Sigonella, la maxi polveriera di Stati Uniti e Nato in Sicilia
Una maxi santabarbara a Sigonella per le future missioni delle forze armate USA e NATO in Africa, Europa e Medio oriente. A fine marzo il Dipartimento della Marina Militare degli Stati Uniti d’America ha chiesto al Congresso lo stanziamento di 77.072.000 dollari per realizzare all’interno della grande stazione aeronavale siciliana nuovi depositi super-protetti dove stoccare i sistemi d’arma, le munizioni e gli esplosivi destinati alle unità da guerra, ai sottomarini e ai velivoli aerei USA e dei paesi partner con lo scopo dichiarato di contrastare la penetrazione russa nel Mediterraneo allargato.
EDI
- Ordnance Magazines è il nome dell’ennesimo progetto di
potenziamento infrastrutturale della Naval Air Station (NAS) di Sigonella.
“Saranno costruiti quattro box in cemento armato rinforzato D type, due magazzini sotterranei con
aggiornamenti anti-sismici e due depositi modulari di stoccaggio”, rileva il
Dipartimento di US Navy. Nello specifico il nuovo arsenale occuperà
complessivamente un’area di 4.802 m2: 4.205
m2 per i depositi ad alto potenziale esplosivo (High Explosive Magazines) e 600 m2 per l’edificio protetto
destinato alle attività di “revisione e manutenzione” delle munizioni (Ammunition Rework and Overhaul Shop - AROS).
“Il progetto è a supporto delle
operazioni con ordigni a NAS Sigonella e includerà condutture con sistemi
anti-intrusione e un nuovo accesso stradale”, si legge nella scheda tecnica
elaborata da US Navy. “L’infrastruttura servirà a ricevere, stoccare, isolare,
ispezionare, caricare, scaricare e consegnare gli ordigni così come ad
assemblare, costruire, smontare, assicurare la manutenzione e riparare le munizioni.
Il progetto risponderà pienamente ai requisiti previsti dai Comandi di guerra e
alle direttive sugli standard anti-terrorismo del Dipartimento della Difesa. I
sistemi di controllo della facility includeranno quelli per la sicurezza
cibernetica in accordo con gli odierni criteri del Pentagono”.
Per costruire i nuovi
depositi di armi ed esplosivi sarà demolito un edificio nell’area di NAS II ad
uso esclusivo delle forze armate USA, quello indicato con il numero #881 e fino
ad oggi utilizzato come officina di manutenzione delle armi subacquee avanzate modificate (MAUW - Modified Advanced
Underwater Weapons). (1)
“Il Naval Munitions Command (NMC) Atlantic Detachment Sigonella fornisce
il supporto munizionamento al Comando delle forze navali USA in Europa
(NAVEUR), a quello per le operazioni nel continente africano (US Africom), alle
unità della VI Flotta e risponde alle richieste di munizioni ed esplosivi
convenzionali del Dipartimento della difesa nell’area sotto la sua
responsabilità (Europa, Africa e Medio oriente, ndr)”, spiega il Comando della Marina Militare USA nella richiesta
di finanziamento della nuova santabarbara. “Il distaccamento di Sigonella
assicura inoltre i team di pronto intervento a supporto delle operazioni VLS/CLS
(presumibilmente i sistemi missilistici navali a lancio verticale, ndr) all’interno dell’area sotto la
responsabilità della V Flotta USA e dei partner NATO. Per poter svolgere in
modo adeguato la propria missione a Sigonella, il Naval Munitions Command ha bisogno di magazzini di stoccaggio delle
munizioni e degli esplosivi ben progettati e in grado di supportare le
richieste di munizionamento di US Navy, del Corpo dei Marine, di US Air Force, della
NATO e dell’OPLAN - Operation Plan”. Con l’acronimo OPLAN viene inteso in
ambito militare il piano operativo predisposto
dagli alti Comandi delle forze armate per la conduzione delle operazioni congiunte
in un ambiente ostile. (2)
Nella
richiesta al Congresso, il Dipartimento della Marina USA spiega che la
necessità di realizzare il nuovo arsenale a Sigonella è dovuta principalmente
alla vetustà dei depositi esistenti. “Si tratta di infrastrutture
vecchie di 60 anni che non rispondono ai requisiti richiesti dalle forze armate
USA e NATO”, spiega US Navy. “Attualmente l’NMC
Atlantic Detachment Sigonella non possiede un Ammunition Rework and Overhaul Shop per assemblare, costruire,
smontare e distruggere le munizioni. L’esistente NATO Ordnance Facility è
localizzata in un’area che è stata colpita in passato da inondazioni che hanno
danneggiato gli edifici e la vicina rete stradale”.
La progettazione delle
infrastrutture ha preso il via nell’agosto 2020 e sarà completata entro la fine
del novembre di quest’anno. Il contratto di design per un importo di 596.516
dollari
è stato affidato dal Naval Facilities
Engineering Command all’Alliance
Consulting Group Inc., società di engineering con quartier generale a Boston
(Massachusetts). (3) Il cronogramma prevede che dopo l’autorizzazione del
Congresso sia bandita la gara dei lavori e che questi vengano avviati a partire
dell’ottobre 2024 per poi concludersi entro il settembre 2026.
Oltre alla somma destinata all’esecuzione delle opere, il Dipartimento della
Marina prevede di destinare 1.450.000 dollari all’acquisto di attrezzature e
apparecchiature C4I (comando, controllo,comunicazione, computer e intelligence)
e cibersecurity per “difendere” il nuovo arsenale di Sigonella.
Il progetto Ordnance Magazines è stato inserito all’interno
del piano di investimenti finanziario per l’anno fiscale 2024 dell’European
Deterrence Initiative (EDI), l’iniziativa di rafforzamento della presenza delle
forze armate USA in Europa avviata da Washington in accordo con i partner della
NATO a seguito dell’annessione russa della Crimea nel 2014. Si tratta di un
budget di spesa di dimensioni abnormi, oltre 3,6 miliardi di dollari, che
servirà ad accrescere il numero degli stazionamenti su base rotativa dei
reparti terrestri e aeronavali delle forze armate USA e alla realizzazione di
nuove infrastrutture militari e depositi di stoccaggio armi e munizioni. “I programmi
EDI previsti per il 2024 continueranno a rafforzare le capacità e la prontezza
delle forze USA, degli alleati NATO e dei partner regionali nel rispondere nel
modo più rapido ad ogni aggressione nell’area di intervento dell’U.S. European
Command e contro le minacce transnazionali da parte degli avversari regionali
alla sovranità territoriale degli alleati NATO”, spiega il portavoce del
Pentagono.
“Le priorità difensive per
scoraggiare gli attacchi strategici contro gli Stati Uniti d’America e i suoi
alleati e partner consentono di rafforzare gli sforzi di collaborazione e la
robusta deterrenza contro l’aggressione russa”, aggiunge Washington. “Grazie ai
prossimi finanziamenti dell’European Deterrence Initiative si potenzierà la
postura di sicurezza in Europa e la rapidità di difesa contro l’aggressione
della Russia alle nazioni NATO, saranno riempiti i siti preposizionati (con
reparti, mezzi di guerra, armi e munizioni, ndr),
così come potranno essere svolte le attività addestrative e le esercitazioni
per assecondare i cicli rotativi (…) Il budget 2024 dell’EDI continua a puntare
agli investimenti nella deterrenza integrata, nelle campagne e negli interveti
che costruiscono vantaggi duraturi”.
Per la cronaca, il progetto di
Sigonella è l’unico predisposto dal Dipartimento della Marina USA nell’ambito
del capitolo di spesa per il “potenziamento infrastrutturale” (complessivamente
si tratta di opere per 544,2 milioni di dollari). “Le risorse per rafforzare le
infrastrutture e le facility in tutto il teatro europeo forniscono ai nostri
alleati e partner e ai potenziali avversari una chiara indicazione dell’impegno
a lungo termine degli Stati Uniti d’America in Europa”, spiega il Pentagono. “L’accesso
a infrastrutture robuste in località strategiche è essenziale per il supporto delle
attività e delle operazioni. I miglioramenti pianificati assicurano il pronto
intervento e diverse attività ed eventi militari nella regione e rafforzano le
funzioni di mobilità, accoglienza, stazionamento, proiezione e integrazione
congiunta (JRSO&I)”. Nello
specifico il pacchetto finanziario sarà destinato prioritariamente al
potenziamento delle infrastrutture destinate ad ospitare equipaggiamenti, munizioni
e carburante; delle basi per le unità inviate a rotazione; dei poligoni e dei centri
addestrativi; degli scali aeroportuali; delle reti d’intelligence e dell’architettura di sorveglianza. (4)
“La missione primaria di NAS
Sigonella è quella di assicurare le attività operative consolidate e logistiche
avanzate e i centri di comando, controllo e amministrativo a supporto delle
forze armate USA e di altri paesi NATO”, si legge nella scheda inviata al
Congresso dal Dipartimento di US Navy. “Sigonella supporta i vari squadroni
aerei multi-funzioni e multi-nazionali in transito a rotazione. La facility
presente nella baia di Augusta (Siracusa) assicura il rifornimento di
carburante e viveri alle unità da guerra della VI Flotta e alle navi di
supporto logistico. Anche la stazione di telecomunicazioni (a Niscemi, ndr) e il Pachino Target Range forniscono il supporto alla flotta USA. Inoltre
NAS Sigonella è il punto di rotta per il transito di personale militare e dei
voli cargo attraverso l’Europa, l’Africa e l’Asia sud-occidentale”.
Nella grande stazione
aeronavale, sede di quasi una quarantina di comandi operativi delle forze
armate degli Stati Uniti d’America e centro nevralgico per le operazioni dei
droni-spia e killer USA e NATO, proliferano intanto i cantieri
infrastrutturali. Dopo che lo scorso anno è stato completato un maxi-hangar per
il ricovero e la manutenzione dei nuovi pattugliatori marittimi P-8A “Poseidon” di US Navy (costo 26,5 milioni di
dollari) (5), a breve saranno realizzate le vie di rullaggio e i
piazzali destinati a questi velivoli che sono impiegati quotidianamente in
operazioni di intelligence e sorveglianza della flotta russa nel Mar Nero e dei
sottomarini nucleari di Mosca in transito nel Mediterraneo. Per la
realizzazione delle nuove taxyway per i “Poseidon” sono stati stanziati
66.050.000 dollari.
Nella primavera 2024 entrerà
in funzione anche una nuova Stazione di telecomunicazioni satellitari.
“L’infrastruttura nella Naval Air Station di Sigonella, per cui è prevista una
spesa di 42 milioni di dollari, comprenderà pure una facility per le
informazioni sensibili e riservate e consentirà di effettuare comunicazioni -
vocali e di dati - più sicure e affidabili alle unità navali, sottomarine,
aeree e terrestri di US Navy”, spiega il Pentagono. Imponente anche il costo
delle apparecchiature elettroniche e dei sistemi di comando, controllo,
comunicazione ed intelligence che saranno installati nella stazione
satellitare: 57 milioni di dollari. Il nuovo centro opererà sotto il Comando
della U.S. Naval Computer and Telecommunications Station (NCTS) Sicily, che
supporta le comunicazioni critiche delle forze armate USA, NATO e delle
coalizioni alleate che operano nelle regioni sotto la responsabilità dei
comandi di US Africom, CENTCOM ed EUCOM. (6)
E’ inoltre in progettazione
la modernizzazione delle infrastrutture e dei
sistema di atterraggio nelle piste della base (il contratto di design ha
il valore di 3.610.000 dollari), mentre a metà luglio sarà bandita la gara per
realizzazione il nuovo quartier generale delle unità cinofile dei marines USA impiegate
in operazioni “anti-terrorismo” e nella ricerca e rimozione di munizioni ed
esplosivi (costo 5.900.000 dollari) (7).
Note:
(1)
https://www.secnav.navy.mil/fmc/fmb/Documents/24pres/MCON_Book.pdf
(2)
https://www.globalsecurity.org/military/ops/oplan.htm
(3)
https://govtribe.com/award/federal-contract-award/delivery-order-n6247018d4011-n6247020f5598
(4)
https://comptroller.defense.gov/Portals/45/Documents/defbudget/FY2024/FY2024_EDI_JBook.pdf
(6)
https://www.academia.edu/95984074/Sicilia_isola_delle_armi
Articolo pubblicato in Pagine Esteri il 24 aprile 2023, https://pagineesteri.it/2023/04/24/mediterraneo/sigonella-la-maxi-polveriera-di-stati-uniti-e-nato-in-sicilia/
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