Gli ordini di attacco nucleare? Transitano pure dalla base siciliana di Sigonella
Saranno potenziate nella base siciliana di Sigonella le antenne e le apparecchiature che assicurano al Pentagono la trasmissione degli ordini di guerra nucleare. Nei giorni scorsi il Dipartimento dell’Aeronautica militare USA ha firmato un contratto del valore di 177 milioni di dollari circa con la società Collins Aerospace, controllata dal colosso militare industriale Raytheon Technologies, per migliorare l’efficienza e garantire la manutenzione del sistema di comunicazione strategico ad alta frequenza High Frequency Global Communications System (HFGCS). “Le attività del contractor interesseranno le apparecchiature radio di terra, le infrastrutture di rete e i sottosistemi di antenne associati che supportano le comunicazioni militari dei centri di comando e controllo strategici”, spiega l’US Air Force.
I
lavori di miglioramento della rete HFGCS saranno completati entro il 30 agosto
2028 e interesseranno le 14 installazioni militari che ne fanno parte in
territorio USA e all’estero: la base aerea di Andrews, Maryland; RAF Croughton,
Inghilterra; Diego Garcia nell’Oceano Indiano; la Joint Base
Elmendorf-Richardson, Alaska; Barrigada e Finegayan, Guam; Lualualei e Wahiawa,
isole Hawaii; Lajes, Portogallo; Offutt, Nebraska; Isabella e Salinas, Porto
Rico; Yokota, Giappone; la stazione aeronavale (NAS) di Sigonella, Sicilia. In quest’ultima base la stazione terrestre
del Global HF System è in funzione
perlomeno dal maggio 2001.
L’High
Frequency Global Communication System è il sistema di stazioni terrestri per le
telecomunicazioni in alta frequenza dell’Aeronautica militare e di altri utenti
“autorizzati” del Dipartimento della difesa; assicura inoltre al
Comando aereo strategico USA il controllo su tutti i velivoli e le navi da
guerra che operano in ogni angolo del pianeta. “L’HFGCS
supporta tutta una serie di missioni che includono pure le comunicazioni vocali
e dei dati da/per il Presidente degli Stati Uniti e gli altri leader militari e
di governo quando essi si trovano in volo”, spiegano i manuali militari. Tutti i siti di ricezione e
trasmissione dell’HFGCS sono controllati a distanza dalle basi aeree
strategiche di “Andrews” (alle porte di Washington) e “Grand Forks” nel Nord
Dakota.
“La missione
principale dell’High Frequency Global Communication System supporta i lanci
spaziali, le operazioni e le comunicazioni a lungo raggio delle unità navali, dei
pattugliatori marittimi e delle forze
terrestri”, aggiunge l’US Air Force. “Inoltre opera da centro di comando e
controllo primario dei velivoli da trasporto dell’Air Mobility Command e degli
aerei cisterna per il rifornimento in volo. Gli altri enti che utilizzano il
sistema sono l’Agenzia di comunicazioni della Casa Bianca, l’US Navy High
Command Network e le agenzie governative USA”.
Fondamentale
il ruolo del sistema HFGCS nelle trasmissioni dei piani e degli ordini di
guerra, specie di quella nucleare. “Il sistema globale ad alta frequenza supporta
le richieste operative quotidiane della Casa Bianca, dello staff dei Capi
di stato Maggiore delle forze armate, dell’US
Strategic Command, del Nuclear Command, Control & Communications (NC3) e di
tutte le forze aeree militari combattenti”, spiega ancora l’US Air Force. “La
rete HFGCS è a servizio delle operazioni
di emergenza all’estero, assicurando trasmissioni terrestre e aeree sicure,
robuste e fisicamente diverse, fornendo inoltre servizi di informazione tra
località operative fisse e ridislocate”.
Grazie
all’High Frequency Global Communication System possono essere trasmessi ai
gruppi di volo dell’Aeronautica gli ordini criptati emanati secondo l’OPLAN
8010-12, il Piano operativo di deterrenza
strategica che dal 2012 contempla le opzioni di attacco nucleare su “grande
scala” o “limitati”. Le stazioni terrestri dell’HFGCS trasmettono i cosiddetti “EAM” (messaggi di azione di emergenza) e altri
tipi di messaggi di rilevanza strategica. “Si tratta di una lettura, a
voce, di diverse lettere in alfabeto fonetico NATO ed è rivolto alle singole
unità, appartenenti alle forze aeree e navali, con capacità di attacco in
possibili scenari di guerra nucleare”, spiega il blog specializzato in sistemi
di comunicazione radio, universeradio.org.
“La rete HF-GCS, è operativa di continuo, non solo in caso di scenari di guerra
e i motivi sono molteplici. La comunicazione tempestiva in caso di guerra è
fondamentale, per cui, anche in tempo di pace, si eseguono continui esercizi di
addestramento, si tengono poi occupate le frequenze in modo che nessuno possa
utilizzarle, in più, si tratta di una continua dimostrazione della forza e
della prontezza delle forze armate USA, che agisce da deterrente per le fazioni
ostili”.
Tra gli “EAM” ci sono in particolare i
cosiddetti “Skyking” o “Foxtrot
Broadcast”, messaggi sensibili
che hanno priorità assoluta e che richiedono un’attenzione immediata da parte
degli utenti/riceventi (codici di attacco nucleare in primis). “Non di rado, uno Skyking interrompe la lettura di un
EAM ed è rivolto, collettivamente, ad ogni aereo o base missilistica che
rientra nel piano di attacco per un eventuale conflitto nucleare”, aggiunge universeradio.org. “Questo piano
prevede che vengano dispiegati diversi bombardieri, missili balistici e navi
per colpire determinati obiettivi”.
A
partire dalla fine del 2018 le quattordici stazioni terrestri dell’High
Frequency Global Communications System (HFGCS), compresa Sigonella,
sono state al centro di un altro importate programma di investimenti del
Dipartimento della Difesa. Oltre 75 milioni di dollari sono stati spesi per acquistare e installare nuove
apparecchiature radio per le comunicazioni in alta frequenza e più potenti
antenne di trasmissione e ricezione. “Per fornire un sistema più sicuro e assicurare
maggiori capacità operative potenziati sono stati installati ulteriori centri
radio per consolidare l’HFGCS con le operazioni di US Navy”, spiega il
Pentagono. “Con quest’ultimo progetto si potenzia l’efficienza del sistema radio
e dei centri di controllo delle missioni, assicurando contestualmente l’interoperabilità
e la compatibilità del sistema ad alta frequenza con il Global Information Grid (GIG), la rete di
trasmissione e processamento delle informazioni gestita dal Pentagono e dal Defense Information System Network
(DISN)”.
Commenti
Posta un commento