Egitto: missili prodotti da consorzio europeo per armare il regime di al-Sisi
Una cinquantina di micidiali missili da crociera a lungo raggio SCALP, prodotti dal consorzio industriale europeo MBDA, sono stati acquistati segretamente dal regime di Al-Sisi e sono stati testati a bordo dei cacciabombardieri “Rafale” egiziani nel corso di una recente esercitazione con le forze armate francesi. Lo ha reso noto la rivista specializzata Janes pubblicando le immagini di un video realizzato dal Ministero della difesa dell’Egitto in cui si vedono alcuni missili SCALP mentre vengono montati a bordo di un velivolo Rafale all’interno di un hangar della base aerea di Gebel el-Basur, utilizzata in occasione dell’esercitazione franco-egiziana.
I nuovi missili da crociera del consorzio
MBDA (controllato dai colossi del complesso militare-industriale Airbus
Group, BAE Systems e Leonardo-Finmeccanica) sarebbero stati esportati in Egitto
nell’autunno 2020. La loro piena operatività con i 24 cacciabombardieri
“Rafale” acquistati in Francia è stata confermata dalle autorità militari
egiziane al sito specializzato sudafricano Defenceweb.
Il trasferimento di questa
sofisticatissimo sistema di guerra al regime nord-africano è stato
particolarmente travagliato per il consorzio MBDA. Gli SCALP erano stati
ordinati nel 2015 congiuntamente ai 24 cacciabombardieri “Rafale” ma Washington
aveva posto il proprio veto all’export da parte del governo francese, in quanto
i missili utilizzavano tecnologie progettate e prodotte in parte in America.
Per aggirare l’opposizione USA, il ministro della Difesa francese Florence
Parly aveva chiesto a MBDA di utilizzare componenti di produzione europea.
“L’unica cosa che possiamo fare – aveva
dichiarato Parly – è che il gruppo industriale faccia qualche investimento in
ricerca e sviluppo per essere in grado di produrre componenti simili che non
sono coperti dall’International Trade in Arms Regulation sul
commercio internazionale di armi degli Stati Uniti”. L’amministrazione Trump ha
comunque revocato il veto nell’aprile 2019 e MBDA ha potuto concludere
l’affaire con il dittatore militare al-Sisi.
Secondo i manager di MBDA, lo SCALP
(acronimo di Système de croisière
conventionnel autonome à longue portée) è un missile
da crociera aviolanciabile aria-superficie a lungo raggio, armato con testata
convenzionale, “che può colpire il nemico in profondità, a prescindere dalla
difesa aerea, grazie alle sue caratteristiche stealth”. E’ stato
progettato per essere impiegato contro un ampio spettro di obiettivi: posti di
comando, infrastrutture aeroportuali e portuali, ponti, depositi di munizioni,
navi e sottomarini attraccati, ecc..
Il sistema d’arma, il cui
costo unitario è stimato in 1,35 milioni di euro, pesa 1.300 kg, è lungo 5,10
metri e ha un raggio operativo sino a 500 km, anche se nel caso dei modelli
esportati all’Egitto sarebbe stato ridotto a 300 km per renderlo compatibile
con i sistemi di controllo a disposizione dell’Aeronautica egiziana. Alimentato
da un piccolo motore, il missile da crociera può raggiungere la velocità
massima di 800 km/h. Completamente autonomo, lo SCALP si dirige sulle
coordinate impostate prima del volo e una volta sganciato non ha bisogno di
ulteriori controlli.
Il missile può essere impiegato da diversi
velivoli da guerra (cacciabombardieri “Rafale”, “Tornado”, “Mirage
2000” ed “Eurofighter Typhoon”) e potrà essere montato anche sotto le ali dei
caccia di quinta generazione F-35 “Lighning II”. Questo sistema bellico è già
stato utilizzato in alcuni dei più sanguinosi conflitti internazionali, come in
Iraq, Siria, Libia e Yemen. Lo SCALP è in dotazione alle Aeronautiche militari
di Francia, Grecia, Gran Bretagna, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e
Italia. Il nostro paese si è dotato degli SCALP nel 2006; dopo averli testati
la prima volta con i “Tornado IDS” del 6° Stormo di Ghedi (Brescia) nel
poligono sudafricano di Overberg, li ha impiegati massicciamente nella
primavera del 2011 durante i bombardamenti in Libia (Operazione
Unified Protector).
Il consorzio industriale MBDA è il
maggiore produttore di sistemi missilistici a livello europeo e il secondo a
livello mondiale. Con quartier generale a Le Plessis-Robinson, nei pressi di
Parigi, esso è controllato per il 75% da Airbus Group e BAE Systems e per il
restante 25% dal gruppo Leonardo (ex Finmeccanica). La controllata MBDA Italia
S.p.A. impiega 1.300 lavoratori negli stabilimenti di Roma, Fusaro (Bacoli,
Napoli) e La Spezia.
Al sanguinario regime del Cairo, MBDA ha
pure fornito i missili MICA multi-bersaglio aria-aria per i
cacciabombardieri “Rafale” e “Mirage 2000-5” e i sistemi
missilistici superficie-aria VL-MICA SAM destinati alle nuove corvette
della Marina militare. I VL-MICA armeranno anche le nuove quattro fregate “Meko
A200” che l’Egitto ha ordinato in Germania. MBDA starebbe negoziando con il
Cairo pure la fornitura della versione navale del missile guidato MMP a corto
raggio e altri sofisticati sistemi di difesa aerea e costiera.
Articolo pubblicato in Africa ExPress il 15 febbraio 2021, https://www.africa-express.info/2021/02/14/egitto-missili-prodotti-da-consorzio-europeo-per-armare-il-regime-di-al-sisi/
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