Elmetti e moschetti per la Buona Scuola di Renzi & C.
Lezioni
di Costituzione affidate a generali e ammiragli, concorsi spaziali con tanto di
premi offerti dalle aziende produttrici di sistemi di morte, seminari e
conferenze sulle missioni “umanitarie” delle forze armate italiane in
Afghanistan, Iraq, Somalia, Libano e nei Balcani. La buona scuola dell’era Renzi sarà sempre più militare e
militarizzata, riserva di caccia del complesso militare-industriale-finanziario
e megafono dei pedagogisti-strateghi della guerra globale. Dopo il Protocollo d’Intesa sottoscritto nel
settembre 2014 dalle ministre Stefania Giannini e Roberta Pinotti, il ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica (MIUR) e quello
della Difesa varano una serie di iniziative “didattiche e formative” per gli
studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado,
statali e paritarie, con lo scopo di “favorire l’approfondimento della
Costituzione italiana e dei principi della Dichiarazione universale dei diritti
umani per educare gli alunni all’esercizio
della democrazia e favorire l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo delle
competenze relative per l’esercizio di una cittadinanza attiva a tutti i
livelli del sistema sociale”.
Con
circolare inviata il 15 dicembre 2015 dalla
Direzione
Generale per gli Ordinamenti e la Valutazione del Sistema Nazionale d’Istruzione,
i dirigenti scolastici e gli insegnanti di tutta Italia sono stati invitati a contribuire
al successo delle proposte educative della nuova partnership libri-moschetto. Le
iniziative per l’anno scolastico in corso e per quello 2016-1017 occupano quasi
tutti i campi disciplinari: dalla storia alle scienze, dalle nuove tecnologie
al diritto, dallo sport all’educazione stradale. Per celebrare i 70 anni della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni
Unite, MIUR e forze armate hanno promosso il concorso Nazioni Unite per la pace: entro la data del 31 marzo, alunni
e studenti sono chiamati a presentare composizioni scritte o figurative,
progetti multimediali e/o interattivi sulle
“sfide relative alla sicurezza di tutti gli Stati”. “In
occasione della ricorrenza del 70° anniversario dell’ONU, nonché della
prosecuzione delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, appare
opportuno che gli studenti riflettano sul contributo che le Forze Armate hanno
offerto in questo periodo per la difesa della Patria e delle libere Istituzioni
e per la tutela degli interessi nazionali nel più ampio contesto delle
organizzazioni internazionali delle quali l’Italia fa parte”, riporta il comunicato a firma del MIUR e della
Difesa. “Le tracce proposte dal bando di concorso Nazioni Unite per la pace costituiranno l’occasione
per una riflessione sulla più grande organizzazione intergovernativa mondiale,
con particolare riferimento all’impulso che essa ha esercitato nel tempo e
ancora oggi esercita (anche attraverso i suoi organismi, fondi e agenzie
specializzate) nella cooperazione internazionale, in difesa dei diritti umani e
della sicurezza internazionale”. Negli elaborati – si legge ancora nel bando di
concorso - gli studenti dovranno focalizzare la loro attenzione sul “contributo
specifico fornito dai caschi blu
dell’ONU, ivi compreso il concorso delle Forze Armate italiane in missioni di
pace nelle aree di crisi, nella promozione e salvaguardia della stabilità e
della pacifica convivenza internazionale”. Guai dunque a far menzione ai
crimini, alle violazioni e alle gravi omissioni commessi dai militari italici o
stranieri nei loro interventi sotto l’egida delle Nazioni Unite, ai
bombardamenti contro i civili in Iraq, Afghanistan, ex Yugoslavia, Libia e Corno
d’Africa, agli stupri dei tanti caschi blu in Somalia, nella regione dei Grandi
Laghi o ad Haiti…
Nell’anno scolastico in
corso proseguiranno inoltre gli incontri tra studenti di ogni ordine e grado e
il personale militare interforze fornito dai Comandi di Regione competenti a
livello territoriale sui temi della Costituzione e della cittadinanza attiva, “con particolare attenzione al ruolo che le
Forze Armate svolgono al servizio della crescita sociale, politica, economica e
democratica del Paese, nonché alla ricorrenza del centenario della Grande
Guerra”. Secondo i dati forniti dal
ministero della Difesa, sino ad oggi sono stati realizzati negli istituti
italiani 3.100 dibattiti con la partecipazione di circa 254.000 studenti. Parte
delle conferenze sarà affidata ai militari del Gruppo Sportivo Paralimpico
della Difesa e verterà in particolare sulle “attività sportive
militari e lo specifico settore paralimpico” e “sul
ruolo che le Forze armate svolgono a livello nazionale e internazionale (in
particolare sull’Art. 11 della Costituzione) e quindi alle operazioni
umanitarie di pace”. Per il
2015-2016, comunque, questi ultimi interventi “formativi” saranno limitati a 8
regioni: Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Puglia, Campania, Sicilia e
Sardegna.
Onde
sviluppare nel modo migliore i “percorsi di approfondimento e
documentazione relativi alla Grande Guerra”, il ministero dell’Istruzione e
quello della Difesa hanno invitato le istituzioni scolastiche a visionare il portale
www.articoI09dellacostituzione.it appositamente creato nel 2012 in
collaborazione con la Fondazione Benetton
Studi Ricerche e il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo. “In particolare – riporta la circolare del 15 dicembre 2015 - gli
studenti e i docenti possono trovare nell’apposita sezione del sito del Progetto Articolo 9 della Costituzione una
serie di strumenti utili per la riflessione e l’approfondimento e la documentazione
d’archivio e museale custodita dalle Forze Armate, sia a livello centrale che
territoriale”. Un invito viene fatto infine perché gli istituti scolastici delle
città di Salerno, Marsala, Cattolica, Senigallia, Arezzo, Ascoli Piceno, Genova
e Novara partecipino in massa allo spettacolo teatrale Voci e suoni della Grande Guerra, realizzato dalla compagnia Animazione
90 “sotto l’alto patrocinio del
Ministero della Difesa”.
Agli alunni delle scuole primarie è riservato un ciclo
di lezioni di educazione stradale della
durata di 8 ore, denominato La buona
strada della sicurezza, sempre a cura di esperti con tanto di stellette. “Questo
progetto
sperimentale – spiega la circolare del MIUR – è finalizzato ad educare i
bambini al tema della sicurezza stradale, incentivando il senso di
responsabilità individuale e collettiva e uno stile di comportamento che pone
al centro il rispetto per la vita e per la persona”. Per gli studenti delle classi IV e V delle scuole
secondarie superiori ci sarà invece il concorso dal titolo Scuola: spazio al tuo futuro.
La ISS: innovatio, scientia, sapientia. “Il
Ministero della Difesa intende offrire la propria collaborazione anche nella realizzazione
di progetti di prestigio e ad alta valenza istituzionale a favore dei giovani,
in particolare promuovendo la partecipazione in attività formative di
eccellenza”, si legge nel bando. “Attraverso il concorso, gli studenti verranno
chiamati ad elaborare proposte di sperimentazione innovative (manufatti veri e
propri e/o protocolli di sperimentazione), da portare a bordo della International
Space Station (ISS) nazionale”. Quello relativo alla Stazione spaziale
internazionale è certamente uno dei programmi più controversi e dispendiosi
della recente storia mondiale: avviato nel 1998 dopo la firma di un accordo
intergovernativo tra Stati Uniti d’America, Giappone, Canada, Russia e i Paesi
europei membri dell’agenzia spaziale europea (ESA), l’ISS punta a sviluppare la
ricerca e la sperimentazione scientifica e tecnologica in ambito civile-militare.
Il contributo diretto italiano all’International
Space
Station è assicurato dall’Aeronautica
militare, dalle industrie del settore aerospaziale e dall’Agenzia
spaziale italiana, grazie soprattutto alle risorse finanziarie attinte dal
bilancio annuale del MIUR. Per il concorso Scuola: spazio al tuo futuro, gli
studenti partecipanti “potranno avvalersi, durante la fase di progettazione,
del supporto del cosmonauta tenente colonnello Walter Villadei, ingegnere
aerospaziale dell’Aeronautica Militare”. Ai primi tre classificati nella
graduatoria di merito di ciascuna area tematica andranno rispettivamente 2.000,
1.000 e 500 euro, somme messe a diposizione da Thales Alenia Space S.p.A.,
azienda aerospaziale controllata dai colossi militari-industriali Thales e
Finmecannica, “partecipante al progetto anche in veste di tutorship tecnica”. La
premiazione dei vincitori avverrà all’interno di un evento appositamente
programmato all’interno del Salone del Libro 2016 di Torino.
Intanto si moltiplicano in
tutta Italia le visite guidate di intere
scolaresche a caserme, aeroporti e porti militari, installazioni radar, poligoni
e industrie belliche. Merita certamente una menzione per l’alto profilo “educativo
militare” l’ispezione a fine ottobre degli
allievi dell’Istituto tecnico tecnologico “Leonardo da Vinci” di Viterbo all’aeroporto
cittadino “Fabbri” e successivo incontro con il personale del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares” e i
responsabili del progetto industriale del distretto tecnologico aerospaziale
della Regione Lazio. “Ai giovani sono state illustrate tutte le novità
tecnologiche, rimarcando, nel contempo, il ruolo educativo della scuola e lo
stretto legame che intercorre fra crescita culturale, formazione ed
istituzioni, anche alla luce dei progetti di alternanza scuola/lavoro previsti
nella legge 107/2015 Buona Scuola”,
riporta il comunicato emesso dall’ufficio stampa dell’Esercito. “Il 1°
reggimento “Antares” ha ospitato la NH-90
Users Conference 2015, l’evento annuale organizzato dal consorzio industriale
NHI e ciò ha permesso di offrire una panoramica tecnologica particolarmente
ampia e qualificata nonché un’opportunità per i giovani studenti dell’indirizzo
di Costruzioni Aeronautiche”. Per la
cronaca, l’NH-90 è il cosiddetto NATO Helicopter per gli anni novanta, l’elicottero
multiruolo medio-pesante sviluppato dal consorzio internazionale NHIndustries,
costituito da AgustaWestland (Finmeccanica) e dalle aziende Eurocopter e Stork
Fokker Aerospace. L’elicottero da guerra è stato acquistato a partire dal 2008
dall’Esercito italiano e dalle forze armate di Francia, Germania, Grecia, Olanda,
Portogallo, Australia, Nuova Zelanda, Oman, ecc.. L’Italia ha ordinato sino ad
oggi 116 NH-90 per una spesa complessiva che ha abbondantemente superato i 3,2
miliardi di euro.
Il 21 gennaio 2016, il capo
di stato maggiore dell’Aeronautica, generale Pasquale Preziosa, dopo aver
visitato l’ex installazione missilistica nucleare di Comiso (oggi aeroporto
civile) è stato ospite dell’Istituto aeronautico “Fabio Besta” di Ragusa dove ha
tenuto una Lectio Magistralis sul
ruolo e le missioni dell’Aeronautica militare italiana. “La conferenza –
riporta il sito della Difesa - è proseguita con la proiezione di video e una
presentazione sulla nanotecnologia e il saluto dei fortunati studenti che con
un’esperienza unica lo scorso ottobre hanno effettuato un’attività di
familiarizzazione al volo sul velivolo Atlantic del 41° Stormo di
Sigonella per andare a visitare la fabbrica degli F-35 (FACO) di Cameri”. La buona scuola di Renzi, Pinotti & soci
è sempre più industria di consenso e cacciabombardieri di morte.
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