L’Italia compra da Israele aerei-spia per 550 milioni di dollari
ARMI. L'accordo concluso dal governo Draghi prima delle dimissioni. I due velivoli già acquistati nel 2011 sono usati per operazioni top secret in Europa orientale
Come
rifornirsi di aerei spia in Israele e indebitarsi per miliardi di euro fino
alla metà del XXI secolo. Prima di formalizzare le dimissioni, il governo
Draghi ha concluso un accordo con le industrie militari israeliane per
l’acquisto di due sofisticati aerei di pronto allarme e intelligence da
destinare alle cosiddette “missioni speciali” dell’Aeronautica militare.
Secondo il quotidiano israeliano Haaretz,
l’holding IAI - Israel Aerospace Industries ha firmato un contratto con l’Italia
per un valore di circa 550 milioni di dollari per la vendita degli aerei spia e
la fornitura dei servizi di supporto e logistica a terra per le forze aeree italiane.
L’ok
al programma era stato dato dal parlamento tra la fine del 2020 e l’inizio del
2021 (al tempo il premier era Giuseppe Conte), ma il contratto con l’industria
aerospaziale israeliana è stato sottoscritto all’inizio di marzo 2022. Nello
specifico verranno consegnati due velivoli CAEW (Conformal
Airborne Early Warning & Control System) basati sulla piattaforma del jet Gulfstream
G550 sviluppato dall’azienda statunitense Gulfstream Aerospace, appositamente modificato
e potenziato dalla israeliana Elta Systems Ltd, società del gruppo IAI.
“Gli aerei CAEW hanno funzioni
di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni, strumentali alla
supremazia aerea e al supporto alle forze di terra”, spiegano i manager israeliani.
“Radar, sensori avanzati e sistemi di raccolta di
informazioni forniscono all’operatore una piena consapevolezza della situazione
per la gestione delle battaglie aeree; la grande mole di dati raccolti ed elaborati possono
essere trasferiti in tempo reale ai vari attori coinvolti, siano essi assetti
aerei, navali o terrestri”.
Grande enfasi per le
capacità belliche dei nuovi velivoli d’intelligence made in Israel è stata espressa dal generale Alberto Rosso, a capo
dello Stato maggiore dell’Aeronautica fino all’ottobre 2021. “L’E-550 CAEW è uno straordinario sistema
multisensore, una sorta di posto di
comando volante che è in grado di offrire alle Forze di Difesa italiane un
contributo operativo decisivo per il raggiungimento della superiorità informativa”.
Le
forze aeree avevano già acquistato due Gulfstream nell’ambito del maxi-accordo
di cooperazione militare Italia-Israele del 2011 che ha previsto anche la
fornitura di un sistema satellitare all’Esercito italiano e di
caccia-addestratori di produzione Leonardo SpA all’Israel Air Force. Nel maggio
2020 il ministero della Difesa ha firmato un ulteriore contratto con ELTA
Systems per la gestione decennale dei servizi logistici e supporto per la
stazione di terra associata alla flotta degli aerei spia, con una spesa di 332
milioni di euro. L’ambizioso programma del Ministero della Difesa approvato
dalle Camere lo scorso anno, oltre alla seconda tranche di Gulfstream, include l’acquisto
di altri sei aerei della stessa tipologia in “configurazione civile”,
in attesa cioè delle “successive modifiche”. Nel 2020 l’onere finanziario
previsto dal governo per gli otto aerei-spia più servizi di manutenzione e supporto
logistico-infrastrutturale era di 1.223
milioni di euro, da spalmare sui bilanci annuali fino al lontano 2056.
I primi due aerei CAEW sono
stati assegnati al 14° Stormo dell’Aeronautica militare di
stanza a Pratica di Mare (Rm), alle dipendenze del Comando Forze di Supporto
Speciale. Secondo lo Stato maggiore, negli ultimi due anni questi velivoli
hanno effettuato 650 missioni d’intelligence. Da quando è scoppiato il
sanguinoso conflitto in Ucraina, vengono impiegati stabilmente per operazioni
top secret nello spazio aereo dell’Europa orientale e nel Mar Nero,
principalmente ai confini con il territorio ucraino, rumeno, bulgaro e moldavo.
Così come avviene con i pattugliatori “Poseidon” di Us Navy e dei droni “Global
Hawk” di US Air Force e “AGS” della NATO che decollano da Sigonella, i dati
sensibili raccolti dai CAEW Gulfstream di Pratica di Mare vengono messi a
disposizione delle forze armate di Kiev per pianificare la controffensiva
anti-russa.
Articolo pubblicato in Il Manifesto, edizione del 13 settembre 2023, https://ilmanifesto.it/litalia-compra-da-israele-aerei-spia-per-550-milioni-di-dollari?fbclid=IwAR0AzR9RCCwB2ivhjBKnFF4X0Dn9PD7g28gY5jDMpevVHm6mhdYotCURzsA
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