Emergenza Coronavirus nella base Usa che ha ospitato i piloti dell’Aeronautica italiana
Salgono a quattro i militari delle forze armate Usa che nelle
ultime ore sono risultati positivi al Coronavirus (COVID-19) nella base aerea
di Nellis (Nevada) dove si è appena conclusa l’esercitazione Red Flag a cui hanno partecipato
migliaia di uomini di Stati Uniti, Germania, Spagna e Italia. “Tutti i membri
in servizio sono stati sottoposti a controlli sanitari e posti in isolamento”,
riferisce il Comando di US Air Force.
“Uno di essi appartiene ad un’unità geograficamente seprata del 57° Wing
di stanza nella base aerea di Fairchild, Washington. Il Comando dell’Aeronautica
militare di Nellis lavora in stretto contatto con le autorità sanitarie
federali, statali e locali per assicurare il coordinamento nella prevenzione e
nelle necessarie risposte da dare. Si monitorerà costantemente la situazione e
si forniranno ulteriori informazioni appena possibile”.
L’allarme nella grande base aerea del Nevada era scattato
giovedì 19 quando i test avevano accertato il contagio da coronavirus di “uno
dei militari Nato” partecipanti a Red
Flag 20-02. “Le operazioni aeree dell’esercitazione si sono appena concluse
e il personale partecipante sta per rientrare nelle rispettive basi di
appartenenza”, aveva dichiarato il portavoce di US Air Force”. Tra essi ci sono
anche i piloti e i tecnici dell’Aeronautica italiana provenienti dalle basi di
Pisa, Grosseto, Gioia dl Colle, Amendola, Pratica di Mare e Trapani-Birgi. “Il nostro deployment operativo e
logistico in Nevada è stato portato avanti come pianificato, nonostante i
concomitanti sforzi organizzativi in campo nazionale nell’ambito delle attuali
azioni di contrasto e gestione dell’emergenza COVID-19”, aveva irresponsabilmente
dichiarato lo Stato maggiore alla vigilia delle esercitazioni negli Usa.
“Gli
assetti italiani, nelle due settimane di esercitazione, hanno realizzato
circa 200 ore di volo in un environment addestrativo
unico al mondo, implementando l’attività di integrazione di assetti
eterogenei dell’Aeronautica Militare in scenari non replicabili su territorio
nazionale”, riporta invece la nota di stamani della Difesa che non fa riferimento
alcuno all’epidemia scoppiata nella base di Nellis. “Per l’Aeronautica
Militare ha rappresentato il più importante evento addestrativo del 2020, per
la prima volta in assoluto con tre tipologie di velivoli: gli F-35 del 32°
Stormo, gli Eurofighter del 4°, 36° e del 37° Stormo ed il CAEW del 14° Stormo
di Pratica di Mare”. L’Aeronautica
non ha comunicato eventuali provvedimenti di quarantena per i reparti che rientrano
in Italia da Red Flag. Al contrario sono
state resi noti nei particolari tutti gli interventi che vedono protagonista la
forza armata nella campagna nazionale di contenimento anti-coronavirus. “Sono undici ad oggi le missioni di trasporto
effettuate per trasferire in
sicurezza pazienti da un ospedale all’altro” scrive lo Stato Maggiore. “Per
fronteggiare l’emergenza è stato creato un hub temporaneo presso
la base aerea di Cervia, dove sono sempre pronti al decollo elicotteri HH-101 ed equipaggi del 9° e del
15° Stormo, nonché team di medici ed infermieri della Forza Armata
specializzati in trasporti in alto
bio-contenimento. Sono sei i
trasporti effettuati dai velivoli C-130J della 46^ Brigata Aerea per il trasporto di
pazienti di Bergamo. In ognuno degli interventi, il velivolo, in stato di
allerta sulla base di Pisa, ha prelevato sull’aeroporto di Cervia il team di
bio-contenimento, per poi dirigersi verso l’aeroporto di Orio al Serio per l’imbarco
dei pazienti. Nelle ultime due settimane, inoltre, sono stati
effettuati altri cinque trasporti
di questo genere con gli elicotteri HH-101 del 15° Stormo, con il
supporto anche di equipaggi
del 9° Stormo di Grazzanise”. Il 19 marzo sono pure atterrati nell’aeroporto di Pratica di Mare il
velivolo KC-767 del 14° Stormo ed un C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa,
partiti entrambi all’alba da Colonia, in Germania, con un carico di circa sette tonnellate di attrezzature per l’assistenza
respiratoria ed altri apparati di supporto e materiale sanitario.
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