Grandi affari con gli Emiri. C'è il sigillo di Mattarella

Domenica 23 febbraio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto in pompa magna il presidente degli Emirati Arabi Uniti, sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, in visita di Stato, "intrattenendolo successivamente a pranzo".

Al banchetto presenti pure il presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ed il presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso.

Nel corso della visita di Stato in Italia, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan ha firmato con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, un Accordo di cooperazione nel settore della Difesa Italia-Emirati.

“Questa firma rappresenta un passo concreto per intensificare la nostra collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti, Paese a cui siamo legati non solo da una fortissima amicizia ma anche da una comune visione ed impegno condiviso per la stabilità e la sicurezza globale", ha dichiarato Crosetto. "Anche nel settore della Difesa è fondamentale collaborare e far crescere insieme le nostre Forze Armate, oltre a instaurare una partnership strategica per l’industria italiana di settore”.

A enfatizzare l'Accordo di cooperazione bilaterale anche lo Stato maggiore della Difesa. "Si consolida il ruolo degli Emirati come partner chiave dell’Italia nella regione del Golfo", spiegano i massimi vertici militari nazionali. "L’intesa tra Italia ed Emirati Arabi Uniti prevede infatti un’ampia collaborazione non solo in ambito militare, ma anche a livello industriale, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente i legami tra i due Paesi nel settore della difesa e della sicurezza".

Con la benedizione di Mattarella - noto per le esternazioni sul diritto internazionale solo quando esso conviene al sistema finanziario-industriale d'Italia - si rafforza la partnership con un paese che ha seminato morte e distruzione in Yemen insieme ad un altro grande "amico" dell'establishment nazionale, l'Arabia Saudita.

Grandi affari ancora per Leonardo, Fincantieri, Elt Group, ecc. ecc.

Commenti