Venticinque giorni di esercitazioni aeronavali NATO in acque italiane. E ci sono pure le Università
Giochi di guerra nelle acque del centro-sud Italia ininterrottamente per 25 giorni. Una potenza di fuoco navale senza precedenti per testare le nuove tecnologie belliche dell’Alleanza, lanciare inequivocabili messaggi di “deterrenza” contro i potenziali nemici che operano nel Mediterraneo e nel Mar Nero (Federazione Russa, le milizie di Hamas a Gaza e gli Hezbollah in Libano) e finanche per fornire ineguagliabili opportunità di stage e formazione geostrategica militare agli studenti delle più importanti universitarie italiane.
Nel
mar Tirreno e nei cieli di Sardegna e Sicilia hanno preso il via il 23 ottobre le
maxi-esercitazioni aeronavali “Dynamic Mariner 23” della NATO e “Mare Aperto
23-2” delle forze armate italiane. Due eventi strettamente collegati l’uno all’altro
e non solo per la condivisione degli scenari territoriali e marittimi. A “Dynamic
Mariner” che si concluderà lunedì 6 novembre partecipano 14 paesi (Belgio,
Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno
Unito, Romania, Spagna, Turchia e Stati Uniti d’America) con oltre 6.000
militari, una trentina di unità navali (tra esse la portaerei italiana “Cavour”,
nave ammiraglia dell’esercitazione), sottomarini, elicotteri d’attacco e
cacciabombardieri di quarta e quinta generazione (gli Harrier a decollo
verticale e gli F-35B Lightning II Joint
Strike Fighters). All’esercitazione è pure presente la forza navale permanente
di pronto intervento “Standing NATO Mine Countermeasures Group Two (SNMCMG2)”, composta
dalla nave da rifornimento e trasporto “ITS Stromboli” e dal cacciamine “Gaeta”
della Marina Militare italiana e dal cacciamine spagnolo “ESPS Tambre”.
A
pianificare e coordinare le attività addestrative il Comando delle forze marittime
alleate “MARCOM” con quartier generale a Northwood (Regno Unito). “Dynamic Mariner è una delle più
importanti esercitazioni per il dominio marittimo”, ha dichiarato il
vicecomandante dello staff esecutivo di “MARCOM”, l’ammiraglio Stefan Pauly. “Essa
non solo consente di rafforzare la cooperazione navale tra le tante nazioni
partecipanti, ma potenzia inoltre la prontezza operativa, così siamo preparati
a contrastare l’aggressione e difendere l’Alleanza”.
“I
partecipanti all’esercitazione sono impegnati in un ampio spettro di attività
addestrative, incluse la guerra anti-sommergibili e anti-aerea, le operazioni
anfibie, le contromisure mine, gli abbordaggi, la protezione del transito tra
gli Stretti e delle infrastrutture critiche sottomarine”, aggiunge il Comando di
Northwood. “Le capacità NATO saranno testate in multipli domini – aerei,
terrestri e navali – così come in quello dello spazio di battaglia asimmetrico
inclusa la guerra cibernetica”.
In
occasione di “Mare Aperto 2023-2” la Marina Militare ha offerto ancora una
volta alle università italiane l’opportunità di stage per gli studenti a bordo
della portaerei “Cavour” che, come abbiamo visto, è anche la nave-comando di “Dynamic
Mariner 23” NATO. Il programma “formativo” prevede l’imbarco degli universitari
a Civitavecchia (dal 21 al 23 ottobre); un Corso propedeutico in navigazione) a cura del Centro Studi di Geopolitica
e Strategia Marittima (CESMAR) di Roma; il rientro e sosta in porto a
Civitavecchia (6-7 novembre); la presenza ai war games veri e propri dal 7 al 17
novembre.
“La
partecipazione a Mare Aperto 2023-2 è
un tirocinio formativo a 0 CFU riservato agli studenti iscritti al Corso di
Laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni internazionali e alla Facoltà di
Giurisprudenza”, riporta il bando predisposto dall’Università Cattolica del
Sacro di Cuore di Milano, tra le prime a rispondere positivamente all’invito della
Marina Militare. Requisiti richiesti agli studenti per candidarsi alle
attività addestrative belliche l’ottima
conoscenza lingua inglese parlato e scritto e il superamento dei corsi di
Relazioni internazionali o Studi strategici; Diritto internazionale pubblico e
Diritto internazionale. “Gli studenti selezionati avranno la possibilità di
imbarcarsi con la Marina Militare e di affiancare i Political Advisor e i Legal
Advisor del CINCNAV (Comando in capo della squadra navale) in una
simulazione di minaccia estera”, si legge ancora nel bando. “Gli studenti
faranno parte di un gruppo di studio il cui compito sarà quello di fornire una
legittimazione politica e un inquadramento giuridico alle decisioni prese dal
CINCNAV durante l’esercitazione”. I costi di vitto e alloggio sono coperti dalla
Marina Militare mentre gli spostamenti per raggiungere gli imbarchi a
Civitavecchia e “altri costi accessori di vitto e/o alloggio” sono a carico degli
studenti. Miglior trattamento è riservato agli studenti prescelti dal
Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università “Aldo Moro” di Bari: ad essi saranno
riconosciuti a fine stage 10 CFU. Requisiti per gli studenti-advisor dell’università
pugliese “il superamento di almeno tre esami nell’ambito delle discipline
politico-sociali e/o giuridiche”.
Alla
prima edizione 2023 di “Mare Aperto” svoltasi dal 13 aprile al 6 maggio hanno
partecipato 6.000 militari e 41 unità navali tra navi e sottomarini di 12 Paesi
NATO e 11 partner extra-NATO, oltre ad aerei ed elicotteri dell’Aviazione
Navale, reparti anfibi della Brigata Marina “San Marco”, incursori e
subacquei del COMSUBIN, mezzi navali e aeromobili del Corpo delle
Capitanerie di Porto, con l’aggiunta di mezzi e personale di Esercito, Aeronautica, Arma
dei Carabinieri e Guardia di Finanza e personale civile proveniente da
diversi istituti universitari, centri di ricerca e associazioni di
categoria rientranti nel cluster marittimo (Confitarma e Assarmatori).
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