Guerra e repressione interna. Ghana ordina 11 blindati al gruppo Iveco (via Israele)
Ottimi affari in Africa per l’Iveco Defence Vehicles di Bolzano grazie alla consolidata partnership con le aziende leader del complesso militare-industriale israeliano. Nelle settimane scorse è stato firmato un contratto tra il governo del Ghana e l’Elbit Systems Ltd di Haifa per la fornitura di 11 veicoli blindati VBTP-MR Guaranì 6×6 che saranno prodotti nello stabilimento di Sete Lagoas (Minas Gerais, Brasile) di proprietà della società italiana.
Il blindato da trasporto truppe
VBTP-MR Guaranì è stato sviluppato a
seguito di un progetto di cooperazione sottoscritto dal gruppo Iveco e
dall’Esercito brasiliano finalizzato alla consegna di oltre 2.000 veicoli da guerra, valore 2,5 miliardi di euro. Con sei
ruote motrici, il blindato pesa 18 tonnellate, può trasportare sino a undici
militari (un capocarro, un
addetto alla torretta armata, il conduttore e una squadra di otto fucilieri) e
viene impiegato per le operazioni di combattimento anfibio. È
lungo 7 metri, largo 2,7 metri e alto 2,3 metri ed il motore Iveco-FPT consente
il raggiungimento di una velocità massima di 100 km/h. Secondo l’azienda
produttrice la corazzatura del Guaranì
fornisce protezione contro il fuoco delle armi di piccolo calibro e le schegge
dei proiettili di artiglieria, mentre lo scafo fornisce protezione contro le
mine antiuomo. Il blindato può essere trasportato dai grandi aerei cargo C-130
Hercules e C-390 e l’armamento principale è costituito da mitragliatrici di
diverso calibro o da un cannone da 30 mm. Nel caso dei blindati Iveco che
saranno consegnati all’esercito del Ghana, essi saranno dotati di stazioni di armi telecomandate REMAX per mitragliatrici da 7,62 e
12,7 mm (prodotti dalla società brasiliana Ares Aeroespacial e Defesa) e probabilmente
monteranno anche cannoni statunitensi Mk44
“Bushmaster II”.
L’acquisizione dei blindati per il
trasporto truppe fu approvata dal parlamento del Ghana nell’ottobre del 2020 grazie
alla stipula di un prestito di 86,1 milioni di dollari con l’Israel Discount
Bank, assicurato dalla Israeli Foreign Trade Risks Insurance Corporation. Oltre
a finanziare la commessa degli 11 veicoli 6×6 di Iveco Defence, il prestito sarò
utilizzato per l’acquisto di 9 mezzi da combattimento per la fanteria 8×8 Sentinel prodotti da Elbit Land Systems,
una controllata dell’israeliana Elbit Systems, dotati di torrette UT30 da 30 mm
telecomandate.
In
occasione del voto parlamentare, il presidente della Commissione finanze Mark Assibey Yeboah spiegò che l’esercito del Ghana aveva la necessità di
dotarsi di nuovi blindati “per poter contrastare i potenziali impatti del terrorismo,
il traffico di esseri umani e altre minacce alla sicurezza al confine
settentrionale con il Burkina Faso”. Mark Assibey Yeboah aggiunse che i mezzi
da guerra dovranno supportare le operazioni interne delle forze di polizia,
consentendo altresì l’insediamento di due nuovi reggimenti blindati nei
distretti di Sunyani e Tamale. I sistemi d’arma italo-brasiliani avranno dunque
un dual use: contro le potenziali
minacce dei gruppi islamico-radicali e per reprimere eventuali manifestazioni
di piazza anti-governative. Attualmente
l’arsenale di mezzi blindati pesanti in mano all’esercito ghanese comprende
pure due “EE-9 Cascavels” di produzione brasiliana, 24 “Ratel” con cannoni da 90 mm e
15 da 20mm (produzione sudafricana), 55 “Piranhas” (produzione svizzera).
Secondo il blog specializzato africanmilitary.com, negli stessi mesi
in cui è stato perfezionato l’accordo con Elbyt Systems e Iveco Defence, il
ministro della difesa del Ghana ha sottoscritto una lettera d’intenti con
l’azienda indonesiana “PT Pindad” per
l’acquisto di altri mezzi militari pesanti; inoltre è stata decisa l’acquisto
di un imprecisato numero di blindati di produzione turca (Cobra I e Cobra II),
anch’essi armati con cannoni e mitragliatrici di vario calibro. Nell’ottobre
2020, le autorità di Accra hanno pure ottenuto dalla Germania 7 veicoli pesanti
per l’Unità di pronto intervento del Ghana Immigration Service, grazie
ad un accordo con la Polizia federale tedesca per “rafforzare le agenzie
nazionali preposte al controllo delle frontiere”.
La
tortuosa esportazione di mezzi da guerra Iveco al cliente africano – via
Brasile e grazie al contributo di un partner industriale d’Israele - è del
tutto simile a quanto si è registrato lo scorso anno con la commessa di 28
blindati medi VBTP-MSR 6×6 Guaraní alle forze armate delle Filippine (valore 47 milioni
di dollari). Anche allora il contratto fu stipulato tra il governo locale e l’israeliana Elbit Systems e i mezzi sono stati progettati
e realizzati in Brasile negli stabilimenti di Sete Lagoas.
Azienda leader nella produzione di veicoli blindati,
motori, componentistica per automezzi delle forze armate, di polizia e della
protezione civile, l’Iveco
Defence Vehicle (anche Iveco D.V.) è controllata dalla holding industriale e
finanziaria italo-statunitense CNH Industrial con sede legale ad Amsterdam,
costituita a fine 2012 in seguito alla fusione tra CNH Global e il gruppo Fiat
di Torino. Oltre agli stabilimenti di Bolzano, Iveco D.V. ha sedi secondarie a
Piacenza e Vittorio Veneto e, come abbiano visto, in Brasile. Il complesso di
Minas Gerais è operativo dal 2013 e ha una capacità produttiva di 200 blindati
all’anno.
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