La base siciliana di Sigonella spicca il volo verso le guerre stellari
La base siciliana di Sigonella spicca il volo verso le guerre stellari. L’ufficio stampa di U.S. Space Force, la divisione delle forze armate degli Stati Uniti d’America responsabile di tutte le operazioni spaziali, ha reso nota l’attivazione nella stazione aeronavale siciliana del 5th Space Warning Squadron Detachment 1 (5SWS/Det-1), distaccamento del 5° Squadrone di “pronto allarme” delle unità preposte alle Star Wars. La cerimonia di inaugurazione del centro di comando si è tenuta a Sigonella il 30 ottobre 2023.
“La
posizione strategica della Naval Air Station di Sigonella consente alle forze armate
USA, a quelle alleate e dei Paesi partner di dispiegarsi e rispondere secondo
le necessità, assicurando sicurezza e stabilità in Europa, Africa ed in tutte le
aree sotto la giurisdizione di CENTCOM, il Comando Centrale delle forze armate
USA”, spiega l’U.S. Space Force. “La missione del distaccamento è quella di operare
nello spazio di battaglia attenzionando gli allarmi missilistici attraverso una
stazione interforze terrestre tattica (Joint
Tactical Ground Station o JTAGS).
Ciò è vitale per la difesa attiva e passiva e per le operazioni di attacco in
Europa”.
Il
nuovo distaccamento di Sigonella opererà a fianco delle altre unità delle forze
spaziali USA attivate in altri quattro paesi: nella base aerea di Misawa in
Giappone, ad Al Udeid in Qatar e ad Osan in Corea del Sud. “La Space Force conduce le operazioni di allarme
missilistico in tutto il mondo”, ha dichiarato il comandante di U.S. Space
Force, Dan Sutton, responsabile del nuovo comando di Sigonella. Tutti e quattro
i distaccamenti JTAGS con le apparecchiature di allarme missilistico e i
sistemi satellitari preposti sono stati ufficialmente trasferiti da U.S. Army
alla U.S. Space Force il 1° ottobre 2023. Il Pentagono ha così concluso l’iter di
unificazione-integrazione delle costellazioni satellitari delle forze armate USA.
Nel giugno 2022 era stata la Marina militare USA a trasferire all’U.S. Space
Force il controllo del Naval Satellite
Operations Center e di 13 satelliti, seguita tre mesi dopo da US Army. (1)
Il
coordinamento delle operazioni di pronto allarme missilistico e delle
telecomunicazioni satellitari è stato assunto dal 5th Space Warning Squadron riattivato nella base spaziale di Buckley
(Colorado) il 13 ottobre 2023. A capo del 5° Squadrone è stato chiamato il
colonnello Michael A. Provencher, con una lunga esperienza nel settore delle
guerre missilistiche con l’Aeronautica e l’Esercito USA. Il 5SWS era stato costituito nel 1992 in
Australia per contribuire al “pronto allarme” globale contro i missili
balistici lanciati nell’emisfero orientale per essere poi disattivato nel 1999.
(2)
Le sue funzioni furono assunte dalla 1st Space Brigade dell’U.S. Army Space and Missile Defense Command, attiva dal 1992 presso il quartier
generale di Colorado Springs (Colorado). Ad una compagnia ultraspecializzata
del Comando della 1^ brigata spaziale fu affidato il coordinamento delle
attività delle stazioni terrestri interforze JTAG, dispiegate al di fuori degli Stati Uniti
d’America per fornire in tempo reale informazioni
di avvertimento e segnalazione sull’eventuale lancio di missili balistici con
testate nucleari, chimiche, biologiche o convenzionali. (3)
“JTAGS è il principale sistema
di U.S. Army per integrare ed espandere le capacità di allarme, attenzione e
pronta informazione sui Missili Balistici da Teatro (TBM – quelli con gittata compresa tra i 300 e i 3.500 km, nda) ed altri
eventi tattici che interessano il teatro operativo”, spiega il Dipartimento
dell’Esercito USA. “Esso è in grado di ricevere e processare tutti i dati
trasmessi a banda larga dai sensori della costellazione satellitare del Defense
Support Program. JTAGS determina la fonte TBM identificando il punto
e il momento di lancio del missile, la sua traiettoria e il punto e il momento
dell’impatto. Nel momento in cui è installata nel teatro di guerra, riduce la
possibilità di singole interruzioni nei sistemi di comunicazione dei rispettivi
Comandi. I benefici operativi includono anche quello di poter dare i segnali
d’attacco agli assetti operativi per individuare e distruggere le capacità di
lancio del nemico (…) JTAGS supporta i tre pilastri che sostengono la
cosiddetta Difesa dai missili di teatro, cioè la difesa passiva, la difesa attiva
e le operazioni di attacco, nonché la gestione del campo di battaglia, delle
comunicazioni e delle strutture informatiche e d’intelligence”.
Più specificatamente la cosiddetta difesa attiva del
sistema JTAGS punta alla “distruzione della minaccia” con gli intercettori
della difesa anti-missile e all’“azione in profondità” contro tutti i sistemi
missilistici del “nemico”. “Gli
attacchi puntano alla distruzione, disgregazione o
neutralizzazione delle piattaforme di lancio dei TBM e dei loro centri di
comando, controllo e comunicazione; delle infrastrutture logistiche; dei
sistemi di riconoscimento, intelligence, sorveglianza, ecc.”, conclude il
manuale operativo di U.S. Army. “I
comandi e i centri di controllo preposti alle operazioni d’attacco riceveranno
da JTAGS le informazioni sui punti e i tempi di lancio in modo da facilitare la
pianificazione e l’esecuzione delle missioni di fuoco e di altre missioni
offensive (strike aerei o da parte delle forze operative)”. (4)
Per
anni l’unica
stazione terrestre del sistema JTAGS presente nel teatro europeo ha operato dalla
base USA “Kelley Barracks” di Stoccarda (Germania); a fine 2018 essa è
stata trasferita a Sigonella “per accrescere le capacità di pronto allarme
missilistico”, come ha sottolineato il generale Daniel L. Karbler, comandante
delle forze spaziali di U.S. Army, nel corso di un’audizione al Congresso degli
Stati Uniti d’America. (5) Secondo quanto dichiarato dall’allora Comandante
generale per la difesa missilistica strategica e spaziale, il generale David L.
Mann, per “ricollocare” a NAS Sigonella la stazione JTAGS, le autorità militari
USA “hanno ottenuto nel 2016 il sostegno del Governo d’Italia”. Come è quasi
sempre accaduto nelle relazioni militari tra Roma e Washington, non c’è però traccia
nel nostro Paese delle autorizzazioni al trasferimento in Sicilia del sistema
di “allerta missilistica” e di “difesa attiva” delle forze spaziali USA. Nel
2016 presidente del Consiglio era Mattero Renzi (Pd, poi Italia Viva), ministra
della difesa Roberta Pinotti (Pd). (6)
L’installazione JTAGS
all’interno della grande stazione navale siciliana è costata 1.850.000 dollari
(un centro di comando, controllo e processamento delle informazioni ospitato in
un nuovo edificio con una superficie di 500 metri quadri e un’area recintata
con tre antenne di telecomunicazione satellitare del diametro di 4,5 metri). La
cerimonia di attivazione del Joint Tactical
Ground Station (JTAGS) Alpha Detachment, 1st Space Company, 1st Space Battalion si è svolta a Sigonella il 6
febbraio 2020 alla presenza del colonnello Eric Little, comandante della 1st
Space Brigade. “La ricollocazione della stazione JTAGS è stata dettata dalla
necessità di avvantaggiarsi delle nuove tecnologie acquisite fornendo
un’efficacia vitale e operativa nelle capacità di pronto allarme missilistico
ad EUCOM, il Comando delle forze armate USA in Europa", dichiarava per
l’occasione il capitano Dustin Mondloch, comandante del Distaccamento Alfa. “Gli operatori della JTAGS elaborano i dati
ricevuti da diversi satelliti a raggi infrarossi (Overhead Persistent Infrared o OPIR) e diffondono avvisi di allerta
missilistica o messaggi d’intelligence ai soldati, fornendo supporto ai
comandanti regionali nell’ambito di più sistemi di comunicazione operativi. Con
la nuova stazione a Sigonella si ottimizza il funzionamento e la missione del
network satellitare a raggi infrarossi (…) La nuova facility utilizza il
sistema JTAGS Block II che ha aumentato la capacità di rilevare e segnalare
l’attività dei satelliti OPIR”. (7)
Intanto le Star
Wars sono tornate ad essere al centro delle strategie di supremazia bellica
del Pentagono nel confronto-scontro con Russia e Cina. Il 2 maggio 2023,
incontrando i membri delle commissioni Difesa del Congresso, il vicesegretario di
U.S. Air Force, Frank Calvelli (con delega alle acquisizioni dei
nuovi programmi spaziali) e il generale David D. Thompson (vicecapo per
le Operazioni spaziali USA), hanno spiegato le ragioni e le finalità della corsa
al riarmo stellare. “Il nostro ambiente spaziale continua a divenire sempre più
contrastato, congestionato e competitivo”, hanno esordito Calvelli e Thompson.
“Abbiamo assistito ad una crescita esponenziale nelle attività spaziali,
incluse le minacce contro-spaziali (counter-space
threats) da parte dei nostri competitori strategici, specificatamente Cina e
Russia, che continuano ad ottenere significativi vantaggi in ambito spaziale
minacciando la nostra libertà di movimento e rendendo sempre più critica la
nostra capacità di mantenere il vantaggio strategico”.
“La crescita dei test
distruttivi antisatellite, le dimostrazioni di missili ipersonici e manovrabili
e una serie di comportamenti pericolosi da parte dei nostri competitori
strategici richiedono che il Dipartimento delle forze aeree e spaziali USA si
prepari a proteggere e difendere i nostri interessi di sicurezza nazionale
nello spazio attraverso un insieme di capacità spaziali resilienti, affidabili
e capaci”, hanno aggiunto il vicesegretario Frank Calvelli e il generale David
D. Thompson. Per contrastare le “minacce spaziali” russo-cinesi, nell’ultimo
triennio il Pentagono ha puntato alla radicale trasformazione dei reparti
preposti alle Star Wars, potenziando
le attività addestrative delle “forze spaziali di pronto intervento”,
acquisendo nuove attrezzature “per prevalere in una guerra” e ampliando le
opportunità di cooperazione della Space Force con alcuni partner
internazionali. (8)
Il 25
aprile 2023 il presidente Biden ha approvato in via definitiva l’Unified Command Plan predisposto dal
Dipartimento della difesa con cui sono state trasferite tutte le responsabilità
della “difesa missilistica” dall’U.S. Strategic Command all’U.S. Space Command.
(9) Enormi risorse finanziarie del bilancio di spesa 2024 sono state
destinate al settore spaziale militare: 33,3 miliardi di dollari con una
crescita del +15% rispetto all’anno precedente. In particolare il budget
predisposto dall’amministrazione USA include 5 miliardi di dollari per
l’acquisto di ulteriori sistemi di “allarme” e “tracciamento” missilistico; 1,3
miliardi per lo sviluppo di una nuova generazione di sistemi di controllo
operativo per GPS; 3 miliardi per 15 velivoli di lancio; 4,7 miliardi per un
nuovo sistema di comunicazioni satellitari “protette e resistenti ai blocchi”.
(10)
Ancora
una volta grandissimi affari per le holding del complesso militare-industriale
(Lockheed Martin e Northrop Grumman in testa) mentre l’umanità fa un ulteriore
passo in avanti verso il baratro dell’apocalisse atomica.
Note:
(1) https://www.dvidshub.net/news/457523/us-space-force-detachment-activates-italy
(3) https://www.buckley.spaceforce.mil/News/Article-Display/Article/3559014/5-sws-activation-ceremony/
(4) http://everyspec.com/ARMY/FM-Field-Manual/FM_40-1_13618/
(6) https://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2017/12/sigonella-base-operativa-per-le.html
(7) https://issuu.com/nas_sigonella/docs/7feb2020/s/10187469
Articolo pubblicato in Pagine Esteri il 23 novembre 2023, https://pagineesteri.it/2023/11/23/mondo/la-base-siciliana-di-sigonella-spicca-il-volo-verso-le-guerre-stellari/
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