Israele. Nuove missioni spia dei pattugliatori USA di Sigonella
Ancora una missione top secret nei cieli del Mediterraneo orientale di un pattugliatore P-8A “Poseidon” di US Air Force proveniente dalla base siciliana di Sigonella.
Con il
codice di volo AE6814 il velivolo USA ha raggiunto le coste di Israele e Libano
per effettuare presumibilmente operazioni di sorveglianza, intelligence e
identificazione di potenziali obiettivi “nemici” (le milizie di Hamas a Gaza ed
Hezbollah nel Libano meridionale).
Nelle
scorse settimane di conflitto, oltre ai “Poseidon”, da Sigonella sono stati
impiegati dalle forze armate degli Stati Uniti d’America anche i droni
MQ-Reaper.
“A
supporto degli sforzi di ricerca degli ostaggi (israeliani nda), gli Stati
Uniti stanno effettuando voli di aerei senza pilota disarmati [unmanned aerial
vehicle] su Gaza, oltre a fornire consulenza e assistenza per sostenere il
nostro partner israeliano mentre lavora per il recupero degli ostaggi”, ha
riferito l’addetto stampa del Pentagono, il generale di brigata Pat Ryder.
“Questi voli sono iniziati dopo l’attacco del 7 ottobre di Hamas contro
Israele”.
Dallo
scorso 13 ottobre la grande stazione militare siciliana è utilizzata per un
inedito ponte aereo tra lo scalo tedesco di Ramstein e la base aerea di Nevatim
(deserto del Negev) nei pressi della città di Beersheba, quartier generale
degli squadroni dell’Aeronautica militare di Israele equipaggiati con i nuovi
cacciabombardieri F-35 a capacità nucleare. Protagonista sempre un grande
velivolo C-17A “Globemaster III” di US Air Force (identificato con il codice di
volo RCH794) trasferito nel teatro europeo dall’aeroporto di Tucson (Arizona)
dopo lo scoppio del conflitto tra Hamas e Israele.
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