Dal febbraio 2022 la decisione di potenziare la Base Navale della Marina a Messina. Chi sapeva lo ha tenuto nascosto…
E’ stato avviato quasi quattro anni fa l’iter progettuale finalizzato al potenziamento infrastrutturale della Base navale della Marina Militare nella Zona Falcata di Messina.
Dai documenti predisposti dal Segretariato generale della difesa e Direzione Nazionale
degli Armamenti Navali (NAVARM) dello Stato Maggiore della Difesa relativo alla
realizzazione del grande Hub
bellico-marittimo della Città dello Stretto si evince che già il 25
febbraio 2022 il Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) aveva individuato
Messina per accogliere “prevedibilmente dal 2026” i Pattugliatori di nuova
generazione O.P.V. PPX, la cui realizzazione è
stata affidata alla società OSN - Orizzonte
Sistemi Navali, joint venture dei colossi del comparto
militare-industriale Fincantieri SpA (51%) e Leonardo SpA (49%).
Il 9 marzo 2022 si è poi
tenuta una specifica riunione, convocata dal 4° Reparto dello Stato Maggiore
della Marina Militare per definire gli adeguamenti da attuare nella Base di
Messina per assicurare il supporto logistico necessario alle nuove unità da
guerra. L’Ufficio del Genio Militare di Messina è stato così incaricato a redarre
uno Studio di Fattibilità rispondente
alle richieste di CINCNAV che prevede la possibilità di ormeggiare quattro pattugliatori
PPX, di cui due dislocate permanentemente e due temporaneamente/di passaggio, previo
“ampliamento della banchina Comando con
impalcato su pali”.
“Alla luce delle sopraccitate
considerazione oggettive, si è individuata una soluzione progettuale che
accrescerà notevolmente la capacità di ormeggio (di punta) delle Unità Navali,
incrementando di fatto, le dimensioni longitudinali e trasversali della banchina
Comando”, riporta il Genio Militare. “L’idea progettuale restituirà una nuova
Banchina Comando, con una nuova lunghezza utile di attracco, in prossimità del
waterfront, pari a 210 ml., ed una larghezza di 15 mt., nonché la realizzazione
di un nuovo piazzale, attraverso l’utilizzo della piccola porzione di specchio
d’acqua, con profondità pari a 1,5 mt, situato tra la Banchina Comando ed il
pontile Commissariato, tutto senza l’ausilio di opere di dragaggio”.
L’ampliamento della banchina è
reso necessario dalle dimensioni dei pattugliatori d’altura di nuova
generazione in via di realizzazione da OSN - Orizzonte Sistemi Navali: essi saranno lunghi
95 metri, larghi 14,2 e avranno un dislocamento
di 2.400 tonnellate.
Lo studio di fattibilità del
Genio Militare è stato esteso pure alle opere di aderenza a terra, “le quali si
rendono necessarie sotto il profilo, logistico per il personale, dei servizi di
mantenimento delle unità dislocate, nonché per il rifornimento
tecnico-operativo (alimentazione elettrica, idrica e propulsione), oltre al
naviglio già presente in Base Navale, fra Unità Navali minori e non (…) anche
alla luce della presenza in Banchina di imbarcazioni della Guardia di Finanza e
della Guardia Costiera, ormeggiate nelle proprie porzioni di banchina dedicata,
e di futura dislocazione giusta progettazione inoltrata in data 11 Febbraio
2021 del Comando Generale delle Capitanerie di Porto”.
Parallelamente alle opere
marittime saranno realizzati magazzini, depositi, uffici, nonché le necessarie
infrastrutture logistiche per gli equipaggi dei nuovi pattugliatori d’altura (alloggi,
mense, attività ricreative, uffici per il personale ecc.). Previsti pure un
nuovo impianto di conferimento acque reflue di bordo (nere e grigie); il rifacimento
dei sottoservizi per le fognature fino all’allaccio comunale; “in subordine,
qualora ritenuto efficace al costo, anche gli impianti di rifornimento
combustibile e/o smaltimento acque oleose di sentine”.
Possibile che in questi quattro anni e il numero dei soggetti coinvolti
nella fase di realizzazione, nessuno a Messina fosse a conoscenza
dell’intenzione della Marina Militare di trasformare ex novo il volto della
Zona Falcata, area di interesse paesaggistico e storico-artistico di valore
inestimabile? Difficile crederlo, specie per ciò che riguarda l’amministrazione
comunale e le maggiori forze politiche, sociali e sindacali della città.
Va segnalato in particolare che il pomeriggio del 4 giugno 2025 è stato firmato
a Palazzo Zanca l’Accordo di Programma
tra il Segretariato Generale della Difesa, la Marina Militare e l’Amministrazione
comunale per la “riqualificazione di alcuni
immobili della Marina Militare all’interno della base navale di Messina”.
Secondo quanti riportato dall’Ufficiuo Stampa del Comune, “l’intesa
raggiunta consentirà la realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia e asilo
nido all’interno dell’area militare attraverso la demolizione di manufatti
preesistenti, a beneficio della collettività locale, non solo di quella
militare”. Dunque demolizioni, edificazioni e “riqualificazioni”, in linea con
quanto previsto dal Genio Militare.
A sottoscrivere l’Accordo di
Programma del 4 giugno, il generale Mario Sciandra, Direttore Generale
della Direzione Generale dei Lavori del Ministero della Difesa (GENIODIFE); l’ammiraglio
Andrea Cottini, Comandante Marittimo Sicilia, in rappresentanza dello Stato
Maggiore della Marina; l’architetto Silvano Arcamone, Direttore Regionale
dell’Agenzia del Demanio; il Sindaco di Messina, Federico Basile.



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