Verso nuovi export di armi italiane all’Egitto
Missione di affari in Egitto per il Segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, generale Luciano Portolano.
Martedì
16 gennaio Portolano (noto a Washington con il soprannome di “Spartacus” e tra
le forze armate italiane come “Highlander”, l’immortale) ha incontrato al Cairo
il generale Kamal Wafaa Radwan, a capo della segreteria armamenti del regime
del dittatore Al-Sisi.
Nel
corso del “bilateral cooperation meeting” tra Italia ed Egitto, è stato deciso
di rafforzare i rapporti militari tra i due paesi e in particolare di
accrescere l’inter-scambio di sistemi d’armi e apparati bellici.
Le
industrie belliche italiane hanno esportato alle forze armate egiziane negli
ultimi cinque anni armi per il valore complessivo di due miliardi e 39 milioni
di euro, nonostante lo stato nord-africano sia all’indice per la violazione
sistematica dei diritti umani e si sia macchiato del sequestro, tortura e
assassinio del giovane ricercatore universitario Giulio Regeni e dei depistaggi
per impedire l’identificazione dei mandanti e degli esecutori dell’ignobile
crimine.
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