Si formano in Italia i funzionari marittimi dell’Ucraina in vista del suo ingresso nella UE e nella NATO
La Guardia Costiera italiana addestrerà a Genova e Messina il personale
dell’Amministrazione marittima dell’Ucraina, in collaborazione con un Istituto
Tecnico Superiore della Liguria.
Lo ha reso noto il 4 novembre l’Ufficio
comunicazione del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, dopo
la visita ufficiale in Italia di una delegazione dell’organo istituzionale
marittimo di Kiev.
I
funzionari ucraini sono stati ospiti dal 28 al 31 ottobre del Centro di formazione sicurezza della navigazione e
trasporto marittimo “C.A. A. De Rubertis” di Genova, istituto specialistico del
Corpo delle Capitanerie di porto preposto alla preparazione degli ufficiali e dei
sottufficiali operanti nel campo della security marittima e portuale.
La
presenza in Italia dei funzionari dell’Amministrazione ucraina ha segnato
l’avvio del progetto di “cooperazione” bilaterale finanziato dall’Unione
Europea e denominato Institutional Support to the State Service for
Maritime, Inland Waterway Transport and Shipping of Ukraine in the Implementation of the EU Acquis,
Norms and Standards on Maritime Safety. Si
tratta di un’iniziativa finalizzata a fornire supporto all’Ucraina
nell’adeguamento delle proprie norme nazionali agli standard europei ed
internazionali nel settore del trasporto marittimo.
“La
visita, alla quale ha partecipato il Capo dell’Amministrazione Marittima
ucraina Yevhenii Ihnatenko insieme ad altri cinque funzionari, ha formalmente
dato avvio ai lavori del twinning, con la sottoscrizione del work-plan per
i prossimi 12 mesi ed è stata l’occasione per una conoscenza diretta del
personale coinvolto”, spiega il portavoce del Comando generale del Corpo delle
Capitanerie di Porto. “Il cosiddetto twinning, o gemellaggio,
già impiegato in passato in altri contesti come quello turco, è un tool unionale
attraverso il quale uno Stato Membro impegna expertise e
risorse a favore di un paese amico,
possibile candidato ad entrare in Europa”.
Il
progetto di formazione del personale ucraino, finanziato dall’Unione europea
con 1.500.000 euro, è stato proposto dalla Guardia Costiera in partenariato con
la Fondazione Accademia della Marina Mercantile di Genova e avrà una durata di 24
mesi. Le attività vedranno impegnati i centri di formazione delle Capitanerie
di Porto di Genova e di Messina oltre ad esperti della Guardia Costiera
provenienti da tutta la Penisola e fornirà formazione ai funzionari ed
operatori ucraini nelle materie della sicurezza della navigazione, della
ricerca e soccorso e monitoraggio del traffico, delle attività di controllo
dello stato di approdo e di bandiera.
“Obiettivo centrale del
programma è quello di assicurare l’implementazione degli obblighi
internazionali dell’Ucraina nel settore del controllo dei porti e delle aree
costiere, della formazione e dell’istruzione in campo navale, della protezione
delle vite in mare”, si legge nel bando di gara predisposto dall’Unione europea.
“Nello specifico si punterà a rafforzare le capacità della prima istituzione
beneficiaria del progetto, l’Amministrazione dei servizi per il trasporto
marittimo nelle acque dell’Ucraina (Shipping
Administration), nello svolgimento delle attività di supervisione e
controllo sulla sicurezza della navigazione; formazione e addestramento del
personale marittimo (…) per garantire un adeguato livello di protezione della
vita umana nelle acque del Bar Nero e del Mare di Azov nella ricerca e
salvataggio nell’area marittima dell’Ucraina”.
La Shipping Administration è l’organo sotto il diretto controllo del
Consiglio dei ministri della Repubblica di Ucraina preposto all’implementazione
delle politiche statali nel settore del trasporto e della navigazione marittima.
Tra le sue principali funzioni ci sono anche quelle di avviare le indagini sulle
cause di eventuali incidenti occorsi a unità navali in mare; la verifica del
rispetto delle richieste legislative internazionali sulla navigazione
mercantile; la gestione della sicurezza delle infrastrutture portuali e della
navigazione; la prevenzione dell’inquinamento ambientale da parte delle unità
navali; l’organizzazione e il controllo delle operazioni di ricerca e soccorso
delle persone in pericolo in mare.
La comunicazione ufficiale dell’avvio del progetto
di cooperazione con l’Italia è stata data il 9 settembre 2024 da The Center
for Adaptation of the Civil Service to the Standards of the European Union, il Centro istituito dal Consiglio dei ministri del
governo ucraino il 14 aprile 2004 per coordinare i programmi di partnership
co-finanziati dall’Unione europea e dai singoli paesi membri.
“L’esecuzione
di questo progetto consentirà all’Ucraina di rafforzare la sua posizione internazionale”,
spiega l’istituzione governativa. “L’armonizzazione della legislazione con gli
standard UE rafforzerà l’interazione con i partner europei e creerà condizioni
favorevoli per lo sviluppo del commercio internazionale attraverso i porti
ucraini. In particolare, l’introduzione di più alti livelli di sicurezza
renderà i porti ucraini più attrattivi per le compagnie internazionali di
navigazione”.
“In aggiunta,
il progetto contribuirà ad innalzare il livello della formazione educativa nel
settore marittimo in Ucraina, in modo da preparare meglio le nuove generazioni
alle professioni marittime per lavorare sia in Ucraina che all’estero, rispondendo
alle più alte richieste internazionali”, aggiunge The Center for Adaptation of the Civil
Service to the Standards of the European Union. “La cooperazione con
l’Unione europea è un’opportunità senza precedenti per il nostro paese per
sviluppare la sua industria navale, rendendola più sicura e più competitiva sul
palcoscenico globale”.
Ma non
c’è solo l’aspirazione a entrare a far parte dell’Unione europea da parte del
Centro per la gestione dei programmi di cooperazione di Kiev. Esso è infatti direttamente
coinvolto nell’implementazione degli obiettivi e delle attività nel campo delle
politiche di integrazione Euro-Atlantiche. “Tra le nostre finalità c’è quella
di rafforzare le capacità istituzionali delle autorità governative nella
cooperazione con la NATO e per accrescere il livello di competenza
professionale dei funzionari civili e governativi nello sviluppo di programmi
di formazione e nella preparazione di proposte per i programmi annuali
nazionali sotto gli auspici della Commissione NATO-Ucraina e della Strategia di
Comunicazione sull’integrazione Euro-Atlantica fino al 2025”, dichiarano i
funzionari del Center for Adaptation of the Civil Service to the Standards of
the European Union. “Allo stesso tempo, il Centro coordina il
Programma NATO-Ucraina per lo sviluppo professionale e la formazione per gli
specialisti civili nelle strutture di sicurezza e difesa, così come nella
realizzazione delle riforme chiave”.
Il programma di formazione del personale dell’Amministrazione marittima dell’Ucraina che ha preso il via a Genova e Messina rappresenta un ulteriore pericoloso passo in avanti del processo di aziendalizzazione e militarizzazione delle istituzioni scolastiche ed educative italiane.mia della Marina Mercantile (A.I.M.M.) di Genova, un Istituto Tecnico Superiore (I.T.S) indirizzato all’alta formazione nel settore marittimo degli allievi ufficiali “per condurli all’acquisizione di uno specifico diploma post-secondario (tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci)”.
L'Accademia
è nata nel 2005 come Polo Formativo IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica
Superiore) della Regione Liguria, su iniziativa della Provincia di Genova, dell’Istituto
Tecnico dei trasporti e logistica “Nautico San Giorgio” e di Confitarma, “con
il forte sostegno del Comando Generale delle Capitanerie di Porto”, come si
legge nella scheda di presentazione della Fondazione.
“L’Accademia
della Marina Mercantile, con un carattere pubblico e nazionale, è una Fondazione a maggioranza
pubblica, ma di diritto privato per ampliarne la partecipazione e assicurarne
l’efficienza gestionale”, si aggiunge. “L’istituzione rilascia titoli del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito dell’Istruzione
terziaria non universitaria, realizzando le proprie attività attraverso finanziamenti pubblici e privati e senza
finalità lucrative. L’Accademia
sviluppa inoltre altre attività, a favore delle imprese del cluster marittimo,
sia nel campo della formazione, della progettazione, degli studi e delle
ricerche”.
Con un
capitale sociale iniziale di 286.881 euro, per il 51% versato dalla Provincia
di Genova, la Fondazione annovera tra i suoi soci la Città Metropolitana di Genova; Confitarma; AssArmatori;
l’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale; l’Istituto Tecnico
dei Trasporti e della Logistica “Nautico San Giorgio”; RINA S.p.A.; Fincantieri
S.p.A,; l’Associazione Agenti Raccomandatari – Mediatori Marittimi – Agenti
Aerei; l’Associazione Industriali Provincia di Genova; FIT (Federazione Italiana Trasporti) CISL; l’Università degli
Studi di Genova; il CFLI – Consorzio Formazione Logistica Intermodale; Federpesca;
UCINA – Unione Cantieri Industrie Nautiche e Affini; CFP – Consorzio Formazione
Polcevera; il Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati della Provincia
di Genova.
Partner della Fonazione anche l’Opera Diocesana
Madonna dei Bambini “Villaggio del Ragazzo” e la Fondazione CIF Formazione
con sede a Chiavari e Genova, ente di formazione professionale accreditato
dalla Regione Liguria.
Articolo pubblicato in Stampalibera.it
il 6 novembre 2024, https://www.stampalibera.it/2024/11/06/si-formano-anche-a-messina-i-funzionari-marittimi-dellucraina-in-vista-del-suo-ingresso-nella-ue-e-nella-nato/
Commenti
Posta un commento