Israele: affari milionari con la Difesa del Marocco
Il Regno del Marocco si conferma come il maggiore cliente arabo del complesso militare industriale di Israele.
Secondo quanto rivelato dal quotidiano francese La Tribune, le autorità militari di Rabat avrebbero sottoscritto con la grande azienda
bellica Elbit Systems Ltd. (Haifa) un contratto per la fornitura di 36
semoventi ruotati di artiglieria ATMOS da 155 mm.
I sistemi di artiglieria saranno montati a bordo dei camion “Tatra” di
produzione ceca, per potersi trasferire e spostare sui campi di battaglia con
una velocità maggiore.
“L’ATMOS o Autonomous Truck Mounted
Howitzer System è un sistema molto flessibile che consente di installare
cannoni da 105 mm e 155/39 – 155/52 mm su telai di diversa provenienza, con
cabina blindata per la protezione di equipaggio ed artiglieri”, ripota il sito
specializzato Ares Difesa.
I sistemi di artiglieria ATMOS sono dotati di sofisticati apparati computerizzati
di comando e controllo del fuoco che consentono il caricamento automatico in
grado di erogare fino ad 8 colpi al minuto ed ingaggiare bersagli entro un
raggio di circa 40 km.
I semoventi possono ospitare da due a sei militari di equipaggio. Gli ATMOS
sono avio trasportabili da velivoli come i C-130 “Hercules” prodotti dal
colosso statunitense Lockheed Martin.
Secondo quanto rivelato dal sito internet Army Recognition, la decisione marocchina di dotarsi del
sistema israeliano sarebbe maturata a seguito di una serie di problemi tecnici riscontrati
nel sistema di artiglieria semovente CAESAR, acquistati dall’azienda KNDS France
nel 2022 per un importo di oltre 200 milioni di euro. “Da qui la necessità di
individuare un’alternativa più affidabile ed efficiente come i cannoni di Elbit
Systems”, spiega Army Recognition.
Il sistema ATMOS da 155 mm è impiegato dalle forze armate israeliane dal
2004 ed ha avuto purtroppo un ruolo di rilievo nelle sanguinose operazioni di
bombardamento contro la Striscia di Gaza a partire del 7 ottobre 2023.
L’ATMOS è stato venduto pure alle forze armate di Azerbaijan, Botswana,
Camerun, Colombia, Danimarca, Filippine, Romania, Ruanda, Thailandia, Uganda e
Zambia.
“L’accordo tra le forze armate del Regno del Marocco ed Elbit Sistems,
valutato in centinaia di milioni di dollari, sottolinea l’interesse crescente
di Rabat verso la tecnologia militare di Israele e rafforza i legami nel
settore difesa tra le due nazioni”, commenta il portale Israel Defense.
Secondo il SIPRI, l’autorevole istituto internazionale di ricerca sui temi
della pace di Stoccolma, lo Stato di Israele è divenuto il terzo esportatore di
armi e apparecchiature militari al Marocco, conquistando una fetta del mercato
pari al 10% di tutte le acquisizioni del Regno.
Dopo la firma dei cosiddetti “Accordi di Abramo” tesi a normalizzare i rapporti diplomatici ed
economici tra alcuni paesi arabi e Tel Aviv, nel novembre 2021 il ministro
della difesa israeliano Benny Gantz si è recato in visita ufficiale a Rabat per
sottoscrivere un accordo di cooperazione bilaterale nel campo della difesa,
dello scambio di informazioni di intelligence, della cooperazione industriale,
dell’addestramento e della formazione militare.
Nel 2023 l’Aeronautica da guerra marocchina ha ordinato il sistema di
“difesa” aerea e antimissile Barak
MX prodotto dalle Israel Aerospace Industries (IAI) con una spesa di 540 milioni di dollari. Inoltre vennero
integrati a bordo dei cacciabombardieri F-5E una ventina di sistemi radar prodotti da un’altra grande azienda militare israeliana, Elta Systems.
Il Marocco si è rivolto ad Israele anche per dotarsi dei più avanzati
sistemi aerei a pilotaggio remoto, poi impiegati nella Repubblica Democratica
Araba del Saharawi (l’ex Sahara spagnolo) occupata illegalmente dal 1976.
In particolare nel settembre 2022 le autorità marocchine hanno acquistato
150 droni WanderB e ThunderB dall’azienda
BlueBird Aero Systems (stabilimenti e quartier generale presso l’Emer Hefer
Industrial Park, distretto centrale di Israele).
Recentemente sarebbe stato espresso pure l’interesse di acquistare da
BlueBird le nuove “munizioni vaganti” Spy
X (loitering munition, anche note
come droni kamikaze).
Sempre nel 2022 il Marocco ha acquisito il sistema anti-drone SkyLock Dome prodotto dalla compagnia
SkyLock Systems Ltd. di Kefar Sava.
Nel luglio 2024, in piena campagna genocida contro la popolazione
palestinese di Gaza, il Regno del Marocco ha ordinato a Israel Aerospace Industries – IAI due
satelliti ad alta risoluzione OptSat-3000, che saranno messi in funzione nello spazio entro cinque anni. Il valore
della commessa è superiore al miliardo di dollari.
“I satelliti venduti da IAI saranno
in grado di operare in congiunzione con il sistema satellitare radar italiano
denominato COSMO-SkyMed”, spiega il sito specializzato Israel Defense. E se lo affermano loro non c’è motivo di non
credere all’ennesima connection Roma-Tel Aviv.
Articolo pubblicato in Africa ExpPress il 13 febbraio 2025, https://www.africa-express.info/2025/02/13/israele-affari-milionari-con-la-difesa-del-marocco/
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