La Turchia alla conquista del mercato delle armi in Africa: nuove commesse in Niger
Le
forze armate del Niger fanno incetta di droni killer, caccia e blindati e
piovono affari plurimilionari per le industrie belliche “amiche” del capo di
governo della Repubblica di Turchia.
Dopo
aver incontrato nei giorni scorsi il Presidente del Niger Mohamed Bazoum, Recep
Tayyp Erdogan ha reso noto che la Turchia trasferirà al paese africano una
quantità imprecisata di aerei senza pilota d’attacco Bayraktar TB2, di caccia
“addestratori” leggeri Hurkus e di veicoli blindati per le operazioni belliche
in ambito terrestre. “Questi sistemi d’arma che saranno acquistati da aziende
turche accresceranno le capacità operative delle forze armate e di sicurezza
del Niger”, ha dichiarato Erdogan.
I Bayraktar TB2 sono droni tattici MALE (Medium Altitude Long Endurance), cioè
volano a medie altitudini e per lungo tempo (sino a 7.300 metri d’altezza e per
27 ore consecutive). Possono raggiungere una velocità di crociera di 222 km/h e
sono in grado di svolgere in totale autonomia i decolli e gli atterraggi e
semi-autonomamente le missioni di intelligence, sorveglianza, riconoscimento ed
attacco armato. I velivoli hanno una capacità di carico sino a 150 kg: a
secondo della missione, possono imbarcare sistemi di rilevamento radar, visori
e telecamere oppure bombe a guida laser del tipo MAM e MAM-L e missili aria-superficie e
anti-tank UMTAS. Ordigni e missili sono prodotti da Roketsan Roket Sanayii ve Ticaret A.S., la principale
industria bellica turca controllata in buona parte dalle forze armate, mentre i
droni sono progettati e realizzati dalla Baykar
di Istanbul, azienda privata in mano alla potente famiglia Bayraktar il cui presidente del consiglio d’amministrazione è
Selçuk Bayraktar, genero del presidente Erdogan
avendone sposato la figlia Sümeyye.
Con
l’acquisto dei micidiali droni killer, il Niger diviene il terzo cliente
africano della società turca. Nei mesi scorsi i Bayraktar TB2 sono stati
venduti ai militari del Marocco e dell’Etiopia per essere utilizzati,
rispettivamente, contro i Saharawi e il Fronte Polisario e nella sanguinosa
guerra in Tigray. Dal 2014 i velivoli senza pilota sono in dotazione alle forze armate, alla gendarmeria e alla
polizia nazionale della Turchia e impiegati soprattutto contro la popolazione e
le milizie kurde. I Bayraktar TB2 sono stati venduti anche a Qatar, Ucraina, Azerbaijan, Kyrgyzstan
e Turkmenistan.
Micidiali
sistemi bellici anche i caccia Hürkuş-C prodotti dalle Turkish Aerospace
Industries (TAI). “Si tratta di velivoli progettati per fornire supporto alle
unità di terra dall’aria in combattimenti a bassa intensità o per missioni di
contrasto della guerriglia”, scrive Analisi
Difesa. Con un’autonomia di volo di circa 1.500 km e una velocità massima di
574 km/h, i caccia possono impiegare razzi CIRIT, missili UMTAS e bombe guidate
KGK-SIHA-82 da 340 kg con raggio d’azione di 30 km. Sono armati inoltre con due
mitragliatrici da 12,7 mm e un cannone da 20 mm. L’Hurkus-C è la variante
armata dell’aereo da addestramento Hürkus-A, utilizzato anche in ambito civile.
In aprile
il presidente di Turkish Aerospace, Temel Kotil, aveva comunicato la vendita a
un paese straniero non meglio
identificato di 12 caccia Hurkus-C; ancora Temel Kotil in una recentissima
intervista al canale turco della CNN aveva
aggiunto che la “prima consegna all’estero” dei velivoli sarebbe stata completata
entro la metà del 2022. Dopo le dichiarazioni del presidente Erdogan è evidente
che sarà proprio lo stato sub-sahariano il destinatario degli Hurkus.
Le
autorità politiche e militari del Niger stanno perseguendo un dispendiosissimo
programma di acquisizione di sistemi d’arma e di potenziamento delle forze
armate. Nel febbraio 2020 l’esercito nigerino ha ricevuto due nuovi elicotteri
da combattimento Mi-171Sh di produzione russa, con relative munizioni e parti
di ricambio per il valore complessivo di 47 milioni di dollari. Dotati di razzi
e cannoni di precisione da 23 mm e missili guidati anticarro 9M120 Ataka-V e
9K114 Šturm, gli elicotteri possono essere impiegati anche per il trasporto
delle forze d’assalto (fino ad un massimo di 37 militari completamente
equipaggiati) e di carichi ed equipaggiamenti.
Il
27 maggio 2020 la Direzione alla cooperazione di US Africom (il Comando che
sovrintende alle operazione delle forze armate degli Stati Uniti d’America nel
continente africano) ha consegnato alle forze armate del Niger 10 camion
Mercedes “Atego” per il trasporto delle unità su ogni tipo di terreno, più un
sistema per l’immagazzinamento e la logistica di automezzi e materiali, per il
valore complessivo di un milione e mezzo di dollari. Tre mesi più tardi ancora US
Africom ha “donato” all’esercito nigerino 22 veicoli blindati Osprea MK7
“Mamba” di produzione statunitense-sudafricana, 15 in versione da combattimento
e il resto in versione comando e ambulanza. le forze armate USA hanno messo a
disposizione pure due ambulanze “Toyota Land Cruiser” e quattro set di attrezzi
e ricambi meccanici per blindati. Il valore dei mezzi è stato stimato in 8
milioni di dollari. Nel 2019 Washington avevano consegnato al Niger altri 13
Osprea “Mamba” nell’ambito di un pacchetto
di aiuti per 21 milioni di dollari che comprendeva pure sistemi radio,
camion da trasporto, autocisterne, sistemi di navigazione GPS, tende militari e
equipaggiamenti individuali per i soldati.
Anche la Germania ha fornito sistemi di guerra alle
autorità di Niamey per rafforzarne le capacità d’intervento “contro il
terrorismo” nel Sahel. Nel febbraio 2021 è stata resa nota la consegna di 15
veicoli blindati IAG “Guardian Xtreme” prodotti negli Emirati Arabi Uniti da International Armored Group. Con due configurazioni 4×4
e 6×6, i blindati sono impiegati principalmente in aree minate per trasportare
sino a 12 militari; sono inoltre forniti di stazioni per il controllo remoto di
sistemi d’arma, telecamere e apparecchiature di videosorveglianza, lanciatori
di granate, ecc..
“Il
Niger è un nostro partner strategico nella lotta al terrorismo, al crimine
organizzato e alla migrazione illegale soprattutto nelle aree di confine nella
regione di Agadez”, ha spiegato il ministero della difesa tedesco. Attualmente
la Germania schiera in Sahel un migliaio di militari, accanto alle forze armate
di Stati Uniti d’America, Francia e Italia.
Articolo pubblicato in Africa ExPress il 25 novembre 2021, https://www.africa-express.info/2021/11/25/la-turchia-conquista-il-mercato-delle-armi-in-africa-nuove-commesse-in-niger/
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