Al via l’alternanza scuola-lavoro nelle stazioni elicotteri della Marina Militare
Sempre più alternanza scuola-lavoro per studentesse e studenti nelle grandi infrastrutture di guerra delle forze armate italiane. Nei giorni scorsi hanno preso ufficialmente il via i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento, il nuovo nome dei progetti di alternanza) presso le Stazioni Elicotteri della Marina Militare di Sarzana-Luni (La Spezia) e Catania-Fontanarossa.
“Con
la firma congiunta dei Comandanti delle Maristaeli e dei dirigenti scolastici
degli Istituti partecipanti, sono state attivate le convenzioni per un nuovo
percorso di orientamento e formazione che coinvolge circa settanta studenti per
ciascuna base”, riporta lo Stato Maggiore della Marina. “I percorsi di
orientamento nel nuovo ambiente professionale sono stati ideati, in maniera
congiunta, dal personale specialista delle Forze Aeree e dai professori tutor
dei rispettivi Istituti scolastici, con lo scopo di ampliare le conoscenze
acquisite in classe e di facilitare l’orientamento nel mondo del lavoro”.
“Le
Forze Aeree della Marina si impegnano da tempo nel supportare le Istituzioni
scolastiche in questi progetti, consentendo agli studenti partecipanti di
sperimentare in prima persona le attività lavorative in ambiti di loro
interesse e di sviluppare competenze trasversali che risulteranno loro preziose
in futuro”, aggiungono i portavoce dello Stato Maggiore. “L’attività di PCTO
rappresenta un’ulteriore e valida occasione di dialogo tra i giovani cittadini
e il personale della Componente Aerea della Forza Armata, che esprime ogni
giorno soddisfazione e orgoglio di appartenenza alla realtà lavorativa delle
nostre basi, sempre pronte ad operare al servizio della collettività”.
Parole,
quelle della Marina di guerra, che evidenziano ancora una volta come sia in
atto un pericolosissimo processo di militarizzazione dell’istruzione e dell’intero
sistema scolastico italiano. Un processo finalizzato in particolare a
legittimare l’esistenza e l’impiego delle forze armate in ogni settore della
società e di quella che con sempre maggiore enfasi viene definita “cultura della
difesa e della sicurezza”, con l’imposizione alle nuove generazioni di modelli “pedagogici”
sempre più autoritari (l’obbedienza cieca, l’accettazione acritica di norme, gerarchie
e istituzioni, ecc.).
Per il complesso
militare-industriale l’alternanza scuola-caserma è pure un’ottima opportunità per
“convincere” gli studenti delle scuole superiori dell’ineluttabilità e della “normalità”
delle guerre, nonché per mistificare o occultare i veri scopi dei sistemi d’arma
impiegati dai reparti in cui si svolgeranno gli stage lavorativi. C’è da
scommettere che nessuno degli insegnanti tutor
o dei militari-formatori sentirà il dovere di informare i giovani sulle reali
funzioni e il curriculum bellico, ad esempio, del 3° Gruppo Elicotteri
(Grupelicot) della Marina Militare di stanza a Catania Fontanarossa. Si tratta
in particolare di un reparto d’élite della Marina Militare preposto alla lotta
contro i sommergibili e che dal 1982 ha partecipato a numerose missioni
all’estero (in Libano, Albania, Somalia, Timor Est, Kosovo, Golfo di Aden,
Afghanistan e Iraq). Gli elicotteri EH-101 ASW del Grupelicot cooperano
costantemente con i velivoli e i mezzi navali che l’agenzia europea Frontex
schiera nel Mediterraneo centrale per contrastare i flussi migratori. Il 2°
Gruppo Elicotteri, anch’esso schierato a Catania, partecipa regolarmente
all’operazione navale Nato Active
Endeavour che ha preso il via subito dopo gli attentati dell’11 settembre
2001 per «prevenire movimenti di terroristi o traffico di armi di distruzione
di massa e per la sicurezza della navigazione» nel Mediterraneo.
Anche il 1° e 5° Grupelicot presso
la Stazione marittima elicotteri (Maristaeli) di Sarzana-Luni sono stati impegnati
in numerose missioni di guerra in Golfo Persico, Somalia, ex Yugoslavia, Albania,
Libano, Afghanistan. Come i “cugini” siciliani, i due gruppi di volo svolgono
operazioni anti-antisommergibile ed antinave, e sono pure preposti a supportare
le attività di assalto, ricerca e soccorso e le operazioni speciali del
Comsubin, il Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina di La Spezia.
Le attività di alternanza a
Catania e a Luni non sono purtroppo una novità. Da diversi anni il Comando
della Stazione Marittima Elicotteri di Fontanarossa propone PCTO per gli
studenti con stage su “controlli chimici combustibili avio; manutenzione
apparati elettronici-aeronautici e materiali sicurezza volo; catalogatura
materiali presso magazzini; attività infrastrutturali”. Sempre a Catania, il 3°
Gruppo Elicotteri accoglie studenti da affiancare ai propri manutentori
aeronautici. Il 22 novembre 2022 era stato sottoscritto dal comandante di
Maristaeli Catania e dai dirigenti di tre scuole della Sicilia Orientale un
accordo quadro per implementare piani di formazione/lavoro a favore di 60
studenti all’anno. “I progetti avranno la finalità di accrescere la formazione
specifica dei partecipanti sulla esecuzione dei controlli e della manutenzione
preventiva nel settore aerospaziale, attraverso un contatto diretto col mondo
della Marina, incrementando il rapporto di cooperazione sinergica fra scuola e
Forze Armate”, riportava il testo dell’accordo.
Progetti di alternanza in “logistica
e spedizione materiali, controllo delle aree verdi e del patrimonio arboreo,
contabilità, gestione tecnica aeromobili e simulatori di volo” erano già stati
attivati invece dal Comando di Maristaeli Sarzana-Luni.
A Catania, mercoledì 21
febbraio, si terrà intanto un convegno nazionale di aggiornamento e formazione dal
titolo “La scuola va alla guerra. Educhiamo alla pace”, con il fine di
sensibilizzare il personale scolastico sul pericolosissimo pressing ideologico
delle forze armate e delle industrie belliche sul sistema scolastico ed
educativo nazionale. Il Convegno si terrà a partire dalle ore 8.30 presso l’aula
magna del Liceo Scientifico “Boggio Lera” (via Quartarone) ed è promosso dal CESP
(Centro Studi per la Scuola Pubblica) e dall’Osservatorio contro la
militarizzazione delle scuole e dell’università.
Sono previsti gli interventi
del prof. Antonino De Cristofaro del CESP Sicilia (Smilitarizzare le scuole e l’educazione); del prof. Salvatore Di
Stefano, presidente dell’Associazione Etnea Studi Storici-Filosofici (Una terza guerra mondiale a pezzi?);
della prof.ssa Serena Maiorana, dottoranda in Studi di Genere dell’Università
di Palermo (La pratica delle
relazioni: un’alternativa alla violenza sessista); di monsignor Giovanni Ricchiuti, vescovo della diocesi di
Altamura-Gravina-Acquaviva e presidente nazionale di Pax Christi (La “pazzia” della guerra, la
“razionalità” della pace), della prof.ssa
Laura Marchetti, docente di antropologia e pedagogia dell’Università
di Foggia (Antropologia della
guerra).
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