Sistemi killer a guida laser per US Army. A produrli l’italiana Leonardo e l’israeliana Elbit Systems


Mentre a Gaza i bombardamenti delle forze armate di Tel Aviv seminano morte e distruzione, Leonardo Spa - holding regina del complesso militare industriale italiano - non disdegna di tessere accordi di cooperazione con le aziende armiere israeliane.

Secondo quanto rivelato da Defense News, a fine ottobre il comando generale di US Army ha affidato a Leonardo DRS (società controllata da Leonardo con quartier generale in Virginia) e ad Elbit Systems of America (azienda di proprietà del gruppo israeliano Elbit Systems Ltd.) lo sviluppo dei prototipi di una nuova generazione di sistemi a guida laser che potranno essere utilizzati dalle truppe nei campi di battaglia per “esplorare le località, individuare i bersagli e coordinare gli attacchi”.

Il progetto di ricerca e sviluppo dei nuovi strumenti di guerra ha assunto il nome di Joint Effects Targeting System II o JETS II. Nessuna delle due aziende coinvolte ha reso noto il valore della commessa dell’esercito degli Stati Uniti d’America; la produzione dei prototipi e i test saranno completatati nello stabilimento Elbit di Merrimack, New Hampshire, entro la fine del 2026.

Il Joint Effects Targeting System è un sistema di osservazione, localizzazione e ingaggio del target con munizioni di precisione, che può essere trasportato a mano da ogni singolo soldato e utilizzato di giorno e di notte e in ogni condizione atmosferica”, spiega il Dipartimento di US Army. L’apparato bellico è composto da un sistema laser modulare, termocamera e sofisticati sensori che possono essere connessi ad altri sistemi digitali e di trasmissione di informazioni. “Ci attendiamo che JETS II sia compatibile con le munizioni convenzionali a guida laser con ricerca delle coordinate”, aggiunge US Army.

“Noi siamo fieri di aver realizzato con successo la tecnologia per il JETS I assicurando il miglior sistema di localizzazione dei bersagli a uso manuale attualmente esistente”, ha dichiarato Jerry Hathaway, vice presidente e general manager di Leonardo DRS.  “Siamo conosciuti per la nostra posizione leader nella realizzazione di sensori avanzati e siamo lieti di poter proseguire questa relazione con l’esercito USA anche nei prossimi anni”.

Altrettanta enfasi nelle parole di Erik Fox, vicepresidente del settore sistemi da combattimento di Elbit Systems of America. “Il nostro gruppo è stato per due decadi un fornitore d’eccellenza di sistemi leggeri di acquisizione degli obiettivi e indirizzeremo tutta questa esperienza nello sviluppo di JETS II,” ha spiegato Fox. “Oggi gli osservatori avanzati di US Army possono operare con eccezionale mobilità, letalità e capacità di sopravvivenza, ovunque sia in corso una battaglia. In risposta ai feedback dei militari, stiamo predisponendo un prototipo leggero del sistema JETS II che potrà essere trasportato e configurato senza sforzo, risparmiando tempo prezioso nei processi di acquisizione degli obiettivi in combattimento”.

Il contratto per lo sviluppo della fase 1 del JETS per un ammontare di 340 milioni di dollari era stato firmato da US Army nel 2016. I primi test furono effettuati nel 2017 dai reparti di artiglieria a Fort Bragg, North Carolina e, successivamente, dalla 1st Stryker Brigade a Fort Greeley, in Alaska. Il programma di sviluppo del Joint Effects Targeting System è stato assunto anche da US Air Force e dal Corpo dei Marines.

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