Italia e Qatar ancora più legati: ora c’è anche l’addestramento alla cyber war
Eldorado Qatar per
Leonardo S.p.A. (ex Finmeccanica), la holding a capo del
complesso militare-industriale nazionale, controllata in parte dallo Stato.
Nei giorni scorsi è stato firmato a Doha un accordo tra i manager di Leonardo e la Qatar Foundation for Education, Science and Community Development (organizzazione presieduta da Mozah bint Nasser al-Missned, madre dell’emiro Tamim bin Hamad al-Thani), per avviare l’addestramento di studenti ed operatori di cyber security presso l’Istituto di ricerca informatica del Qatar. Il contratto rientra nel quadro dei recenti accordi di cooperazione tra Italia e Qatar è ha come obiettivo la formazione e l’aggiornamento di “team qualificati, pronti a prevenire e affrontare minacce e attacchi informatici”.
Leonardo fornirà alle autorità qatarine il sistema Cyber Range & Training che consentirà la simulazione di scenari reali di attacco/difesa di varia complessità. “La soluzione permette, inoltre, di valutare la resilienza ad attacchi cyber, analizzando software, procedure e organizzazione adottati per la gestione delle infrastrutture informatiche”, ha spiegato Tommaso Profeta, managing director della divisione Cyber Security di Leonardo. “La scelta della piattaforma di Cyber Range & Training da parte di Qatar Computing Research Institute rappresenta un riconoscimento importante, sia perché si tratta di una soluzione affidabile e innovativa, sia perché conferma la fiducia dei clienti e l’efficacia della strategia di Leonardo sui mercati internazionali in ambito Cyber Security”.
L’accordo per
l’addestramento alle moderne cyber war segue di solo due mesi il
contratto firmato da Leonardo con l’Autorità per l’Aviazione civile del Qatar
per la fornitura di un sistema radar di sorveglianza per le operazioni di
avvicinamento nell’aeroporto internazionale di Hamad. Le apparecchiature
consentiranno di monitorare i movimenti degli aeromobili nello spazio aereo e
processare ed elaborare i dati per un “tracciamento accurato degli obiettivi”,
potenziando i dispositivi di controllo in vista dei mondiali di calcio del 2022.
Leonardo è pure responsabile dell’elettronica per la gestione del traffico
aereo e delle apparecchiature meteorologiche dello scalo di Hamad.
A metà dicembre
l’holding italiana ha pure reso noto l’avvio dei test di volo dei
prototipi di elicottero NH90, prodotti dal consorzio europeo NHIndustries
(costituito da Airbus Helicopters, Leonardo e GKN Fokker) e destinati alle
forze armate del Qatar.
Nello specifico
è stato sperimentato nello stabilimento Leonardo di Venezia–Tessera un
velivolo versione “NFH” per gli impieghi navali, mentre dal sito industriale di
Airbus Helicopters a Marignane (Francia) è decollato un elicottero versione
“TTH” destinato all’Esercito.
Il programma
NH90 per il Qatar prevede la consegna di 16 elicotteri per la
variante navale e 12 per quella terrestre, più un pacchetto completo di
supporto, manutenzione e addestramento, per un importo complessivo di 3
miliardi di euro. Il programma potrebbe essere ulteriormente ampliato in futuro
con l’aggiunta di altri 12 elicotteri, 6 TTH e 6 NFH.
“L’NH90 doterà
un importante cliente come il Ministero della Difesa del Qatar di
capacità operative straordinarie per un’ampia gamma di missioni”, ha dichiarato
Gian Piero Cutillo, managing director di Leonardo Helicopters. “Insieme ai
nostri partner industriali siamo impegnati a lavorare al completamento del
programma e all’introduzione in servizio di elicotteri che rappresentano un
fattore abilitante essenziale per la difesa e la sicurezza del cliente”. In
questo affaire, Leonardo agisce in qualità di prime contractor con
responsabilità per la gestione del programma, l’assemblaggio finale e la
consegna dei 12 velivoli versione NFH, la fornitura di simulatori, sistemi
avionici, sensori elettro-ottici, sistemi video e di identificazione e servizi
per equipaggi e tecnici addetti alla manutenzione. I primi velivoli saranno
consegnati alle autorità militari qatarine entro la fine del 2021.
Ulteriori affari
potrebbero giungere per il gruppo leader del comparto
militare-industriale nazionale con l’accordo tecnico stipulato a Doha il 10
novembre 2020 tra l’Aeronautica Militare italiana e quella del Qatar che
consentirà ai piloti di guerra del paese arabo di addestrarsi nei prossimi
cinque anni nelle maggiori basi in Italia e di accedere in particolare al nuovo
polo integrato di addestramento al volo costituito dall’International Training Flight School di Galatina (Lecce), dallo
scalo di Decimomannu (Cagliari) e dal poligono di Salto di Quirra, ancora in
Sardegna.
La Scuola di
formazione internazionale di Galatina, in particolare, vede operare a
fianco dei militari del 61° Stormo dell’Aeronautica i tecnici di Leonardo
S.p.A., società produttrice del caccia-addestratore impiegato, il T-346A
“Master”. Questo velivolo, utilizzabile anche le operazioni di combattimento ed
attacco, è stato acquistato da Israele, Singapore e Polonia e nei mesi scorsi è
stato più volte oggetto d’interesse delle forze aeree del Qatar.
Secondo il sito
specializzato Ares Difesa l’ufficializzazione
della vendita dei M-346 “Master” al Qatar dovrebbe avvenire a brevissimo “come
parte di un accordo molto più ampio”. “Nel 2018 – spiega Ares – l’M-346 è stato presentato in Qatar come parte di un tour
organizzato in collaborazione tra Aeronautica e Leonardo che ha aperto la
strada nel 2019 ad una duplice visita dei qatarioti in Italia: ad aprile a
Galatina per assistere alle operazioni addestrative degli M-346 ed a luglio
sempre a Galatina presso l’IFTS”.
Al Qatar il
gruppo italiano ha già venduto pure 40 elicotteri AW139 e AW189 impiegati
sia in ambito civile che militare, mentre a breve fornirà i sistemi di
puntamento e i sensori di nuova generazione che saranno posti a bordo delle
diverse unità da guerra (valore 4 miliardi di euro) che la Marina qatarina ha
ordinato a Fincantieri S.p.A..
Articolo pubblicato in Africa
ExPress il 3 febbraio
2021, https://www.africa-express.info/2021/02/03/italia-e-qatar-ancora-piu-legati-ora-ce-anche-laddestramento-alla-cyber-war/?fbclid=IwAR1do94KHlSvNWC6_Ux2JOfKrARXn1fXNvwBoj45vCULwqt4iCUJeLuetRU
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