A Decimomannu la prima Scuola di addestramento dei piloti NATO in Europa
C’è il cappello NATO per la Scuola di volo internazionale di Decimomannu (Sardegna) in cui saranno formati i piloti dei cacciabombardieri, degli elicotteri e dei droni da guerra. Il 2 dicembre, nel corso del meeting dei ministri della difesa dei dieci paesi che hanno promosso il NATO’s Flight Training Europe programme (Belgio, Grecia, Italia, Montenegro, Nord Macedonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Turchia e Ungheria), sono stati scelti i primi due Campus per la formazione in Europa dei piloti del programma NTFE.
“I
due Campus NATO’s Flight Training Europe
selezionati sono il Flight Training Center di Pardubice, Repubblica Ceca, e l’International
Flight Training School (IFTS) che ha sede a Decimomannu, Italia”, riporta l’ufficio
stampa della NATO. “Entrambe le località forniranno un addestramento all’avanguardia
agli aspiranti pilota dei caccia delle forze alleate che partecipano al
programma”. I partner di NFTE prevedono che i primi allievi inizieranno il loro
addestramento nelle basi di Pardubice e Decimomannu a partire del 2023.
“La
decisione odierna rappresenta un traguardo iniziale fondamentale di NTFE per rimodellare completamente il
panorama formativo degli equipaggi di volo in Europa, in modo da avere una
minore frammentazione, più ridotti costi addestrativi e una maggiore interoperabilità”,
aggiunge la NATO. “A questo scopo, i partecipanti al programma hanno deciso di
stabilire un network dei campi addestrativi NFTE che possano essere indirizzati
all’intero spettro delle richieste di training degli equipaggi, comprese quelle
dei piloti di cacciabombardieri, elicotteri e droni. La scelta effettuata dei
due campus è solo il primo passo in un viaggio di cooperazione multinazionale
altamente ambizioso”.
Il
programma NFTE è stato lanciato ufficialmente a margine del vertice
dei Ministri della difesa della NATO tenutosi nell’ottobre 2020. In quell’occasione
fu firmata una lettera d’intenti in cui i dieci pesi partner si impegnavano ad “esplorare
in modo sistematico e sviluppare un ulteriore concetto NFTE”, che dettagliasse
in modo particolare “le reali necessità delle nazioni richiedenti, le capacità
esistenti nei territori, le possibili strutture di governance dei programmi
addestrativi, la composizione e le caratteristiche dei futuri campus e le previsioni
di spesa per impegnare le industrie private”. A giugno, in occasione del summit
dei Capi di Stato e di Governo NATO, i ministri della difesa dei dieci paesi
NFTE hanno firmato a Bruxelles il Memorandum
of Understanding (MOU) che ha stabilito la struttura, il cronogramma e il
budget del programma. Il NATO’s Flight Training Europe avrà
come modello il Centro di addestramento al volo NATO esistente in Canada dal 2000,
utilizzato dagli allievi piloti canadesi, statunitensi e dei partner europei.
“Fornire una formazione ai
piloti all’avanguardia richiede costi crescenti e sforzi impegnativi”, spiega
in un report il Comando NATO. “In molti casi, le richieste in ambito nazionale per
la formazione annuale dei piloti sono troppo piccole per giustificare la creazione
e la manutenzione di centri di volo nazionali. Sono state indicate soluzioni
alternative sostenibili che possono ridurre in futuro i gap addestrativi. Data
la costante necessità di equipaggi di volo competenti e in grado di operare con
alta prontezza in ambienti dinamici e imprevedibili, questa sfida deve essere
affrontata rapidamente. Per esaudire le necessità addestrative, molti alleati
europei stanno inviando i loro piloti negli Stati Uniti, e ciò si traduce in un
ulteriore sforzo per le capacità USA. L’istituzione di NFTE ridurrà in modo
significativo l’affidamento alle infrastrutture esistenti negli USA e
consentirà agli alleati europei di formare loro stessi gli equipaggi di volo”. L’autosufficienza dei partner europei NATO
coprirà - nelle intenzioni di Bruxelles – un ampio ventaglio di attività
addestrative per i piloti, a livello basico,
intermedio e avanzato. Particolare attenzione e investimenti finanziari saranno attribuiti
all’uso di tecnologia virtuale e ai sistemi di simulazione di volo.
Il
campus NATO a Decimomannu si interfaccerà e si integrerà in parte con l’International
Flight Training School (IFTS), la Scuola Internazionale di Volo in via di istituzione
da parte dell’Aeronautica Militare italiana in collaborazione con l’holding
Leonardo S.p.A., e che fornirà “servizi di addestramento avanzato ai piloti
della stessa Aeronautica e di forze aeree straniere”. Secondo i manager del
gruppo italiano leader nella produzione di sistemi di guerra, l’IFTS “costituirà
il riferimento internazionale nella formazione dei piloti militari successivamente
impiegati su velivoli caccia di ultima generazione”. Il fulcro del sistema verterà sul caccia-addestratore leggero
T-346A, prodotto da Leonardo, dotato di sensori e contromisure
elettroniche. “La Scuola farà ampio ricorso alla simulazione avanzata,
riducendo l’attività di volo del T-346A al 5% del totale e non saranno
impiegati armamenti”, aggiunge Leonardo. L’IFTS comprenderà a terra il GBTS
– Ground Based Training System, un sistema addestrativo di alta
tecnologia “articolato su un’area multimediale a 4 livelli crescenti di
simulazione, che gradualmente si avvicinano sempre più all’assetto reale”.
Per
adeguare la base aerea sarda alle esigenze dell’IFTS è prevista una spesa di una
quarantina di milioni di euro circa. A dicembre del 2020 sono stati avviati i
lavori per la realizzazione di un campus
di oltre 130.000 mq dei quali 35.000 coperti, in grado di ospitare dal 2022 allievi,
personale tecnico nonché aree ricreative, mensa, impianti sportivi e le
infrastrutture logistico-manutentive per la flotta di 22 velivoli T-346A. Alla
posa della prima pietra dell’International
Flight Training School erano presenti, tra gli altri, il Sottosegretario alla
Difesa, Giulio Calvisi (Pd, originario di Olbia), il Presidente della Regione
Sardegna, Christian Solinas, l’allora Capo di Stato Maggiore della Difesa, gen.
Enzo Vecciarelli, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gen. Alberto
Rosso e, per Leonardo S.p.A., il presidente Luciano Carta, l’amministratore delegato
Alessandro Profumo e il Capo della divisione velivoli, Marco Zoff.
Il 29 marzo 2021 è stata resa pubblica la costituzione della società Leonardo CAE Advanced
Jet Training S.r.l. (joint venture di Leonardo S.p.A. e di CAE Inc., azienda del settore aerospaziale con sede a Montréal in
Canada che fornisce tecnologie di progettazione e simulazione alle forze armate), per “supportare le attività della International Flight Training School
(FTS), dei velivoli M-346 e dei sistemi di simulazione di terra a Decimomannu”.
“L’IFTS potrà avvantaggiarsi della vicinanza e della
dotazioni tecnologiche del Poligono Interforze del Salto di Quirra (PISQ), avrà
una capacità di 20 corsi per piloti dell’AM, a cui si aggiungerebbero 60 corsi
per piloti di Forze Aeree estere”, spiega Leonardo. L’intenzione del gruppo industriale è ovviamente quella
di utilizzare la Scuola di volo internazionale per promuovere il caccia-addestratore
utilizzato, già acquistato dall’Italia e da Israele e che è stato testato a
Galatina (Lecce) dagli allievi piloti di Stati Uniti, Spagna, Francia, Austria,
Olanda, Polonia, Singapore, Argentina, Grecia, Kuwait e Qatar.
Situato
a pochi chilometri da Cagliari, Decimomannu è uno dei più trafficati scali
militari di tutta Europa: si stima che dal 1955 ad oggi vi siano stati
rischierati più di 400 reparti appartenenti a 21 Nazioni, con 150 differenti
tipi di aeromobili. Decimomannu rientra tra le basi italiane concesse
segretamente nell’ottobre 1954 alla NATO e agli Stati Uniti d’America congiuntamente
ad Aviano, Camp Darby, Napoli-Capodichino e Sigonella, ma è utilizzato anche da
paesi non aderenti all’Alleanza atlantica o da grandi aziende private del
comparto militare-industriale internazionale.
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