Quella buona parola dell’editore Ciancio per le autorizzazioni del MUOS
Anno 2008: il progetto d’installazione
a Niscemi di uno dei terminali terrestri del sistema di telecomunicazione
satellitare MUOS, strategico per le forze armate degli Stati uniti d’America, rischia
di arenarsi alla Regione Siciliana. C’è bisogno invece di accelerarne l’iter ottenendo
le autorizzazioni per avviare le opere all’interno della riserva protetta “Sughereta”
in barba ai vincoli urbanistici e ambientali. Il Comando della base di US Navy
a Sigonella freme e qualcuno prova a spendere il nome di uno degli onnipotenti dell’Isola,
quello dell’editore-imprenditore-costruttore Mario Ciancio Sanfilippo. A Roma come
a Washington si sa che non c’è Presidente o politico isolano che non si renda
disponibile alle richieste o agli inviti del patron de La Sicilia. In fondo la buona parola pro-MUOS potrebbe valere in
cambio una fortuna: l’Ok del Pentagono per realizzare nel Comune di Lentini un
megavillaggio per ospitare sino a 6.000 marines Usa, oltre 670.000 metri cubi
di costruzioni in un’area complessiva di 91,49 ettari nelle contrade Xirumi, Cappellina e Tirirò.
Buona parte dei terreni destinati a ospitare centinaia e centinaia di villette
per gli statunitensi sono di proprietà della famiglia Ciancio Sanfilippo, mentre
il progetto è in mano alla Scirumi S.r.l., società controllata al 51% dall’Impresa
Costruzioni Giuseppe Maltauro S.p.A.
di Vicenza e per il 10% dalla Cappellina S.r.l. di Catania (soci i due figli dell’editore etneo).
Tu mi dai il MUOS e io ti do il residence a
Lentini
L’ipotesi
che Mario Ciancio Sanfilippo si sia speso in qualche modo a Palermo per contribuire
ad accelerare l’iter autorizzativo delle opere per il MUOS di Niscemi è
riportata all’interno del Decreto del Tribunale di Catania del 20 settembre
2018 che ha rigettato la richiesta di applicazione della misura di prevenzione
della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza nei suoi confronti, autorizzando
di contro il sequestro e la confisca di numerosi beni di cui Ciancio è titolare.
“Merita
attenzione anzitutto la Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro S.p.a.,
con sede a Vicenza, attiva sin dall’anno 1969, aveva già eseguito lavori per
conto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America presso la base
di Aviano”, scrivono i giudici di Catania nel capitolo dedicato all’affaire
Scirumi di Lentini. “La Maltauro, inoltre, aveva acquistato l’impresa Ferrari
di Genova, a sua volta acquirente della IRA
Costruzioni di Graci e della Fratelli Costanzo, storiche imprese edili
di Catania (originariamente appartenenti a soggetti vicini a Cosa Nostra etnea),
ed aveva infine realizzato il centro commerciale Etnapolis, sito a Belpasso
(Catania), la cui costruzione aveva costituito oggetto del procedimento penale
denominato Dioniso”. L’azienda di
costruzioni vicentina aveva nominato proprio consigliere rappresentante nella Scirumi
S.r.l., tale Mauro De Paoli. Quest’ultimo ha ricoperto fino al 25
febbraio 2010 il ruolo di presidente del C.d.A. della società proponente il
progetto di cementificazione a fini militari dei territori di Lentini. Il 23
settembre 2008 Mauro De Paoli veniva intercettato dai ROS dell’Arma dei
Carabinieri mentre negli uffici dell’editore Mario Cianio Sanfilippo s’incontrava
con quest’ultimo e un soggetto rimasto non identificato. “Nel corso della conversazione
il De Paoli chiedeva l’intercessione del Ciancio Sanfilippo con l’allora
neoeletto Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo affinché
agevolasse l’installazione del MUOS (il contestato sistema di
monitoraggio americano) in territorio di Niscemi, così da accreditare lo stesso
Ciancio Sanfilippo e tutta la Scirumi presso il nuovo comandante americano di
Sigonella (tale Chris Kinsley) al fine di concludere l’accordo
con l’amministrazione militare statunitense che avrebbe portato alla
realizzazione del progetto”, riportano i giudici del Tribunale di Catania nel Decreto del 20 settembre 2018.
Utile
riportare quasi integralmente la trascrizione del dialogo a tre intercettato dagli
inquirenti.
CM: Mario
Ciancio Sanfilippo;
UU: Mauro De Paoli;
SS: soggetto sconosciuto.
CM: “Allora, come vanno le
cose, intanto alla Maltauro... benissimo!”
UU: Benino.
CM: Ah, benino… Avete preso
appalti dovunque... State facendo la Catania-Ragusa, state facendo ...
UU: No, quella non si sa se
parte!
CM: Noi cercheremo di darle
una mano per farla partire...
UU: C’è un ricorso...
CM:
Lo
so, però le voglio dire, è una di quelle cose che deve partire! Noi come giornale
siamo pronti a rintuzzare, a fare polemiche, accuse, cioè non si può più
perdere tempo sostanzialmente, perché la perdita di tempo significa che poi
costano il doppio!
SS: Questo è vero! Questo è
vero!
CM: La Pizzarotti sta
finendo...
UU: Sta finendo, sono in
anticipo!
CM: Sta completando in
anticipo, no, sono... sono ancora in tempo!
UU: Fuori no, sono i tempi
contrattuali!
CM: Senta, per il resto?
UU: Questo mi sta a cuore
adesso. Allora...
CM: Non è che lei... io
leggo bene!
UU: I nostri amici americani
hanno questo progetto...
CM: Un secondo, mi faccia
leggere! (si registrano rumori provocati dallo
strofinio di carta; seguono
secondi di silenzio, ndr) Che fanno a Niscemi?
UU: Devono mettere il MUOS... Si ricorda il famoso MUOS?
Quel sistema interplanetario di comunicazione? E' ubicato a Niscemi, tutte le
misure di disturbo...
CM:
Senta,
e perché a Niscemi?
UU: Molto probabilmente
bisogna vedere com’è, dove si può piazzare... Come girano queste cose! Questa è
una pratica addirittura da molti anni, ora loro stanno per giungere al loro
obiettivo e il provvedimento ora è in Regione Siciliana! Loro dicono… che
riusciamo a prenderlo o non riusciamo a prenderlo, attraverso l’Assessore Sorbello
che fa il decreto, o attraverso il Presidente della Regione Lombardo, perché è
Presidente anche dell’azienda forestale… Lui, come Presidente della Regione che
può fare un’appendice e l’approva come Presidente dell’agenzia regionale delle
foreste. Che avvenga questa cosa qua è importante... lo vedono che avvenga per
merito vostro! Bon... è importantissimo che questa cosa avvenga per noi. Il
nostro comune amico oggi, Saro, è andato a Palermo per cercare di togliere dal sacchetto
questa cosa, così.. fermatevi un attimo... eccetera... perché è fondamentale!
Loro mi dicono: “è fondamentale che avvenga questa cosa per merito vostro! È
fondamentale!”. La posta è Scirumi!
CM: Cioè, lei dice... se
fanno questo, fanno Scirumi! Questo è importante! Che collegano le due cose!
Sicuro?
UU: No, sicuro no! Però... Non
posso dire sicurezza! Con buona probabilità è così!
CM: Perchè lei dice, facendo
questa hanno interesse ad avere... ed è sulla strada per Gela! Quindi sarebbero
a mezza strada tra Gela e... Quindi, no, questa è delicatissima!
UU: E’ delicatissima! Ma
perciò io mi sono permesso di disturbarla!
CM: Ma allora a questo punto
dovrei sapere a che punto sono?
UU: Questo iter, questo qui
del loro MUOS, sono nell’ufficio dell’Assessore Sorbello che potrebbe fare,
potrebbe emettere il decreto...
CM: Ma che garanzie abbiamo
noi che facciano Scirumi? Prima di muovermi, scusi, io ho bisogno di garanzie!
Se devo fare una cortesia davanti ad una ipotesi soltanto!
UU: Garanzie non ne abbiamo,
direttore, non possono dare garanzie... Se veniamo accreditati presso il
Comando americano di Sigonella, molto di più di quello che siamo adesso, che
stanno proponendo, il villaggio quello in più alto! Il nostro! … Io ce l’ho sul
cuore e il nuovo comandante Kinsley ha questa missione e mi dice: “Mi agevolate
molto...”. Oggi Saro è andato a Palermo, per togliere la pratica
all’Assessorato... “Non la esaminate!” Eh... no... perché altrimenti il nostro
intervento come si manifesta? E Kinsley, insomma: “L’abbiamo già ottenuto, che
vi siete mossi a fare?”… Mettiamo la prossima riunione, non è che è un grande
sacrificio, no? Oggi...
CM: Voglio capire... La mia
preoccupazione è che da una cosa del genere... Che devo fare io... Non ne ho
nessun vantaggio, non sono disponibile a farlo! Ho bisogno di avere una qualche
certezza!
UU: Certezza non ne abbiamo
ma una buona probabilità l’abbiamo!
CM: Non mi basta,
onestamente! Allora, le potrei dire io, invece di chiederla come cortesia
faccio un’informazione per sapere come la pensano, è diverso! Una cosa è dire: “Mi
fa piacere che si faccia...”, e quindi...
UU: Però direttore, questa
volta mi creda, dobbiamo dirgli: "Mi fa piacere che lo faccia!”. Questa
volta mi deve credere... Io sono stato sempre freddo...
CM: Perché devo farlo io?
UU: Perché è la persona più
autorevole che c’è...
CM: No, più autorevole no,
scusi. Lei sa benissimo che queste cose si fanno in due modi, o facendo io il
peso del giornale, “la politica della cosa”, oppure facendolo in un altro
peso...
UU: Sì, mah... non è un
grande favore, perché c’è già, lo hanno già a posto... E’ già munito, è già
strutturato, non c’è nessun dosso da superare. E’ una... che la Scirumi ha
necessità di accreditarsi con il comandante Kinsley, per cui l’Ufficiale di
collegamento ci sta accreditando molto poco, dice: "Questi signori sono
ben introdotti...”, eccetera, eccetera, eccetera e dice: “Fatemi questa cosa e
io vi convoco tra quindici giorni!”. Quindici, venti, trenta giorni... Come Scirumi,
sì! Come villaggio di....
CM: Convoca tra quindici
giorni?
UU: La vicenda SCIRUMI è
rimasta sempre abbastanza fredda, no? In questo modo... In passato io non sono
mai stato entusiasta, oggi da una serie di notizie che mi vengono da loro, c’è
molto fervore... Eh, stanno scaricando roba, sulle navi in largo...
CM: Di certo, la situazione
internazionale è tutta a nostro favore...
UU: Eh, stanno scaricando
materiale, hanno tutte le navi fuori che stanno scaricando... Napoli è piena di
gente, non sanno dove metterla a dormire. Napoli, loro sono pieni di gente,
hanno fatto l’Africa Corps, hanno costituito l’Africa Corps per munire l’Africa
di piste...C’è il gruppo Genio per fare le piste aeroportuali, dei serbatoi,
c’è una forza di pronto intervento... Non sanno dove metterla ma è facile che venga
qui, molto facile! lo adesso sono moderatamente ottimista... Infatti poi
dobbiamo assolutamente rivederci e se il dottor Simonetto non ha fiducia, vabbè,
lo farà qualcun altro. Adesso lui è un po’, non è molto fiducioso nell’operazione
il dottor Simonetto...
CM: Lui non è molto
fiducioso perché non è molto fiducioso il suo cognato... Non ci crede più!
UU: Non ci crede più!. Mi
diceva: “No, no... lasciamo, lasciamo...”, però che si lasci o non si
lasci questo è a prescindere. Questa è per Scirumi… andare dal comandante Kinsley,,
CM.:
Questi, i lavori di questo chi li prende?
UU:
No, se la fanno loro! Questo è necessario. La struttura implica arrivo di
personale, questo era uno dei punti... dei tre punti... si ricorda? È
necessario che avvengano questi tre fatti, questo è uno dei fatti che… arriva
del personale specializzato anche, e non sono dentro qua. E serve a noi, a Scirumi,
per essere accreditati presso di loro, voglio dire, abbiamo una compagine che oltre
che valorizzare le casette, è molto introdotta, con percorsi molto agevolati...
CM:
Senta, se io le fissassi un appuntamento? O fissassi l’appuntamento al Comandante?
UU:
Come dice lei... Lei scelga la cosa migliore, sicuramente sarà quella da farsi!
CM:
Mi lasci ventiquattro ore di tempo... Perché noi attualmente siamo sciolti... No,
mi dispiace il fatto, veda, il fatto che Simonetto non ci creda più è una cosa
che mi dispiace molto! Sì, lei sta dicendo... come stiamo parlando tutti con la
verità!
UU:
No, a me dispiace... lui ha altre cose per la testa e questa cosa è nata un po'
lunga...
CM:
In Sicilia oltre a questo cosa avete? Che avete i lavori dell’IRA...
UU:
E dell’IRA Ferrari, perché ci sono lavori che il Comune non paga... Ci sono amministrazioni
povere... Non è che dice: “Ma io che faccio? Quindi non ci credo, non ci credo...
abbandoniamo”... Io faccio una convocazione, hanno
convocato dalla base di Sigonella, perché lui deve... il documento... Il
progresso va al cinquanta per cento. Abbiamo una serie di cose positive, siamo
delle persone che siamo inserite in diversi livelli bene, dobbiamo avere un po'
di pazienza e aspettare, delle volte...
CM: Pazienza ad aspettare...
Ma dobbiamo rinnovare il nostro accordo, perché allo stato attuale...
UU: Non c’è niente! Adesso,
Scirumi si farà quello che deve fare lo stesso, ma di qua a fine anno, lui se
ne vuole andare, entrerà, non so, l’immobiliare Europea, gli dà cinquecentomila
euro per le spese sostenute e va avanti... Io adesso ho diversi segnali,
mercoledì scorso ero a Roma...
SS: Infatti io vedo che tu
ci credi molto di più di Simonetto…
CM: E lei è diventato
ottimista!
UU: Da un po' di tempo però,
non da molto tempo! Mah, ci sono indicatori che vengono qua... Allora, c’è un
lancia missili russo che gira nel Mediterraneo... Cosa vuol significare?
Significa! Significa! Significa!
CM: Significa che
sicuramente siccome la Russia sta passando, ha stanziato il venticinque per
cento... E’ chiaro che tutti quanti che nel Mediterraneo si adeguano... E
Sigonella è il posto d’incontro ...
UU: L’incrociatore lancia
missili sta girando qui nel Mediterraneo, era anni che non entravano qua...
CM; Prima ti diceva: “Aspettiamo
le elezioni americane!” Se questo ti dice mettere, praticamente è più facile
che esce... Obama perde ...
UU: Lui dice: “Aspettiamo,
insomma ... ho bisogno di un villaggio.... I Marinai non vanno bene, che sono...
Mineo è lontano, ne voglio fare un altro là!”. Questo mi sta dicendo! Non mi
fate dire delle cose in più... io domani sera parto!
CM: Io domani sono a Roma
però, eh, attenzione... Io parlo questa sera alle otto...
SS: Va benissimo...
CM: Senta, questa è
riservata, nel senso che praticamente non la sa nessuno!
UU: Non la sa nessuno e ce
la teniamo per noi! lo poi vedo Aldo D’Amico nel pomeriggio perché lo devo
sollecitare di trovare una compagine attiva...
CM: Alternativa...
UU: Sì, lui avrà rischiato..
L’ha visto anche l’altra volta, era molto infastidito...
CM: Perché poi il signor
Gesualdo D’Amico non ci sappia fare...
UU: Non si sono mai presi di
pelle dal primo dal primo momento! Mai! Cioè, antipatia di pelle, mi creda, il
percorso o veniva spianato...
“Da
quanto precede – commentano in conclusione i magistrati catanesi - emerge come
ancora una volta il Ciancio abbia sfruttato i propri legami e rapporti con
esponenti del sistema politico siciliano al fine di assicurare un canale
privilegiato per l’approvazione del progetto del villaggio per i militari
statunitensi ora in esame, il cui iter amministrativo procedeva e si concludeva
positivamente in tempi rapidi: detti legami gli consentivano di avere in
anticipo la certezza dell’esito favorevole di tale iter, tanto da ottenere,
ancora una volta, rilevantissimi profitti ricavati dalla plusvalenza dei suoi
terreni, venduti quando erano ancora a vocazione agricola ma per i quali veniva
corrisposto dalla controparte un prezzo elevatissimo come se già la detta destinazione
fosse stata modificata. E tale certezza non poteva che essere comune anche alla
controparte del Ciancio Sanfilippo (prima fra tutti la Maltauro, soggetto con
notevole esperienza imprenditoriale), che non si sarebbe certo determinata ad effettuare
detto onerosissimo acquisto se non avesse avuto adeguate garanzie in ordine
alla concessione della variante urbanistica”.
Ma anche il progetto MUOS avrebbe goduto contestualmente di una positiva
e rapida conclusione. Il 10 aprile 2008 l’Azienda
Regionale Foreste Demaniali diede il proprio nullaosta con validità annuale per
l’avvio delle opere all’interno della riserva naturale orientata di Niscemi. Il
18 giugno 2008 venne rilasciata l’autorizzazione paesaggistica della
Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Caltanissetta. Il 9 settembre
2008, su richiesta formale del Dipartimento di US Navy, venne
convocata a Palermo una conferenza di
servizi ai sensi della legge n.
6 del 2001,
a cui parteciparono l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente,
la Soprintendenza dei Beni culturali, l’Ispettorato Forestale di Caltanissetta
(ente gestore della riserva), il Comune di Niscemi e i rappresentanti della
Marina USA e del 41° Stormo dell’Aeronautica di Sigonella. In quella sede e all’unanimità
fu espresso parere positivo al terminale satellitare di proprietà ed uso
esclusivo delle forze armate degli Stati Uniti d’America.
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