Allarme tubercolosi tra il personale Usa di Sigonella


Allarme tubercolosi tra il personale Usa di Sigonella

di Antonio Mazzeo

Allarme a Sigonella per un caso sospetto di tubercolosi in un giovane studente, figlio di un dipendente delle forze armate statunitensi che operano nella stazione aeronavale siciliana. Il 3 febbraio scorso lo staff medico di US Navy ha ordinato l’isolamento di un allievo frequentante la Sigonella Middle High School. Secondo quanto dichiarato dal portavoce della base Usa, il luogotenente Paul Newell, i medici della Marina sono in attesa dei risultati dei test effettuati sul paziente per confermare la diagnosi di tubercolosi, “ma stanno procedendo comunque con i protocolli sanitari previsti per la malattia”.

In una nota postata sulla pagina ufficiale Facebook di Nas Sigonella, il comandante della base Christopher J. Dennis e il responsabile dell’ospedale navale J.A. Lamberton, scrivono che “l’isolamento e altre azioni preventive sono stati ordinati immediatamente in coordinamento con le specifiche autorità pubbliche Usa e italiane, per assicurare la salute e la sicurezza di tutti gli studenti e dello staff della nostra scuola media superiore e di tutta la comunità che vive e opera a Sigonella”.

“La tubercolosi è causata da un batterio e si diffonde per via aerea”, prosegue la nota di US Navy. “E’ comune nelle nazioni in via di sviluppo ed è rara, ma non insolita, in Europa occidentale, dove è spesso associata alla popolazione migrante. L’Organizzazione mondiale della sanità ha registrato 0,5 nuovi casi di tubercolosi ogni 100.000 abitanti in Italia nel 2013”.

“La potenziale esposizione alla tubercolosi non significa però che causi automaticamente l’infezione”, aggiungono gli alti ufficiali di US Navy. “I sintomi della tubercolosi in forma attiva includono insonnia, affaticamento, tosse persistente e perdita di peso. Poiché ci troviamo in mezzo alla stagione invernale e influenzale, molti di noi potrebbero avvertire alcuni di questi sintomi. La loro presenza non significa pertanto che abbiamo contratto la tubercolosi, ma che siamo in presenza solo di una malattia da raffreddamento”. Nell’invitare i dipendenti di Sigonella a mantenere la calma, il Comando di US Navy suggerisce di rivolgersi ai medici del pronto soccorso nel caso di sintomi “sospetti”.

Quello di Sigonella è il secondo caso di tubercolosi che viene registrato questa settimana nelle scuole gestite dal Dipartimento della difesa Usa (DODDS) in Europa. Il comando medico di US Army ha reso noto che un impiegato del DODDS di Wiesbaden, Germania, programmatore informatico, è stato trasferito all’estero per intraprendere un ciclo di cure contro la malattia. “Anche in questo caso non abbiamo ancora la conferma che si tratti realmente di tubercolosi, ma comunque non c’è ragione di credere che gli eventi registrati a Wiesbaden e Sigonella siano relazionati”, ha affermato Bob Purtiman, portavoce di DODDS-Europe.

Il rischio tubercolosi a Sigonella non è comunque una novità. Il 25 agosto 2013, il Comando della base siciliana aveva segnalato pubblicamente che nel precedente mese di giugno un altro studente della scuola media superiore della base Usa era risultato positivo al test di esposizione alla tubercolosi e che nei suoi confronti era stato avviato il trattamento di cura. Allora, il personale docente e gli studenti di Sigonella frequentanti l’anno scolastico 2012-13 e tutte le persone entrate in contatto con lo studente infermo furono invitati a recarsi al presidio ospedaliero per svolgere una serie di test sulla tubercolosi.

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