L’Italia va alla guerra: Fincantieri addestrerà forze navali del Qatar
La holding italiana Fincantieri SpA arma e addestrerà le forze navali militari dell’Emiro del Qatar. Il colosso della cantieristica nazionale e BQ Solutions, società qatariota preposta ad assicurare il supporto strategico alle forze militari e di sicurezza del Paese, hanno firmato un Memorandum d’Intesa con l’obiettivo di sviluppare programmi di istruzione e addestramento, creati sotto la guida italiana, per le Forze Navali del Qatar.
A
firmare l’accordo il responsabile vendite della Divisione Navi Militari di
Fincantieri, Mauro Manzini, e l’amministratore delegato di BQ Solutions, Abdulrahman
Darwish Fakhro, in occasione della 14ª edizione di MILIPOL Qatar, l’esposizione globale delle aziende di intelligence,
sicurezza interna e anti-terrorismo, tenutasi a Doha dal 20 al 26 ottobre 2024.
“Abbiamo
stabilito un quadro di collaborazione grazie al quale le due società
lavoreranno insieme per potenziare le capacità navali del Qatar attraverso
soluzioni di formazione avanzate”, riporta l’ufficio stampa del Gruppo
Fincantieri. “La nuova intesa con BQ Solutions sarà mirata a elevare la qualità
e l’ampiezza dei programmi di addestramento disponibili per il personale
qatariota. Le iniziative comprenderanno formazione tecnica, operativa e
linguistica per dotare le forze navali del Qatar di competenze operative,
tecniche e logistiche all’avanguardia”.
I
primi di marzo 2024 Fincantieri SpA aveva firmato un Memorandum d’Intesa quasi
analogo con il Comando generale della Marina Militare del Qatar (QENF - Qatar
Emiri Naval Forces) con l’obiettivo di “intavolare un dialogo che conduca a
nuovi contratti per la fornitura di percorsi di formazione e addestramento
all’avanguardia per il personale delle forze navali qatariote”.
La
firma dell’accordo tra il direttore generale Navi Militari di
Fincantieri, Dario Deste, e il generale Abdulla Hassan
Al-Sulaiti (Comandante delle Qatari Emiri Naval Forces) era avvenuta in
occasione della Doha International
Maritime Defence Exhibition & Conference - DIMDEX 2024, l’expo internazionale dei sistemi bellici navali che
si tiene ogni due anni nell’Emirato.
“Il
Gruppo e la Marina del Qatar proseguiranno il dialogo su contenuti e modalità
affinché Fincantieri possa continuare a erogare e migliorare i moduli italiani
all’avanguardia in materia di formazione e addestramento con il supporto delle
autorità italiane e degli altri partner nell’ambito della Difesa”, annunciavano
i manager italiani. “I moduli si baseranno su un approccio formativo innovativo
e sulla costante crescita delle capacità marittime della Marina del Qatar,
garantendo al contempo la piena integrazione e interoperabilità con le capacità
militari terrestri e aeree del Qatar e con le Marine straniere alleate”.
“Dando
seguito ai percorsi di addestramento già efficacemente completati in Italia da
Fincantieri, focalizzati sull’operatività del Sistema di Combattimento Italiano
a bordo delle navi e coerenti con gli strumenti formativi già forniti, la
Marina del Qatar è interessata a implementare programmi di formazione e di
addestramento allo scopo di mantenere con aggiornamenti continui le competenze
acquisite internamente”, concludevano i dirigenti della holding della
cantieristica.
Come rilevato da Analisi Difesa, oltre alla formazione fornita agli equipaggi e ai
manutentori delle basi della Marina Militare del Qatar, Fincantieri ha assunto
il compito di garantire il supporto logistico integrato a lungo termine (dai 5
ai 10 anni) delle unità navali consegnate negli ultimi anni all’Emirato.
Altri
servizi logistici saranno forniti da Fincantieri a favore del nuovo Centro di
addestramento e simulazione delle forze navali del Qatar per il mantenimento
delle sue capacità operative e per la formazione del futuro personale.
Il Centro
è stato fornito e realizzato dalle società controllate Fincantieri NexTech e
Cetena SpA (Centro di ricerca in campo marittimo), con il gruppo industriale Leonardo
come fornitore e sviluppatore del simulatore del sistema di combattimento.
“L’infrastruttura
addestrativa del centro – scrive Analisi Difesa - comprende un simulatore
di plancia e del Combat Operation Centre,
due simulatori non completi rispettivamente di plancia e COC per simulare una
seconda piattaforma, oltre a strutture per istruttori, nonché un numero di
simulatori dedicati alla replica di piattaforme elicotteristiche per interazione
con unità navali, imbarcazioni veloci, armi leggere ed operazioni navali, oltre
ad aule, apparecchiature di simulazione e addestramento, il tutto integrato
insieme a vantaggio di uno scenario di missione il più possibile realistico”.
In
occasione della kermesse delle industrie belliche navali DIMDEX 2024, il complesso militare-industriale italiano aveva
schierato a Doha alcune delle sue figure di maggiore rilievo: il Sottosegretario
di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago: il Capo di Stato Maggiore
della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone: il Segretario Generale
della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, generale Luciano Antonio
Portolano; l’allora Presidente di Fincantieri SpA, generale Claudio Graziano
(già Capo di Stato Maggiore delle forze armate e Presidente del Comitato
Militare dell’Unione europea), tragicamente scomparso qualche mese dopo. A fare
bella mostra di sé a DIMDEX 2024, nel
porto di Hamad, la fregata missilistica “Federico Martinengo” della Marina
Militare italiana, realizzata negli stabilimenti liguri di Fincantieri di Riva
Trigoso (Genova) e Muggiano (La Spezia).
“Il
Gruppo italiano sta guardando a nuovi programmi per unità navali in Qatar”,
sottolineava Analisi Difesa. “Le Qatar
Emiri Naval Forces - QENF hanno espresso interesse per una nave di supporto
logistico in grado di compiere un’ampia gamma di missioni. Nel suo portafoglio
prodotti, Fincantieri ha la famiglia di LSS classe Vulcano, che oltre al rifornimento della flotta e ad altre missioni
militari, può anche condurre attività di soccorso in caso di calamità e fornire
aiuti umanitari grazie ad estese strutture mediche e aree modulari”.
Per
curare i nuovi affari e garantire l’assistenza post-vendita e i servizi in loco,
la holding italiana ha dato vita alla società Fincantieri Service Middle East
con sede a Doha.
Un terzo Memorandum of Understanding è stato
firmato da Fincantieri il 22 ottobre 2024 con Barzan Holdings (società
posseduta al 100% dal Ministero della Difesa del Qatar e responsabile del potenziamento
delle capacità militari delle forze armate dello Stato), per lo
sviluppo congiunto del programma radar Omega360,
sensore centrale per il sistema anti-drone nazionale del Qatar.
Il
Memorandum è stato sottoscritto a margine dell’incontro bilaterale tenutosi a
Villa Pamphili a Roma tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e
l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, in visita ufficiale in
Italia.
“Questo accordo sancisce la cooperazione tra le due
aziende nel definire una possibile joint venture che porterà alla
localizzazione della produzione in Qatar e alla fornitura di 40 unità radar Omega360; la produzione dei primi
sistemi operativi è prevista entro la fine del 2026”, dichiaravano i manager di
Leonardo.
Ignoto
l’ammontare della commessa, ma secondo alcune fonti interpellate da Analisi Difesa essa potrebbe avere un
valore indicativo di un centinaio di milioni di euro per l’acquisto degli
apparati radar, più le spese per il supporto tecnico-logistico, l’addestramento
e la manutenzione per i quali sarà costituito in Qatar un Centro di eccellenza
sempre in cooperazione con Barzan e le forze armate dell’Emirato “con l’obiettivo
di potenziare la capacità tecnologica locale e promuovere lo sviluppo di
soluzioni all’avanguardia per la difesa aerea”.
Fincantieri
descrive Omega360 come un “innovativo
sistema di sorveglianza a corto raggio in grado di coprire simultaneamente e
con grande accuratezza tutti i 360 gradi”. Particolarmente
efficace contro micro e nano droni, grazie alla capacità di risoluzione dello
spettro doppler integrata con algoritmi di intelligenza artificiale, il
sistema radar garantirebbe ottime capacità di classificazione e identificazione
a grande distanza dei bersagli aerei e di superficie (missili, piccole imbarcazioni, periscopi di
sommergibili, micro droni e altri bersagli a ridotta segnatura radar). Omega360 è stato sviluppato presso i laboratori di Roma di Fincantieri
Next Tech.
Già al
salone DIMDEX 2018 a Doha, Fincantieri
e Barzan Holdings avevano firmato una lettera di intenti per studiare possibili
forme di collaborazione negli ambiti della Coastal Defense Surveillance
del Qatar.
Il 24 gennaio 2020 i due gruppi avevano poi sottoscritto un Memorandum of Understanding per
“accrescere la partnership attraverso la valutazione e gli studi di nuove
tecnologie e capacità” in vista dell’acquisizione di nuove unità navali
di superficie e sottomarini.
Quattro anni prima Fincantieri aveva ottenuto un
maxi-contratto dalle Forze Armate del
Qatar per la costruzione di sette navi militari e la fornitura di un ampio
pacchetto di servizi di supporto, tra cui la formazione del personale, il
supporto operativo e il supporto logistico integrato, l’addestramento tecnico
per manutentori di base, ecc..
Il
programma del valore di quasi 4 miliardi di euro prevedeva nello specifico la fornitura
di quattro corvette, una nave anfibia (LPD – Landing Platform Dock) e due
pattugliatori d’altura (OPV – Offshore
Patrol Vessel).
Alla
data odierna Fincantieri ha già consegnato alla Marina qatariota sei imbarcazioni
da guerra; l’ultima è prevista entro la fine dell’anno.
I due pattugliatori hanno una
lunghezza di circa 63 metri, una larghezza di 9,2 metri, una velocità massima
di 30 nodi, e possono ospitare a bordo 38 persone di equipaggio.
Le corvette sono unità
altamente flessibili con capacità di
assolvere a molteplici compiti, che vanno dal pattugliamento con capacità di
soccorso in mare al ruolo di nave combattente. Lunghe circa 107 metri e larghe
14,70 metri, possono raggiungere una velocità massima di 28 nodi ed ospitare a
bordo 112 persone, diversi battelli veloci gonfiabili e un
elicottero NFH90.
Il 24 gennaio 2023, presso lo
stabilimento Fincantieri di Palermo, si è svolta la cerimonia di varo di “Al
Fulk”, l’unità anfibia LPD, alla presenza del Vice Primo Ministro e Ministro
della Difesa del Qatar, H.E. Khalid bin Mohamed Al Attiyah, e del Ministro
della difesa italiano, Guido Crosetto.
L’imbarcazione
LPD ha una lunghezza di circa 143 metri, una larghezza di 21,5 metri, una
velocità di 20 nodi e può ospitare a bordo
circa 550 persone. È dotata di due rampe carrabili e di un bacino interno
allagabile in grado di ospitare un mezzo da sbarco che può essere dispiegato
utilizzando un sistema di gru. Il ponte di volo è inoltre dimensionato per gli
atterraggi e i decolli degli elicotteri NFH90.
I sistemi radar, da
combattimento e missilistici di tutte le unità navali consegnate al Qatar sono stati
progettati e prodotti da aziende controllate dalla holding Leonardo e da
Elettronica S.p.A, altra importante società italiana del comparto militare. Per
il loro acquisto l’emirato ha sborsato un altro miliardo di euro circa.
Articolo pubblicato in Africa Express il 5 novembre 2024, https://www.africa-express.info/2024/11/05/litalia-va-alla-guerra-la-fincantieri-addestrera-forze-navali-del-qatar/
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