il cui fondamentale ruolo, specialmente nelle aree urbane, è sempre più riconosciuto grazie alle numerose funzioni che svolgono come alleati contro la crisi climatica”. Un’encomiabile iniziativa formativa con tanto di “piantumazione di 5 alberelli di ulivo” da parte delle alunne e degli alunni della scuola primaria e secondaria di 1* grado, l’esibizione della locale associazione musicale e una “conferenza di educazione ambientale” con agronomi ed esperti provinciali. Dulcis in fundo l’inaugurazione del laboratorio “Edu Green” e l’omaggio-ringraziamento “al dottor Alberto Lunetta, ai volontari dell’U.S. Air Force e ai volontari Integra Minori SAI (il centro locale del sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati)”.
Militari
USA e giovani migranti giovedì 16 novembre erano stati impegnati presso l’I.C. “Don
Bosco” nella prima fase dell’attività
progettuale di “valorizzazione ambiente e cooperazione sociale”. “L’istituto
scolastico di Santa Maria di Licodia ha avviato il progetto in collaborazione
con un gruppo di volontari dell’U.S. Air Force della NAS Sigonella,
appartenenti al gruppo volo aerei a pilotaggio remoto 7th Reconnaissance Squadron,
e volontari migranti della cooperativa Integra”, riporta CataniaToday. “L’iniziativa, sotto la guida del dott. Alberto
Lunetta, responsabile delle Relazioni Esterne della NAS Sigonella, si colloca
all’interno delle attività di Community
Relations, ossia di buon vicinato,
promosse sul territorio dagli americani per rafforzare i legami di amicizia con
la nazione ospitante. I volontari hanno bonificato alcune zone destinate al
verde e tinteggiato le ringhiere esterne del plesso centrale, coadiuvati dagli
alunni delle classi 1C, 2A e 2C della secondaria di I grado. Le famiglie delle
classi coinvolte nel progetto hanno partecipato alle attività di bonifica e
sistemazione degli spazi esterni e hanno allestito un momento conviviale con i
prodotti tipici del luogo offerti ai volontari che hanno consumato e condiviso
il pranzo con le alunne e gli alunni delle classi coinvolte”. Il materiale per
le attività di “bonifica” è stato fornito dall’amministrazione comunale
(sindaco Giovanni Buttò, presidentessa del Consiglio, Maria Russo).
“Oggi
abbiamo realizzato un meraviglioso progetto di tripla inclusione mettendo
insieme volontari americani, giovani migranti e genitori che si sono uniti per
promuovere il senso di appartenenza alla scuola ed il rapporto tra la stessa ed
il territorio”, ha dichiarato l’instancabile dottor Alberto Lunetta, promotore
di centinaia di iniziativa di “occupazione” delle scuole di ogni ordine e grado
della Sicilia da parte dei marines e degli avieri della Naval Air Station di
Sigonella. Stavolta però si sono fatte le cose in grande schierando nel
Comprensivo di Santa Maria di Licodia niente poco di meno che gli ufficiali e i
tecnici del reparto d’eccellenza dell’U.S. Air Force che coordina le operazioni
di intelligence e sorveglianza dei grandi droni RQ-4B “Global Hawk” (anche) a
supporto delle operazioni di guerra delle forze armate ucraine contro la Russia
e di quelle israeliane contro la popolazione palestinese di Gaza e West Bank,
in Libano meridionale e in Siria.
Il 7th Reconnaissance Squadron dell’Aeronautica
militare degli Stati Uniti d’America è stato attivato nella base siciliana il
15 maggio 2015 per svolgere il controllo sui 4-5 droni “Global Hawk” ivi schierati
a partire dell’ottobre 2010. “Il 7th Reconnaisance Squadron pianifica e
realizza in qualsiasi luogo le missioni di intelligence, sorveglianza e
riconoscimento (ISR) compresa la raccolta d’informazioni in tempo di pace, le
operazioni contingenti e la guerra convenzionale”, riporta il Comando di U.S.
Air Force. “Operando con i velivoli a pilotaggio remoto Global Hawk, il 7th
fornisce i segnali e le immagini in tempo reale per tutte le richieste
operative dei Comandi militare interforze in supporto al Segretario della
Difesa”.
La
rilevanza strategica assunta dal reparto d’élite di Sigonella specie nel corso
del sanguinoso conflitto russo-ucraino è stata enfatizzata in un report
pubblicato il 30 maggio 2023 dal Comando di U.S. Air Force per le operazioni in
Europa e nel continente africano con quartier generale a Ramstein (Germania). “Il
Comando delle forze aree alleate della NATO, l’U.S. Air Forces in Europe and
Air Forces Africa e l’Air Combat Command svolgono le attività di intelligence,
sorveglianza e riconoscimento e di comando, controllo e supporto utilizzando
una varietà di unità e assetti all’interno del teatro europeo”, scrivono i
vertici USA di Ramstein. “Il 7th Reconnaissance Squadron, un’unità
geograficamente separata sotto il 319th Reconnaissance Wing con quartier
generale presso la base aerea di Grand Forks, North Dakota, è il più grande
comando del genere locato a Sigonella nell’isola della Sicilia, Italia. Il 7th
RS include più di 190 persone, di tutti i 29 Air Force Specialty Codes, che supportano direttamente le
operazioni degli alleati e della coalizione USA nel fiano orientale della NATO”.
“L’isola
della Sicilia è un’area strategica perché ha fatto da hub per le operazioni
aeree e navali per diversi anni”, ha aggiunto il maggiore Buckley. “Poiché l’ambiente
contestato globalmente continua ad evolversi, i piloti e le piattaforme ISR
come quelli forniti dal 7th RS di NAS Sigonella continueranno ad essere
posizionati e preparati a fornire le informazioni chiave in tempo quasi reale
alle forze da combattimento nello sforzo di scoraggiare l’aggressione e
difendere i nostri alleati e partner, qualora la deterrenza fallisse”. Cioè, siamo pronti a fare la guerra in prima
persona.
A
partire da mercoledì 15 novembre (il giorno prima della sortita dei piloti dei
droni di Sigonella nella scuola etnea), i “Global Hawk” del 7° Squadrone USA hanno
fatto il loro debutto nei cieli del Mediterraneo orientale per svolgere
missioni-spia di fronte le coste della Siria meridionale e del Libano in
supporto della sanguinosa controffensiva scatenata da Israele contro le milizie
di Hamas a Gaza, costata già la morte a oltre 13.300 civili palestinesi, tra
cui 5.600 bambini e 3.550 donne. Ma di questo però non si è certo parlato nella
piantumazione degli alberi di ulivo
nel giardino dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Santa Maria di Licodia…
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