Da Vicenza e Aviano parà Usa per war games in Ucraina
Oltre duecento paracadutisti statunitensi stanno per
essere trasferiti in Ucraina per partecipare ad una vasta esercitazione militare
multinazionale. I parà appartengono tutti al
173rd Airborne Brigade Combat Team, il reparto d’élite aviotrasportato
dell’esercito Usa di stanza a Vicenza. I war
games si terranno dal 16 al 26 settembre nella parte occidentale del paese;
le unità statunitensi raggiungeranno l’International
Peacekeeping and Security Center di Yavoriv
con voli cargo che decolleranno dalla base aerea di Aviano (Pordenone). Quella
della 173^ brigata aviotrasportata di Vicenza sarà la prima presenza di truppe
Usa in territorio ucraino dopo lo scoppio del conflitto interno.
L’esercitazione
prenderà il nome di “Rapid Trident” e vedrà la partecipazione di 1,300 militari
di 15 nazioni (Ucraina, Azerbaijan, Bulgaria, Canada, Georgia, Germania, Gran
Bretagna, Lettonia, Lituania, Moldavia, Norvegia, Polonia, Romania, Spagna e
Stati Uniti). “Saranno eseguite operazioni di peacekeeping, trasporto mezzi,
pattugliamento, individuazione e disattivazione di materiale esplodente”, ha
riferito il portavoce del Pentagono, colonnello Steve Warren. “L’esercitazione
si terrà a Lviv,
al confine con la Polonia, e contribuirà a promuovere la stabilità e la
sicurezza regionale, rafforzare la partnership e favorire la fiducia con gli
alleati, mentre migliorerà l’interoperabilità
tra il Comando delle forze Usa in Europa USAREUR, le unità terrestri
dell’Ucraina e altri paesi Nato”. Il Pentagono ha annunciato inoltre di aver
consegnato alle autorità di Kiev nuovi aiuti militari “non letali”, tra cui “caschi
protettivi, dispositivi
robot anti-esplosivi, sacchi a pelo, uniformi, sistemi di radiocomunicazione,
giubbotti antiproiettile e kit sanitari”.
“Rapid Trident” era stata
programmata inizialmente per il mese di luglio, ma il Comando di US Army in
Europa aveva poi deciso di spostarla a settembre. L’esercitazione viene
condotta annualmente in Ucraina sin dal 1995, anche se originariamente vedeva
schierate solo unità nazionali e statunitensi. L’ultima edizione si è tenuta
nel luglio 2013 e ha visto partecipare oltre un migliaio di militari di 17
paesi (Stati Uniti, Ucraina, Armenia, Azerbaijan, Bulgaria, Canada, Danimarca, Georgia,
Germania, Gran Bretagna, Moldavia, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia, Svezia e
Turchia). Anche lo scorso anno hanno preso parte a “Rapid Trident” i
paracadutisti del 173rd Infantry Brigade Combat Team di Vicenza, portando a
termine oltre 300 lanci da elicotteri e aerei e l’addestramento delle unità
ucraine al trasporto mobile aereo. L’esercitazione fu monitorata da “ispettori”
del Comando per le forze terrestri della Nato di Izmir (Turchia).
In est Europa sono in corso
altre importanti esercitazioni dell’Alleanza Atlantica con palesi obiettivi
anti-russi. In un ampio territorio comprendente la Germania orientale e le
Repubbliche baltiche, si svolge “Steadfast Javelin II”, a cui partecipano centinaia
di militari di 13 paesi (Bulgaria, Canada, Germania, Gran Bretagna, Repubblica
Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia, Stati Uniti e
Italia, quest’ultima con i paracadutisti della Brigata “Folgore”), più due
nazioni della Partnership for peace,
Bosnia Erzegovina e Serbia. Una dozzina di cacciabombardieri F-15 e 180
militari statunitensi, provenienti dalla base di Lakenhealth (Gran Bretagna), sono
impegnati invece in Bulgaria in un’esercitazione bilaterale di due settimane
con le forze aeree locali. Da ottobre sino alla fine dell’anno si terrà invece
una vasta esercitazione terrestre in Polonia e nelle Repubbliche baltiche a cui
prenderanno parte 600 unità della 1^ Divisione cavalleria di US Army, proveniente
da Fort Hood (Texas), con carri armati M-1 “Abrams”, blindati e velivoli corazzati.
Al Comando Nato di Bruxelles
si approntano intanto i programmi per trasferire stabilmente in Europa
orientale uomini e mezzi dell’Alleanza. Al recente vertice in Galles, è stata
approvata la creazione di una forza di pronto intervento con “punte di lancia”
(Spearhead), capaci di entrare in azione nel giro di 48 ore, con il supporto di
aviazione, marina e forze speciali. La task force avrà a disposizione basi permanenti,
depositi di munizioni e carburante e tutte le infrastrutture di supporto
necessarie, nei paesi Nato prossimi alla frontiera con la Russia. Saranno
avviate presto attività addestrative delle unità speciali e di pronto
intervento dell’Europa orientale. Il governo polacco ha formalmente chiesto a
Washington di trasferire stabilmente in Polonia perlomeno un gruppo di volo con
cacciabombardieri F-16 a capacità nucleare, di stanza oggi ad Aviano. Il presidente
della Romania, Traian Basescu, ha annunciato che prossimamente un contingente
di 200 militari Nato, tra piloti, meccanici e tecnici di manutenzione di
velivoli aerei sarà stazionato in uno scalo militare rumeno. Bruxelles ha
infine dato un colpo di acceleratore al programma di allargamento Nato a
Macedonia, Montenegro, Georgia, Bosnia-Erzegovina, Serbia e, ovviamente, all’Ucraina.
Il
173rd Airborne Brigade Combat Team di Vicenza è stato impiegato nei principali
scacchieri di guerra mediorientali, in particolare in Iraq e in Afghanistan,
dove più di un centinaio di suoi militari hanno perso la vita. Da qualche mese,
i comandi generali della brigata e quattro battaglioni (due provenienti dalla
base di Bamberg, Germania e due dalla base vicentina di Camp Ederle) sono stati
trasferiti nel nuovo hub logistico-militare realizzato all’interno dell’ex
aeroporto “Dal Molin” di Vicenza, rinominato “Camp Del Din”. I lavori
infrastrutturali, avviati nel 2008, hanno comportato una spesa di 289 milioni
di euro. Sono stati realizzati, in particolare, 31 nuovi edifici destinati a
caserme-alloggio per 2.000 militari, magazzini, spazi operativi, officine di
manutenzione velivoli, uffici e centri comando, due parcheggi multipiano per
800 auto e 50 motocicli, diversi centri sportivi. Con il trasferimento al “Dal
Molin” dei due battaglioni della 173rd Airborne Brigade provieniti dalla
Germania, il numero dei soldati Usa a Vicenza ha raggiunto le 4.000 unità.
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