Soldi di M5S alle scuole italiane con il beneplacito della ministra Azzolina
Una sottosegretaria di Stato all’Istruzione
(poi ministra) che cofinanzia con denari suoi, promuove e sostiene in prima
persona l’ingombrante concorso a premi della forza politica in cui milita,
destinato a tutte le scuole pubbliche d’Italia. Lei è l’on. Lucia Azzolina,
parlamentare del Movimento 5 Stelle, docente di scuola secondaria e dirigente
in pectore, sottosegretaria dall’avvio dell’anno scolastico 2019-20 con il
governo Conte bis, infine promossa alla guida del Ministero lo scorso 10
gennaio. Il concorso pentastellato è Facciamo
EcoScuola, conclusosi qualche giorno fa con la votazione-scelta sull’immancabile
piattaforma Rousseau di un centinaio di progetti “ambientali” presentati a M5S
dai presidi delle istituzioni scolastiche. In palio complessivamente tre
milioni di euro provenienti dai “tagli” agli stipendi dei parlamentari e dei
consiglieri regionali del partito di governo, on. Azzolina compresa. Una macchina organizzativa
invasiva ed invadente quella di Facciamo EcoScuola
capace di seminare e raccogliere capillarmente consensi in tutto il Paese.
Secondo i promotori, sarebbero state diverse centinaia le scuole che avrebbero
chiesto un contributo sino a 20.000 euro per supportare piani di messa in sicurezza
di aule e palestre, installazione di impianti fotovoltaici, mobilità
sostenibile, percorsi formativi, ecc.. Attività che sarebbe stato legittimo e doveroso
che fossero definite, promosse e finanziate dal MIUR e dal governo, ma che
invece hanno visto scendere prepotentemente in campo e bypassando le
istituzioni, leader e militanti M5S, onorevole-sottosegretaria-ministra
Azzolina in testa.
19 agosto 2019. Sul proprio
profilo facebook, l’ancora membra della Commissione Cultura della Camera dei
deputati, on. Lucia Azzolina, pubblica un post che annuncia il lancio del
concorso a premi M5S. “Dopo il grande
successo dell’edizione 2018, nata da una proposta dei portavoce regionali del
Movimento 5 Stelle, i portavoce nazionali sono felici di annunciare che le
restituzioni volontarie dei propri stipendi saranno destinate ancora una volta
alle scuole statali del Paese”, scriveva la deputata. “Le somme accantonate per
l’iniziativa ammontano complessivamente a ben 3 milioni di euro, provenienti
dalla rinuncia di parte delle indennità e rimborsi previsti per tutti i
parlamentari. A differenza della scorsa edizione, all’iniziativa Facciamo EcoScuola, possono partecipare
le scuole pubbliche primarie e secondarie di primo e secondo grado situate in
tutte le Regioni italiane, nei limiti delle risorse messe a disposizione”. In
coda al post un grafico con gli stanziamenti previsti per il Piemonte e la Sicilia,
rispettivamente 168.000 e 300.000 euro. Perché solo questi due montepremi? Forse
perché in Piemonte, collegio uninominale Verbania-Novara-Vercelli-Biella, l’on.
Azzolina è stata eletta; in Sicilia, a Siracusa, l’odierna ministra c’è invece nata,
mentre a Catania si è laureata.
Il 16 ottobre 2019, la neosottosegretaria rilancia Facciamo EcoScuola con un tweet. “Nasce oggi una nuova iniziativa
nazionale, finanziata con 3 milioni di euro di restituzioni dei portavoce del Movimento5Stelle
di Camera e Senato per portare la sostenibilità in classe”, spiegava Azzolina.
In bella mostra il link al bando e l’annuncio che il termine di presentazione
delle proposte da parte delle scuole “è stato prorogato al 29 febbraio 2020” (il
26 gennaio si sarebbe votato per il rinnovo dei consigli regionali di Calabria
ed Emilia Romagna, mentre per altre sette regioni le elezioni erano state
fissate in primavera, ma il Covid-19 ha rimandato tutto all’autunno). “Gianroberto
Casaleggio diceva Una persona può credere alle parole, ma crederà
sempre agli esempi; ed è proprio
con i buoni esempi che in questi dieci anni il Movimento 5 Stelle è riuscito a
fare la differenza e a modificare radicalmente le istituzioni e il
Paese”, riporta il testo-presentazione di Facciamo
EcoScuola. “Con questa iniziativa investiamo
su un tema che alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi sta molto a cuore:
l’ambiente e la salvaguardia del Pianeta (…) Saranno gli iscritti alla
piattaforma Rousseau, poi, a votare il progetto che preferiscono nella loro
regione di appartenenza. A quelli più votati andrà un contributo di
10.000 o 20.000 euro, in base alla tipologia di intervento. Nelle prossime
settimane verrà presentata l’iniziativa nei territori, per continuare a
piantare il seme del buon esempio e coltivare insieme ai nostri giovani la
speranza di un futuro migliore. Sei
interessato? Parlane con il dirigente scolastico della tua scuola e insieme
pensate a come migliorarla…”.
Repetita
iuvant e il 20 novembre la sottosegretaria all’Istruzione pubblica un secondo
post promozionale ancora sul suo profilo facebook. “Il Movimento 5 stelle investe su un tema che ci sta
molto a cuore e che è caro alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi: l’ambiente
e la salvaguardia del Pianeta”, scrive Lucia Azzolina. “Ci sono 3 milioni a disposizione, che vengono dai
soldi restituiti dai nostri parlamentari. Soldi che stiamo utilizzando anche
per l’Istruzione. Le scuole potranno inviare
il loro progetto per la messa in sicurezza dei locali scolastici, la promozione
della mobilità sostenibile, l’educazione ambientale, la rigenerazione degli
spazi, l’organizzazione di giornate per la sostenibilità”. In coda, “per tutti
i dettagli”, il link a ilblogdellestelle.it, sito ufficiale del partito di
governo.
Il 14
dicembre 2019, il gruppo M5S di Biella annuncia la presenza della sottosegretaria
al banchetto di presentazione di EcoScuola
in un noto centro commerciale cittadino. “Nel rispetto delle
disposizioni normative vigenti in materia, nessuna scuola sarà chiamata a
partecipare ad eventi di natura politica, né saranno richieste forme di
pubblicizzazione dell’iniziativa di alcun genere da parte delle stesse”, ci
tengono a precisare gli organizzatori. Lucia Azzolina a Biella c’è di casa: è
nell’Istituto superiore “Quintino Sella” del centro piemontese che la ministra è
passata di ruolo come insegnante ed è ancora al “Sella” che è stata promossa
nello staff di dirigenza. Quarantacinque giorni dopo la sortita pro-EcoScuola,
la sottosegretaria assumerà l’incarico di ministra dell’Istruzione.
Va detto che non esistono altri suoi
contributi promozionali del finanziamento a pioggia di scuole e istituti con
logo M5S, ma è pur tuttavia certo che Lucia Azzolina non è mai intervenuta pubblicamente
le innumerevoli volte che i dirigenti scolastici hanno violato le “normative
vigenti in materia” pubblicando sui siti internet dei propri istituti i bandi e
gli inviti alla partecipazione con espliciti riferimenti al Movimento 5 Stelle
e ai suoi parlamentari di riferimento locali. In certi casi le finalità meramente
elettoralistiche del progetto sono state così evidenti da creare più di un mal
di pancia all’interno degli organi collegiali. Ci sono state scuole che hanno
pubblicato in home anche le lettere
di invito a partecipare - su carta intesta della Camera dei Deputati – sottoscritte
dai deputati M5S (in Sardegna Emanuela Corda e Alberto Manca, in Campania
Cosimo Adelizzi). In Calabria, prossime le elezioni regionali, con ampia
copertura dei media locali Facciamo Ecoscuola
è stato presentato ai docenti e agli studenti in assemblea grazie al tour dell’on.
Elisa Scutellà. Nessuna censura dal MIUR neanche per quei dirigenti che si sono
iscritti alla piattaforma Rousseau o hanno invitato docenti, studenti e genitori
a farlo in vista del voto-premio. Ergo, migliaia di scuole in fila col cappello
in mano a chiedere a M5S i fondi per risanare gli edifici, complice anche il bonus di dubbia legittimità previsto per
gli estensori dei progetti vincenti (docenti referenti o consulenti esterni):
sino al 10% dell’ammontare complessivo della donazione richiesta.
L’improvvisa chiusura delle scuole per la pandemia da
Covid-19 ha presumibilmente impedito una maggiore spettacolarizzazione di Facciamo EcoScuola, ma sono comunque sconfortati
i consensi conseguiti un po’ ovunque e i silenzi-assensi di quasi tutte le
forze politiche, sociali e sindacali e delle stesse associazioni ambientaliste
che trovano sempre più difficoltà a vedere valorizzato il loro impegno
formativo all’interno delle scuole. Fuori dal coro c’è però un parlamentare pentastellato,
l’on. Gianluca Vacca, già sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività
culturali del governo Conte Lega-M5S. “Pur comprendendo le ragioni e le
finalità di EcoScuola (dare risorse
alle scuole per progetti virtuosi), ricordo come il Movimento 5 Stelle in
passato abbia sempre contestato iniziative di partito sulle, e nelle, scuole”,
ha dichiarato Vacca qualche settimana fa. “Purtroppo questa iniziativa, benché
lodevole nelle intenzioni, crea un precedente che in tutta onestà non mi sento
di condividere. I partiti e le forze politiche dovrebbero restare fuori dalle
scuole. L’abbiamo sempre detto e mi auguro che il Movimento continui a
ribadirlo con forza anche in futuro. Sarebbe stato sufficiente versare le nostre
restituzioni nel fondo per l’edilizia scolastica, così come abbiamo sempre
fatto per il microcredito alle aziende. Io questa
roba l’ho avversata quando ero capogruppo in Commissione cultura, con forza. Soprattutto
per due motivi: da forza di governo avremmo dovuto mettere direttamente molti
più soldi su scuola e istruzione come abbiamo chiesto con insistenza nelle
ultime due leggi di bilancio, senza destinare solo le nostre spontanee donazioni; e poi perché iniziative di
partito nella scuola non mi hanno mai – mai - mai entusiasmato. Giusto per
chiarezza, anche se la Mia voce rimase inascoltata da Comunicazione e direttivo”.
A futura memoria.
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