Il curriculum ballerino della ministra Lucia Azzolina
Mentre ancora sul sito
internet del Ministero dell’Istruzione non è possibile avere accesso al
curriculum vitae della ministra Lucia Azzolina, dopo i nostri rilievi sulle
incongruenze riscontrate nelle sue biografie ufficiali, dal 24 luglio è stata
modificata sul profilo facebook dell’esponente penstastellata la durata del
corso di specializzazione per l’insegnamento del sostegno ai diversamente abili
sostenuto presso l’Università di Pisa. Il corso - si legge adesso - è stato di
soli sei mesi e non di diciotto quanto prima asserito, cioè dal giugno 2009 al
dicembre 2009 (in precedenza era dal giugno 2009 al dicembre 2010).
La data di conclusione del corso
“dicembre 2010” era riportata anche nel Curriculum vitae in formato europeo che,
come riferitoci dall’Ufficio stampa del Ministero, è stato rimosso qualche mese
fa dal sito del MIUR “a garanzia della
incolumità della Ministra, come noto oggetto continuo di minacce e offese tali
da giustificare l’attribuzione di misure di tutela e di sicurezza da parte
delle autorità competenti”.
Presumiamo che il “corso
semestrale” sia stato quello previsto con decreto del Rettore dell’ateneo di
Pisa del 4 maggio 2009 ed avviato “a partire dal giugno 2009 - 500 ore - per il conseguimento
dell’abilitazione alle attività di sostegno per alunni della scuola
secondaria in condizioni di handicap”. L’accesso al corso era riservato ai già abilitati presso la SSIS Toscana o
altra SSIS italiana e Lucia Azzolina aveva conseguito nel maggio 2008 l’abilitazione
all’insegnamento di Storia e filosofia per le scuole superiori all’Università
di Catania “con il voto di 100/100”, come da lei stesso certificato nel CV scomparso.
Rilevante l’importo della contribuzione prevista dall’Università di Pisa per l’immatricolazione:
1.976 euro.
Tutto
Ok allora? Beh, noi non crediamo che la “riduzione” della durata del corso di
specializzazione risolva la questione formale che abbiamo posto alla dott.ssa
Azzolina e a cui ancora non è stata data una risposta chiara. Da quanto risulta
dai curricula, nel semestre giugno-dicembre 2009 l’odierna ministra dell’Istruzione
era contestualmente iscritta all’Università degli Studi di Pavia, dove nel
dicembre 2013 ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza (durata del
corso anni cinque). Ciò, a nostro modesto parere, comporterebbe la violazione dell’art.
142 del Regio decreto n. 1582 del 1933 (mai abrogato), che vieta l’iscrizione
“contemporanea a diverse università e a diversi istituti superiori di
istruzione o a diverse facoltà o Scuole della stessa università”. Presumiamo
inoltre che l’abilitazione al sostegno sia stata determinante per l’immissione
in ruolo nel gennaio 2014 e, successivamente, per la partecipazione al concorso
come dirigente scolastico, superato il 30 luglio 2019, quando Azzolina era già
parlamentare del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Cultura, Scienza
e Istruzione della Camera dei deputati.
Onde fugare ogni ulteriore
dubbio e chiudere questa querelle a distanza riformuliamo due domande alla
ministra Lucia Azzolina: conferma di essere stata iscritta contestualmente nel secondo
semestre dell’anno 2009 alle Università degli Studi di Pisa e di Pavia? E se
sì, ha provveduto a chiedere all’ateneo lombardo il congelamento del corso di
laurea in Giurisprudenza per il periodo suddetto?
Per restare in tema, ci permettiamo di segnalare altre
incongruenze rilevate nei diversi curricula ufficiali e semiufficiali
disponibili in rete, affinché anche in questi casi si possa provvedere a correggere
e uniformare i dati e facilitarne così la lettura e la comprensione a tutti.
Innanzitutto facciamo
presente che nella biografia della Ministra pubblicata dal portale di
informazione su scuola e università ControCampus.it
(ripresa da Wikipedia alla voce “Lucia Azzolina” e da alcuni profili facebook
del M5S) si riporta erroneamente che la stessa “ha conseguito la specializzazione
all’insegnamento del sostegno a Pisa” e “si è iscritta poi alla facoltà di
giurisprudenza dell’Università di Pavia”. Il “poi” non è possibile, dato che Lucia
Azzolina riferisce di aver frequentato l’ateneo di Pavia “dal settembre 2008 al
dicembre 2013”.
Un refuso compare poi nella biografia
allegata al portale Tesionline.it
dove sono in offerta a pagamento tre tesi di laurea e/o specializzazione dell’odierna
ministra. Viene descritto in particolare il suo possesso di una laurea liv. I in Filosofia
nell’anno 2003-04; una laurea liv. II (specialistica) in Storia
della filosofia nell’anno 2007-08 e una Laurea in Filosofia nell’anno 2006,
tutte e tre conseguite presso l’Università degli Studi di Catania. Nel CV
formato europeo, già pubblicato sul sito MIUR e poi rimosso, i riferimenti sono
invece alla laurea triennale in Filosofia conseguita il 27 luglio 2004 e alla
specialistica in Storia della filosofia il 20 luglio 2006.
Si riscontrano discrasie tra
la biografia in Tesionline.it e il
Curriculum vitae del MIUR anche relativamente alla conoscenza delle lingue
straniere e alle competenze informatiche. Nel portale di vendita-tesi si certifica
come “discreto” l’inglese parlato e scritto e “buono” il francese, mentre nel
sito del Ministero, per ambedue le lingue si certificava come “intermedia” la
capacità di lettura, scrittura ed espressione orale. In Tesionline.it le conoscenze informatiche vengono presentate come “buone”,
mentre al MIUR alla voce “capacità tecniche con computer, attrezzature specifiche,
macchinari” si riporta l’“ottima conoscenza di Office, Windows, Mac”.
A voler essere proprio pignoli
vogliamo riportare i voti conseguiti da Lucia Azzolina alla recente prova orale
d’esame a dirigente scolastico in questi stessi ambiti di competenza: 0/6 in
informatica (una domanda sola, sorteggiata, riguardante una formula Excel, come
riporta Orizzontescuola.it), e 5 in
inglese.
Per approfondire si veda: http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2020/07/quelle-strane-incongruenze-nel.html
e http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2020/07/il-curriculum-sparito-della-ministra-le.html
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