Il made in Italy eccelle in Perù con gli aerei e le navi da guerra
Nuovi
affari in America latina per il complesso militare industriale italiano. Il ministero
della Difesa del Perù ha firmato con Alenia Aermacchi (gruppo
Finmeccanica) un contratto del valore di 100 milioni di euro circa per la fornitura
di due aerei da trasporto tattico C-27J “Spartan”. Con questo contratto sale a
quattro il numero complessivo degli “Spartan” ordinati dall’Aeronautica
militare peruviana: nel dicembre 2013 era già stata commissionata ad Alenia
Aermacchi la produzione di due aerei C-27J, con relativo supporto logistico integrato, addestramento piloti,
assistenza tecnica e non meglio specificati “equipaggiamenti speciali”. I
primi due “Spartan” saranno consegnati entro qualche mese alla Fuerza Aerea del
Perù, mentre quelli relativi al secondo ordine, tra il 2016
e il 2017. Il Perù sarebbe intenzionato però ad acquistare complessivamente 10-12
“Spartan” per sostituire progressivamente gli Antonov AN-32 di costruzione
russa.
I
velivoli made in Italy saranno
gestiti dal Grupo Aéreo nº 8
con base a Callao, sulla costa centrale del Perù e saranno
utilizzati per il trasporto truppe e mezzi di guerra, il lancio di
paracadutisti, il rifornimento logistico e secondariamente, per interventi di ricerca
e soccorso, protezione civile ed evacuazione sanitaria. “Il C-27J Spartan è stato scelto grazie alla capacità
di operare in modo sicuro ed efficiente e a costi competitivi in tutti gli
scenari operativi del Paese dell’America Latina, incluse attività su piste
non preparate delle Ande e dei numerosi aeroporti locali”, ha affermato
l’amministratore delegato di Alenia Aeronautica, Giuseppe
Giordo. “Il
processo di selezione da parte del ministero della Difesa del Perù è durato
circa tre anni. Alenia Aermacchi aprirà un ufficio di collegamento a Lima, con
funzioni logistiche e di rappresentanza commerciale in considerazione della
consistenza del programma peruviano, che apre interessanti scenari di mercato
in tutta l’America Latina”.
Lo “Spartan” può imbarcare sino a 11 tonnellate di carico (compresi 60 militari o 46
paracadutisti), ha una velocità di crociera di 583 Km/h e un raggio d’azione
compreso tra i 4.260 e i 5.926 Km, a secondo del carico trasportato. Oltre che dal Perù, il C-27J Spartan è già stato
ordinato dalle forze aeree di Italia, Grecia, Bulgaria, Lituania, Romania,
Marocco e Slovacchia, nonché dagli Stati Uniti, dal Messico, dall’Australia e
dal Ciad, per un totale di 80 velivoli.
La vendita dei velivoli di Finmeccanica al Perù
rientra nel quadro della collaborazione in campo militare avviata tra Italia e
Perù nel 2002 e suggellata otto anni dopo dalla firma di un Memorandum di Cooperazione nel campo della
Difesa e Sicurezza e dei Materiali per la Difesa. L’8 maggio 2014, la ministra
della Difesa Roberta Pinotti, il Capo di Stato Maggiore, amm. Luigi Binelli
Mantelli e il Segretario generale della Difesa, gen. Enzo Stefanini hanno
incontrato a Roma il ministro della Difesa peruviano Pedro Cateriano Bellido. “Nel
clima di grande cordialità che è alla base dei rapporti tra i due Paesi (i cui
Ministri si sono incontrati per la terza volta nel giro di un anno) è stato
confermato l’interesse a consolidare ogni iniziativa di formazione e
addestramento del personale militare peruviano negli Enti e Istituti italiani”,
riporta la nota emessa dal Ministero. “Il Ministro Pinotti, recependo l’intenzione
del Perù di avvicinarsi all’Alleanza euro-atlantica, ha assicurato il pieno
supporto italiano. In tale ottica, oltre ad attività addestrative e di
formazione congiunta, è stato evidenziato come l’affiancamento di contingenti
peruviani alle unità italiane favorirebbe la conoscenze delle modalità
operative della Nato e dell’Unione europea”. A
conclusione del vertice, il ministro peruviano si è recato in visita presso gli
stabilimenti di Alenia Aermacchi di Caselle Sud, dove vengono assemblati gli
“Spartan”.
Nel maggio 2013, lo stesso Cateriano Bellido era stato
ospite dell’allora ministro della Difesa Mario Mauro, per approfondire le
modalità di un ulteriore rafforzamento della cooperazione tra le forze armate
dei due Paesi e verificare la possibile acquisizione da parte del
Perù di sistemi di difesa aerea di produzione italiana. Ai colloqui partecipò
pure una
delegazione dell’Aeronautica militare peruviana, guidata dal Capo
di Stato Maggiore, gen. Jaime Marin Figueroa Olivos, che successivamente
di recò in visita presso il Centro Sperimentale di Volo di Pratica di Mare (Roma)
e presso il 2° Stormo di Rivolto (Udine). Alla fine dell’ottobre 2013, fu il
ministro Mauro a recarsi a Lima per incontrare il Presidente della Repubblica Ollanta
Humala Tasso e le maggiori autorità politico-militari locali. “Il governo
italiano ha sottolineato la disponibilità a consolidare le
iniziative nel settore della formazione delle Forze Armate peruviane”, dichiarò
Mauro a conclusione dei colloqui. “In particolare, sono già stare avviate
diverse iniziative, come ad esempio l’addestramento dei piloti peruviani da
parte dell’Aeronautica Militare mentre sarà incrementata la collaborazione tra
le Marine dei due Paesi, attraverso soluzioni tecnologiche adeguate - incluso l’addestramento
degli operatori - che possano consentire l’estensione della rete Trans Regionale Maritime Network (T-RMN)
nell’area peruviana, a beneficio della sicurezza marittima”. Una ventina
di giorni dopo, il personale del cacciatorpediniere “Francesco Mimbelli”,
ormeggiato presso la Stazione navale di Taranto, accoglieva una delegazione
della Marina da Guerra del Perù.
“Durante la visita, i militari peruviani hanno avuto modo di manifestare
notevole interesse nei confronti dell’unità navale per le spiccate capacità
multiruolo emerse negli scenari caratterizzati da minaccia tridimensionale e
per la versatilità d’impiego che ne consente un proficuo e prolungato utilizzo
in differenti contesti caratterizzati da minacce asimmetriche”, riportò il
Comando della Marina italiana. Le trattative tra il governo peruviano e
Fincantieri per l’acquisizione del cacciatorpediniere sono ancora in corso.
Il Perù vanta consolidati rapporti con l’industria bellica
italiana. Negli anni ‘80 furono acquistati diversi addestratori Aermacchi
MB.339; negli anni ‘90 fu la volta di quattro fregate della classe “Lupo”
prodotte da Fincantieri, a cui si sono aggiunte tra il 2005 e il 2006 altre
quattro fregate della stessa classe già appartenute alla Marina militare
italiana e ribattezzate come “Aguirre”. Nell’aprile 2010, l’azienda italiana Selex Sistemi Integrati, anch’essa del gruppo Finmeccanica, si è
aggiudicata un contratto con la Marina del Perù per la fornitura di due radar
di scoperta multifunzionali 3D KRONOS NV da installare a bordo delle fregate
“Aguirre”. I nuovi radar navali sono stati progettati per essere impiegati sia
per operazioni in alto mare, sia in scenari più complessi, come quello costiero,
inclusi gli ambienti caratterizzati da forti contromisure elettroniche. “I sensori
supportano ruoli operativi sempre più impegnativi grazie alla capacità di
passare dalla funzione di rilevamento, a quella di monitoraggio e
identificazione dei bersagli in tempi brevissimi”, affermano i progettisti di
Selex-Finmeccanica. “L’elevata agilità di frequenza in banda larga de KRONS NV garantisce
eccellenti contro-contro misure elettroniche e la bassa potenza di picco rende
trascurabile la possibilità di essere intercettato”. E così, ancora una volta,
il Sistema Italia va alla guerra…
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