Quei lacrimogeni a Niscemi
Adesso i giornalisti di
tutto il mondo vi leccheranno il culo.
Io no.
Non mi piacciono proprio le vostre teste calve o rasate,
i pizzetti alla moda,
le polo azzurre e griffate, tutte uguali.
Siete trentenni frustrati
borghesotti e fasciofichetti,
pasciuti di ideologia xenofoba-salviniana.
E state sempre dall’altra parte.
Dalla parte dei potenti e dei loro servi sciocchi.
No, io sto dall’altra parte.
Dalla parte delle ventenne e dei ventenni che sbeffeggiate
stuprandoli con le vostre onnipresenti telecamere.
E che oltraggiate con i lacrimogeni tossici
ridendo come stupidi scolaretti
che hanno lanciato un petardo contro un cane di passaggio.
Mi piace respirare la loro rabbia per ogni vita spezzata, sospesa, negata,
precaria.
Nelle vostre auto c’è invece solo il tanfo di clorobenzilide, aftershave e
sudore acido.
Mai più vi permetteremo di entrare nelle nostre scuole
per educare alla legalità contro le mafie i nostri studenti.
Voi di mafia non capite proprio un cazzo
e la lotta alla mafia non la praticherete mai.
Perché di cultura borghese-mafiosa siete fatti.
A Niscemi, ieri, eravate i ricchi.
Mentre i NO MUOS continueranno a sorridere
con i poveri del mondo.
Antonio Mazzeo
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