Corno d’Africa. Gli Stati Uniti mostrano i muscoli e schierano un’agguerritissima forza navale
Il Pentagono schiera una forza aeronavale di pronto intervento in Corno d’Africa. US Africom, il Comando militare per le operazioni USA nel continente africano, ha comunicato lo schieramento di fronte le coste della Somalia di un’imponente task force nell’ambito dell’operazione denominata Octave Quartz che ha preso il via qualche settimana fa, dopo che l’amministrazione Trump ha annunciato la riduzione del numero dei militari USA schierati in territorio somalo. “Lo scopo della missione Octave Quatz è quello di riposizionare le unità statunitensi presenti in Somalia in altre località dell’Africa orientale mentre vengono mantenuti la pressione contro i gruppi estremisti violenti e il sostegno alle forze armate dei paesi alleati”, spiega US Africom.
La componente
aeronavale è costituita dal Makin Island
Amphibious Ready Group, il gruppo anfibio di
pronto intervento guidato dalla nave d’assalto USS
Makin Island (28.000 tonnellate per una lunghezza di 258 metri e un ponte per
le operazioni di volo dei cacciabombardieri F-35B Lightning II e AV-8B Harrier
e dei convertiplano MC-22B Osprey) e di cui fanno parte pure le unità da
trasporto USS San Diego e USS Somerset con a bordo gli uomini della 15th Marine Expeditionary Unit del Corpo
dei Marines. Lo squadrone dei marines, trasferito in Africa orientale dalla
base di Camp Pendleton (California), assicurerà il supporto aereo e le
operazioni di strike in territorio somalo con i propri cacciabombardieri F-35B con caratteristiche
di bassissima segnatura radar. Ulteriori unità
imbarcate con il gruppo d’attacco anfibio sono il 23° e il 49° Squadrone
elicotteri per il combattimento navale rispettivamente di stanza a San Diego e
North Island (California) e l’11° Squadrone di controllo aereo tattico di
Jacksonville (Florida). Il gruppo aeronavale conta infine sul supporto
tecnico e logistico della Combined Joint
Task Force - Horn of Africa, la forza di pronto intervento USA per il Corno
d’Africa schierata a Camp Lemonnier, Gibuti.
Insieme al Makin Island Amphibious Ready Group opererà in acque somale la nuova unità di base mobile per le spedizioni
della Marina militare USS Hershel “Woody” Williams con 260 uomini, numerosi
elicotteri d’attacco MH-53 ed MH-60 e i velivoli senza pilota MH-8 Fire Scout. Quella in Africa orientale
sarà la prima campagna militare della Hershel “Woody” Williams: varata a luglio
in Virginia, l’unità aveva attraversato l’Atlantico per raggiungere Napoli a
fine ottobre a supporto delle operazioni della VI Flotta USA nel Mediterraneo.
“L’arrivo del
Makin Island Amphibious Ready Group e
del 15th Marine Expeditionary Unit
con le loro significative capacità di combattimento (oltre 5.000 tra marinai e
marines in grado di condurre operazioni in ambiente marittimo e anfibio), sono la
prova della nostra decisione di supportare i nostri partner e proteggere le
nostre forze militari in questo processo di transizione”, ha dichiarato il
generale di US Air Force, Dagvin Anderson, comandante in capo della task force Octave Quartz in Corno d’Africa. “Questo
è un grande esempio di come gli Stati Uniti possono aggregare rapidamente una
potenza di fuoco per rispondere alle emergenze. Noi cercheremo di far leva su
questa implicita flessibilità delle forze armate USA per sostenere i nostri
futuri interventi in Africa orientale. L’integrazione tra l’US Navy e il Corpo
dei Marines promuoverà la sicurezza e la stabilirà marittima, proiettando la
nostra potenza e assicurare il dominio dello spazio di battaglia, sia in mare
aperto che nelle aree costiere”.
A fine novembre, il segretario della Difesa ad interim Christopher
Miller e il responsabile
di US Africa Command, il generale Stephen Townsend, si erano recati in
visita ufficiale in Somalia e a Gibuti per pianificare con i capi dei reparti
militari USA schierati le future strategie operative in Corno d’Africa. Il 10
dicembre, in coordinamento con il Governo federale somalo, US Africa Command aveva
condotto due attacchi aerei contro alcuni presunti campi di miliziani al-Shabaab
nei pressi di Jilib, a 110 km a sud circa dalla città di Kismaayo. Secondo il
Pentagono, nei due attacchi sarebbero stati uccisi “otto terroristi noti per il
loro importante ruolo nella produzione di esplosivi per al-Shabaab, compresi ordigni
improvvisati trasportati da veicoli utilizzati frequentemente per colpire
civili innocenti”.
“Dal 2018 ad oggi il gruppo ha
condotto 45 attacchi di questo genere solo a Mogadiscio, causando la morte di
400 tra civili e militari somali”, aggiungeva il Pentagono. “Noi continueremo a
mantenere una forte forza di protezione e a colpire chi cerca di fare del male
a noi o ai nostri partner. US Africa Command e i suoi partner internazionali
riconoscono l’importanza della stabilità in Somalia. Al-Shabaab rimane un
pericoloso franchising di al-Qaeda. Pertanto continueremo a monitorare la
minaccia e a sostenere i nostri partner attraverso l’addestramento e l’impegno
militare e diplomatico. Ci stiamo riposizionamento, ma manterremo la capacità
di colpire questo nemico”.
Articolo pubblicato in Africa Express il 24 dicembre 2020, https://www.africa-express.info/2020/12/24/lamerica-mostra-i-muscoli-e-schiera-agguerritissima-forza-navale-nel-corno-dafrica/
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