Israele ha già impiegato oltre 100.000 proiettili di artiglieria contro il popolo palestinese
Più di 14.000 morti tra la popolazione palestinese di Gaza e tra il 40 e il 50% degli edifici completamente distrutti. Un primo tragico bilancio dei bombardamenti scatenati dalle forze armate israeliane dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. E intanto il portavoce del ministero della difesa di Israele rende noto che i reparti di artiglieria pesante hanno già impiegato oltre 100.000 proiettili dallo scoppio del conflitto. “Più di 90.000 munizioni di artiglieria sono state dirette contro la Striscia di Gaza per colpire obiettivi e supportare le manovre delle forze terresti”, aggiungono i vertici militari israeliani. Gli altri 10.000 proiettili sarebbero stati sparati invece in Libano meridionale e in Siria contro le milizie Hezbollah e altri presunti “gruppi armati filo-Hamas”.
Secondo
il sito specializzato www.israeldefense.co.il i
battaglioni missilistici degli Artillery Corps delle
forze armate di Tel Aviv avrebbero utilizzato i lanciatori MLRS (Multiple Launch Rocket Systems) per
sganciare oltre 200 razzi ad “alta precisione” per “colpire accuratamente
numerosi obiettivi durante il conflitto”. Gli MLRS possiedono un sistema di
auto-caricamento e auto-puntamento altamente automatizzato e sono dotati di
computer di controllo del fuoco che integrano le operazioni dei veicoli e delle
rampe di lancio.
Durante
gli strike contro Gaza sono stati impiegati massicciamente anche i droni
killer. Nello specifico l’unità di artiglieria 5252 “Zik” ha utilizzato i sofisticati
e spietati velivoli senza pilota Hermes 450 UAV prodotti dall’azienda israeliana
Elbit Systems per “attacchi di precisione e di distruzione”. L’unità di
artiglieria 5353 “Sky Rider” istituita nel 2010 ha invece contribuito alle
operazioni belliche con droni di osservazione, intelligence, identificazione e
coordinazione degli attacchi, “supportando le forze di manovra con capacità
tecnologiche avanzate”.
Buona
parte dei proiettili di artiglieria utilizzati da Israele sono stati consegnati
dalle forze armate USA schierate nel territorio europeo. Secondo Bloomberg Israele ha ricevuto nell’ambito
dei programmi di assistenza statunitense 57.000 proiettili da 155mm ad “alto
potere di frammentazione”. Sempre il Pentagono ha consegnato 400 mortai da 120mm.
“Originalmente immagazzinati in Israele dall’U.S. Army European Command, questi
proiettili erano stati trasferiti nei depositi in Europa a favore delle forze
armate ucraine e adesso sono tornati indietro in Israele per soddisfare le
richieste del conflitto a Gaza”, annota Israeldefense.co.il.
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