Le relazioni tossiche di NATO, Aeronautica italiana e Politecnico di Torino
Il complesso militare-industriale-finanziario-accademico italiano a Toxic Trip 2023, la maxi-esercitazione NATO nel campo della “difesa” dalle minacce di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare (CBRN) in ambito aeronautico che si è tenuta in Belgio dal 23 al 30 settembre scorso.
C’erano
pure i ricercatori della Fondazione Links e del Politecnico di Torino alle
attività addestrative di guerra globale che hanno visto protagonisti nella base
di Koksijde (Fiandre occidentali) oltre 600 militari specializzati di 15 paesi
dell’Alleanza Atlantica (Belgio, Bulgaria, Canada, Danimarca, Francia, Germania,
Italia, Lituania, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Spagna, Turchia, Ungheria
e Stati Uniti d’America) e di Austria, Corea del Sud e Svezia (prossimo
aderente NATO).
“Toxic Trip è
l’esercitazione aerea annuale finalizzata a
testare la difesa passiva e le tecniche e procedure CBRN”, spiegano i vertici
dell’Alleanza “Gli scenari addestrativi sono basati sulle operazioni multinazionali
richieste in ambienti contaminati in un aeroporto di rischieramento. Gli eventi
CBRN
richiedono un ampio spettro di funzioni difensive da attacco chimico, biologico, radiologico e nucleare. Toxic Trip fornisce
ai paesi membri della NATO e ai loro partner l’opportunità di standardizzare i
sistemi di decontaminazione in caso di attacco chimico o esposizione ad agenti
chimici”.
Lo
Stato Maggiore dell’Aeronautica militare italiana in un dettagliato report
pubblicato solo dopo la conclusione dei war games aggiunge ulteriori dettagli
sulle finalità operative di Toxic Trip 2023. “Nello specifico sono state testate le capacità di
risposta in un ambiente aeroportuale, verificando le procedure
di rilevamento, segnalazione e gestione di un evento CBRN”, spiega l’Aeronautica.
“Il personale, diviso in squadre, ha proceduto così alla decontaminazione di
velivoli, mezzi, equipaggiamenti, infrastrutture e uomini, addestrandosi ad
intervenire con determinazione e rapidità, caratteristiche queste fondamentali,
in contesti CBRN, per individuare le modalità ottimali di intervento e
bonifica, l’eventuale tipologia di ordigno impiegato, localizzare la zona
colpita e valutare l’entità dei danni”.
Misure
e procedimenti non solo “difensivi” ma finalizzati pure alla risposta controffensiva
in un conflitto. “Toxic Trip è un’esercitazione
di recupero di uno scalo aereo per
ottenere la sua riapertura e il ritorno al combattimento dei velivoli e dei
piloti”, ha spiegato Michael Lundell, comandante manager degli equipaggi di
volo presso il quartier generale di U.S. Air Forces in Europe - Air Forces
Africa. L’Aeronautica USA ha schierato in Belgio alcuni dei suoi reparti d’eccellenza
nel campo delle guerre CBRN e della “decontaminazione” di equipaggiamenti e
attrezzature, come ad esempio gli Squadroni di Supporto Operativo 86th OSS di stanza a Ramstein (Germania),
52nd OSS (Spangdahlem, Germania), 31st OSS (Aviano, Italia) e 100th OSS (Mildenhall, Inghilterra),
nonché team di specialisti EOD (explosive
ordnance disposal) del 99th Civil Engineer Squadron (Nellis Air Force Base,
Nevada), del 52nd CES (Spangdahlem, Germania), del 341st CES (Malmstrom Air
Force Base, Montana), del 60th CES (Travis, California) e del 2nd CES (Barksdale,
Louisiana).
“Preceduta
da una minuziosa pianificazione di diversi mesi, questa ventottesima edizione
della Toxic Trip ha permesso di poter addestrare i militari
provenienti dai Paesi appartenenti alle seguenti
organizzazioni: NATO, Euro – Atlantic Partnership Council (EAPC), Istanbul
Cooperation Initiative (ICI), nonché alle nazioni che collaborano con
l’Alleanza in specifiche aree di interesse (Partner
Across The Globe)”, ha enfatizzato lo Stato Maggiore dell’Aeronautica italiana.
“In questa edizione, l’Italia ha voluto implementare le proprie componenti con
una squadra specializzata nel disinnesco di ordigni esplosivi a carica biologica
o chimica, utilizzando inoltre due automezzi di recente acquisizione utili
alla decontaminazione dei velivoli e alla mappatura delle zone
contaminate. L’attività addestrativa, coordinata dal servizio dei
supporti del comando logistico dell’Aeronautica Militare, in
collaborazione con lo Stato maggiore del comando logistico e il 3° Stormo
di Villafranca, ha visto la componente italiana ancora una volta apprezzata per
la perizia dimostrata nell’individuazione della tipologia di agente e nella decontaminazione”.
Infine
la rivelazione sulla partecipazione a Toxic Trip 2023 di uno dei più prestigiosi istituti di ricerca scientifica
dell’accademia nazionale. “Grande interesse ha destato, tra gli operatori,
l’innovativo programma di addestramento in realtà virtuale sviluppato
dal personale dell’Aeronautica Militare in collaborazione con la Fondazione
Links e il Politecnico di Torino, che ha visto cimentarsi nei vari
scenari anche l’addetto per la Difesa e consigliere Militare del rappresentante
permanente presso la NATO, generale di divisione aerea Mauro Lunardi,
presente alla giornata dedicata alle industrie”, aggiunge lo Stato Maggiore
dell’Aeronautica.
L’innovativo programma, noto come “VR4CBRN”,
è stato presentato al personale NATO direttamente dai ricercatori della Fondazione
Links e del Politecnico. “VR4CBRN rappresenta il primo esempio di Simulazione
VR per l’addestramento CBRN finanziata dall’Aeronautica Militare e portata nel
contesto internazionale come Capability CBRN
del contingente italiano”, spiega l’ufficio stampa della Fondazione. “In collaborazione
con l’Aeronautica abbiamo avuto modo di mostrare in Belgio alle altre nazioni
NATO le simulazioni in realtà virtuale già utilizzate in Italia nei corsi CBRN per
l’addestramento su tre procedure NATO: Recce
Team, CCA Standard e CCA Medical”.
La simulazione in realtà virtuale immersiva VR4CBRN per l’addestramento degli operatori CBRN dell’Aeronautica
Militare è stata realizzata dallo specifico laboratorio finanziato dalla
Fondazione Links (VR Lab), in collaborazione con il laboratorio VR@Polito del
Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico di Torino. Il primo
corso VR4CBRN per 15 “allievi” provenienti
dai principali aeroporti militari italiani si è tenuto presso il 3° Stormo di
Villafranca di Verona dal 28 marzo all’8 aprile 2022.
“Fondazione Links
nasce dalla volontà della Fondazione Compagnia di San Paolo – la più grande
fondazione bancaria italiana – e del Politecnico di Torino di dotarsi di un
ente capace di operare nella ricerca applicata, nell’innovazione e nel
trasferimento tecnologico: un ponte tra ricerca di base e mercato”, spiegano i
promotori. La
Fondazione opera da circa 20 anni ed è stata costituita
dalla fusione di due rinomati centri di ricerca, l’ISMB - Istituto Superiore “Mario
Boella” (ingegneria delle telecomunicazioni, fondato nel 2020 da Intesa Sanpaolo
SpA e Politecnico di Torino), e il SiTI
- Istituto per i Sistemi Territoriali Innovativi (formazione orientata all’innovazione
e alla crescita socio-economica, fondato nel 2002 ancora una volta dal
Politecnico e dalla Compagnia di San Paolo).
“Forte della
collaborazione di oltre 160 ricercatori, la Fondazione Links presidia discipline tecnico-scientifiche che
rientrano negli ambiti delle tecnologie digitali e
dello sviluppo territoriale quali: l’Intelligenza
Artificiale, i sistemi connessi e l’IoT, la cybersecurity, i sistemi avanzati
di calcolo, i sistemi satellitari, per realizzare progetti innovativi in vari settori applicativi: l’Industria
4.0, la Mobilità Intelligente, l’Agritech, la Space Economy, le infrastrutture
Smart, i Beni Culturali”, aggiungono i promotori-finanziatori del centro pigliatutto
di ricerca dual (civile-militare). “Con un bilancio di circa 16 milioni di
euro, Links vanta molteplici collaborazioni con Accademie e Centri di Ricerca
nazionali ed internazionali e ha stretti contatti con il mondo imprenditoriale
(rapporti con più di 250 aziende)”.
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