La scuola siciliana va alla guerra
Nel sistema educativo
sembra non esserci più cittadinanza per la pace. Quella vera, disarmata e
giusta. Nessuna intenzione di riflettere sul ruolo della Sicilia negli scenari
di guerra planetari, sull’iperdronizzazione di Sigonella o sul MUOStro di
Niscemi. Da Messina a Trapani, Catania o Comiso, “militari Usa brava gente”. E
l’inno dei sommergibilisti prende piede. Sembrava avessimo chiuso con la
retorica colonial-fascista-razzista e subito ci si imbarca nel sommergibile,
pattugliatore o nave o velivolo da guerra con istruttori del 60° Stormo. Non mancano
esercitazioni e addestramenti. Si osservano i droni militari. Torna prepotente
il mito del supereroe combattente. Musica e propaganda bellica, scuola e forze armate:
binomi utili e perfetti da replicare ovunque con la compiacenza di generali e ammiragli,
presidi e docenti. Si aspettano tempi migliori per l’educazione alla pace.
10 giugno 2017, base militare della Marina militare
di Terravecchia, Augusta, sede del Comando Marittimo Sicilia. Nel salone-teatro
si esibiscono, uno dopo l’altro, i cori degli istituti scolastici di una delle
cittadine più militarizzate d’Italia. E’ l’epilogo della kermesse voluta da
Marisicilia, tre giorni di esposizioni di mezzi da guerra navali e aerei,
esercitazioni, regate, ecc., protagonisti centinaia di bambine e bambini. Agli
alunni del 1° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli” tocca intonare l’”Inno dei sommergibilisti”, cavallo di
battaglia di uno dei reparti d’élite delle italiche forze armate. Andar pel vaso mar, ridendo in faccia a Monna Morte e al destino! Colpir e
seppellir Ogni nemico che
s’incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell’avversità se ne infischia perché sa che vincerà! L’inno che sbeffeggia guerra, assassinii e madonna morte l’aveva scritto nel 1941 un compositore siciliano, Mario Ruccione, ignorato
dai più ma il cui maggiore successo è noto a tutti, quella maledetta
orecchiabile Faccetta nera, ignobile
emblema della peggiore retorica colonial-fascista-razzista del Ventennio.
Musica e propaganda bellica, scuola e forze armate:
binomi utili e perfetti da replicare ovunque con la compiacenza di generali e
ammiragli, presidi e docenti. Il successivo 21 giugno, solstizio d’estate, è
stato consacrato alla Festa della Musica;
in 14 capoluoghi (tre in Sicilia: Messina, Palermo e Trapani) sono bande e fanfare
di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri a farla da padrone. Nella città
dello Stretto, il momento clou delle iniziative programmate dall’assessorato
alla Cultura in sinergia con soggetti pubblici e privati è il concerto no stop presso
la caserma “Emilio Ainis” di Contesse della Brigata Meccanizzata “Aosta”, per
sottolineare - come dichiarato dal generale Roberto Angius - il “rapporto
sempre più stretto con il territorio siciliano in attività non soltanto
squisitamente militari (l’operazione Strade
sicure o altri impegni di carattere operativo ed addestrativo), ma anche
nel sociale”. Con la banda dell’“Aosta” sul palco pure l’orchestra del Liceo
musicale “Ainis” e i cori degli istituti comprensivi “Mazzini-Gallo”, “Paino – Gravitelli”
e “Cannizzaro – Galatti” e delle scuole medie “Pascoli” e “Leopardi”.
Per par condicio, dal 5 all’8 ottobre, fanfare di
guerra e cori scolastici si sono spostati nella zona falcata di Messina, per la
Festa
della Marineria: quattro
giornate all’insegna dello sport e della cultura, con mostre, convegni, visite
guidate alle unità, esercitazioni e addestramenti navali e subacquei e
oltre 4.000 studenti siciliani a far la fila all’ingresso della grande base sede
del comando operativo della Marina. A conclusione l’immancabile concerto delle
bande di Esercito, Marina e Carabinieri e dell’orchestra giovanile “Falcone-Borsellino”
della Fondazione La città invisibile
di Catania.
In epoca di guerra globale, permanente o perpetua,
l’educazione e la formazione pro-militare dei giovani è una delle priorità dei
ministri della difesa e dell’istruzione.
Guerra è
bello e istruttivo
In Sicilia, isola-laboratorio per le strategie di
attacco e supremazia planetaria di Usa, Nato e Ue, proliferano a vista d’occhio
progetti, stage e interscambi tra insegnanti, studenti e forze
armate; alle visite ai musei e al patrimonio artistico i dirigenti scolastici privilegiano
quelle a basi, caserme, porti, aeroporti e installazioni radar. Guerre mondiali
e battaglie vengono reinterpretate, si cancellano con un colpo di spugna
crimini e barbarie e torna prepotente il mito del super-eroe combattente. Un
anno fa, ancora a Messina, il 5° reggimento fanteria “Aosta” ha promosso
Il Quinto per Voi, due giornate
promozionali rivolte agli studenti delle classi 5° degli istituti superiori
e delle classi 3° delle scuole medie nel ricordo della tragica battaglia di “Col della
Beretta” (22-26 novembre 1917), per “stimolare nelle nuove generazioni riflessioni
sull’importanza di mantenere viva una coscienza collettiva sulle radici e
sull’identità nazionale e quale occasione per diffondere i valori di amor di
Patria, senso dello Stato, sicurezza, legalità e solidarietà”.
Uno
dei settori educativi-didattici particolarmente a cuore delle forze armate è
quello delle attività ludico-motorie e sportive, guarda caso il meno
attenzionato nell’ultima decade da MIUR, CONI e federazioni sportive. Da tempo,
in particolare, viene proposto il Concorso
esercito-scuola con l’organizzazione di corse campestri
all’interno di infrastrutture, basi e poligoni militari. Più recentemente, le forze armate si sono ritagliate
uno spazio significativo anche nella promozione dei campionati sportivi
studenteschi e dei Giochi della Gioventù, affiancandosi o sostituendosi agli
enti locali che un tempo contribuivano finanziariamente alla loro promozione. Per
centinaia di “studenti meritevoli” delle scuole secondarie ci sono poi i corsi
di vela estivi organizzati dalla Marina militare e dalla Presidenza del
Consiglio presso l’Accademia Navale di
Livorno, la Scuola Navale “Francesco Morosini” di Venezia o la Scuola Sottufficiali de La Maddalena. La Marina
militare e lo sport è stata la campagna
promossa dal Comando di Marisicilia in tutte le scuole del Comune di
Augusta e i vincitori sono stati premiati in occasione della festa-evento di
giugno, quella consacrata all’Inno del fasciosommergibilisti. Palermo, la scorsa primavera, ha ospitato invece la 16^ edizione del Campionato
mondiale studentesco di Orienteering; a organizzarlo il MIUR in collaborazione
con il Comune e il Comando Militare Esercito “Sicilia”. Oltre 800 i
partecipanti e la gara, “dedicata al giornalista siciliano Peppino Impastato, ucciso
dalla mafia a Cinisi”, si è tenuta nel bosco della Ficuzza.
A Catania a fine novembre ha
preso il via la IX edizione del Progetto Sport e Legalità che nel
corso dell’intero anno scolastico vedrà decine di istituti confrontarsi in
diverse discipline sportive. “Hanno già avuto inizio i primi incontri tra
scuole e militari”, scrivono i promotori del progetto. “La ormai rodata
sinergia tra le forze dell’ordine e le forze armate e le scuole medie inferiori
introdurrà uno degli argomenti cardine dell’edizione in corso d’opera, la legalità e
le donne con le stellette, vale a
dire la valorizzazione del ruolo
delle donne in ambito militare. Tale argomento sarà poi lo spunto per un
incontro successivo sul femminicidio...”. Sempre nel capoluogo etneo, dal 23 ottobre al 4 novembre, l’Aeronautica Militare
in accordo con il MIUR ha dato vita al corso nazionale di Cultura Aeronautica.
L’affascinante
mondo dei sottomarini
“Si tratta di un’iniziativa informativa ed orientativa
volta a diffondere la conoscenza del mondo aeronautico, facendo vivere ai
giovani frequentatori una concreta esperienza di volo con il velivolo SIAI-Marchetti
208, sotto la guida di qualificati istruttori del 60° Stormo”, spiega il
Comando Ami. Agli studenti primi classificati, l’Aeronautica riserva la
possibilità di trascorrere un periodo presso l’aeroporto di Guidonia per volare
con un aliante biposto.
Militari e industrie belliche non potevano mancare
all’appuntamento con la famigerata alternanza scuola-lavoro,
il provvedimento peggiore della cosiddetta Buona
scuola dei governi Renzi-Gentiloni-Giannini-Fedeli. Nel febbraio
2017 è stata firmata una convenzione tra la Guardia Costiera e l’Istituto
Tecnico Aeronautico “Ettore Majorana” di Gela per effettuare tirocini e stage
della durata di 36 ore presso il 2º Nucleo Aereo di Fontanarossa. Questo iter “formativo”
è stato recentemente proposto pure agli studenti del Politecnico del Mare “Duca
degli Abruzzi” di Catania. Il 7 aprile, nell’ambito del “percorso didattico
mirato a creare una forte intesa con il mondo del lavoro”, l’istituto etneo aveva
promosso anche un incontro con gli ufficiali della Marina militare per
approfondire il tema de L’affascinante
mondo dei sottomarini.
Sempre per gli studenti dell’Istituto “Majorana” di
Gela, lo scorso anno sono state svolte attività di tirocinio ed orientamento da
parte del Comando del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare; alla formazione
presso il reparto italiano schierato a Sigonella hanno partecipato pure gli
allievi dell’Istituto Tecnico Aeronautico “Arturo Ferrarin” di Catania. “Le
attività si sono articolate per oltre un mese con percorsi teorici e pratici al
fine di sviluppare e valorizzare le vocazioni personali degli studenti, gli
interessi e gli stili di apprendimento individuali, per avvicinarli alle
attività della Difesa”, ha spiegato il colonnello Federico Fedele, comandante del 41° Stormo Antisom con
molteplici esperienze nei teatri di guerra di Afghanistan, Bosnia, Kosovo e Serbia.
Altri tirocini in “attività di controllo dello spazio
aereo e della meteorologia, manutenzione dei velivoli in forza ai Gruppi Volo” sono
in svolgimento a Sigonella per gli allievi dell’Istituto Tecnico Commerciale e
Aeronautico “Fabio Besta” di Ragusa, nell’ambito di apposita convenzione firmata
il 28 settembre 2016 con il Comando dell’Aeronautica. Ad inizio anno scolastico 2015-16, gli studenti più meritevoli dell’istituto ibleo sono stati premiati con uno
stage presso il complesso Alenia di Cameri
(Novara) dove vengono assemblati i cacciabombardieri a capacità nucleare F-35; a
condurre in Piemonte gli allievi ci ha pensato proprio il 41° Stormo con un pattugliatore da guerra Atlantic
decollato da Sigonella. Il 27 ottobre scorso, l’Istituto
“Besta” ha organizzato a Ragusa un convegno dal titolo Next generation Aviation Training Conference - Evidence Based Training
- state of the art, in collaborazione con l’Aeronautica Militare e l’azienda
Cognitive Technologies and Services (COGTECH), spin-off
fondata nel 2011 per “sviluppare e offrire servizi tecnologicamente innovativi
nel campo della sicurezza e dell’addestramento dei piloti di aviazione”. Immancabilmente
bellici i linguaggi e i contenuti dei lavori.
La testa …
tra le nuvole
Gli istruttori dell’86° Centro Addestramenti Equipaggi
(CAE) del 41° Stormo si sono soffermati con gli studenti sull’evoluzione del
sistema di addestramento nell’Aeronautica e “nello specifico, sul velivolo
P-1150A Atlantic e sul nuovo sistema d’arma P-72A, con la propria missione
primaria di contrasto della minaccia subacquea e navale, servizio di ricerca e
soccorso (SAR) in mare a lungo raggio, protezione delle principali vie
marittime, controllo delle unità navali subacquee e di superficie
potenzialmente ostili”.
La testa ... tra le nuvole. Orientamento al lavoro è stato
invece il titolo del seminario che gli studenti dell’I.I.S. “Enrico De Nicola”
di San Giovanni La Punta hanno svolto con gli ufficiali del Comando dell’Aeronautica
Militare di Sigonella. Lo scorso aprile, sempre in tema di orientamento, per gli studenti delle ultime classi dell’Istituto
“Giosué Carducci” di Comiso è stato promosso un “progetto di collaborazione con
le forze armate”, animatori tre ufficiali in forza ai reparti di volo Ami. “Una
grande opportunità per gli studenti carducciani, che ha permesso loro di
conoscere più da vicino il panorama delle Forze Armate italiane e il loro
lavoro a sostegno della pace”, il commento del dirigente.
A gennaio, il 41° Stormo con l’11° Reparto manutenzione
velivoli di Sigonella ha pure partecipato con propri mezzi militari all’11ª
edizione dell’Orient@giovani, l’evento
di orientamento universitario e al mondo del lavoro rivolto a tutte le scuole
secondarie siciliane e organizzato a Milazzo dall’Istituto Tecnico “Ettore
Majorana”. Tre mesi prima, le classi quarte dell’istituto mamertino si erano
recate in visita alla base aerea della Marina Militare di Catania (Maristaeli),
per “approfondire lo studio dell’utilizzo delle telecomunicazioni e poter osservare
due tipi di aeromobili: l’AB 212 ASW e l’EH-101 ASW”. All’Orient@giovani, l’I.T. “Majorana” aveva dato pure vita ad un
laboratorio sul tema della cyberscurity in collaborazione con la transnazionale
informatica civile-militare Cisco, la stessa che il 25 luglio scorso ha siglato con il MIUR un
protocollo d’intesa di alternanza scuola-lavoro per “promuovere cultura e
competenze digitali” tra un migliaio di studenti delle superiori (Progetto Impres@Digitale). “Alla
formazione legata alle tecnologie, all’imprenditorialità digitale, alla
programmazione si affiancherà anche la possibilità di rafforzare le cosiddette soft skills – come la capacità di
lavorare in gruppo, saper gestire il proprio tempo, capire come gestire
correttamente le fasi di un progetto, il problem
solving”, si legge nel protocollo. A conclusione del progetto saranno
selezionati 100 studenti che parteciperanno a “giornate in azienda” presso le
sedi Cisco di Roma e di Vimercate (Monza).
Altro istituto siciliano distintosi nella
predisposizione di percorsi formativi con aziende del complesso
militare-industriale è l’Istituto Nautico “Caio Duilio” di Messina che in
partnership con Intermarine S.p.A. (gruppo leader nella produzione d’imbarcazioni
per uso commerciale e militare e che ha incorporato i Cantieri Navali
“Rodriquez”) ha conseguito lo scorso anno il primo premio nazionale ex aequo al
concorso Didattiva: la didattica per
l’alternanza scuola-lavoro, promosso da Confindustria dell’Alto
Adige e MIUR. Il riconoscimento ha consentito la stipula di una
convenzione che “porterà il Caio Duilio a diventare istituto di riferimento di
una delle più importati società italiane di costruzioni navali, al fine di
formare figure professionalizzate da inserire più rapidamente nel mondo del
lavoro”.
L’inarrestabile corsa delle scuole siciliane verso il
militare non poteva lasciar fuori la maggiore delle basi straniere ospitate
nell’Isola, la NAS - Naval Air Station di Sigonella, di uso esclusivo delle forze
armate degli Stati Uniti d’America. Specifica convenzione con la “Base NATO” per la “messa
in opera di percorsi che rappresentano un valore aggiunto di qualità del
servizio” è stata firmata dall’Istituto Comprensivo Statale ad indirizzo
musicale “Gabriele D’Annunzio” di Motta Sant’Anastasia. Una visita di
istruzione “con incluso il pranzo al fast food della base” è stata effettuata
nel maggio 2015 da alcuni alunni dell’immancabile “Ferrarin” di Catania.
Segui
una rotta sicura
Il 4 aprile 2016, un altro istituto etneo, il Professionale “Enrico Fermi”,
ha invece consegnato una targa di
ringraziamento ai responsabili dell’Ufficio relazioni esterne della NAS di
Sigonella per “l’impeccabile coordinamento delle attività di volontariato
civico svolte dai militari americani nel territorio siciliano”. Alla
premiazione è seguito un incontro degli studenti sulle “attività di soccorso
dei migranti in mare”, relatore il contrammiraglio Nunzio Martello, direttore marittimo
della Sicilia Orientale della Guardia costiera. L’evento, come spiegato dal
dirigente scolastico, è stato promosso “nell’ambio del
progetto Segui una rotta sicura,
volto ad inculcare il concetto di legalità e
moralità nei giovani studenti e promuovere la cittadinanza
attiva, valori condivisi dalle forze armate Usa di Sigonella che si sono
spesso alleati
con gli studenti del Fermi per portare a termine iniziative congiunte di volontariato”.
Altro incontro con i marines si è svolto nel novembre 2016 nel Liceo “Elio Vittorini” di Francofonte, presenti pure gli
studenti dell’Istituto Commerciale “Alaimo” e del Liceo “Gorgia” di Lentini.
“Punto centrale dell’attività è stata l’azione di sensibilizzazione contro la
droga con alcuni sottoufficiali di Sigonella che afferiscono all’associazione
CSADD – Coalition of Sailors Against Destructive Decisions”, riporta la cronaca
locale. Come ha spiegato Alberto Lunetta, responsabile dei rapporti col
pubblico di NAS Sigonella, le visite alle scuole sono parte integrante del
programma di “buon vicinato” (Community
relation) avviato nel 2013 dalla Marina Usa con interventi di volontariato di
varia natura a beneficio di enti locali, associazioni, parrocchie, case
famiglia, ecc.. Tra le attività più richieste dai dirigenti quelle di tipo
“didattico-linguistico” o di manutenzione e
ristrutturazione degli edifici scolastici. Il 20 marzo 2017, gli studenti del Liceo “Ven. Ignazio
Capizzi” di Bronte hanno avuto modo di partecipare alla conferenza in lingua
inglese su Helathy Eating Habits, relatore il capitano Mauricio
Jimenez della US Navy di Sigonella, mentre qualche mese prima le bambine e i
bambini del Circolo Didattico “Madre Teresa di Calcutta” di Belpasso sono stati
affidati ai marines per apprendere qualche parola in inglese, ritinteggiare le
classi e condividere un rinfresco. Nel novembre 2016, agli studenti dell’Istituto
“Quasimodo” di Floridia è stata data l’opportunità di incontrare un’infermiera
e un assistente della base militare americana per approfondire in inglese i
temi della sana alimentazione e del corretto stile di vita. “Al fine di far
esercitare gli studenti del Liceo delle Scienze Umane “N. Colajanni” con la
lingua inglese, fare loro apprezzare la bellezza, la complessità e unicità
della storia della città di Enna, nonché far sperimentare l’emozione di guidare
un turista, è stato ideato un progetto che ha visto la sua concretizzazione il
6 giugno 2017 con 8 marines della base di Sigonella in visita al Castello di
Lombardia e il Duomo”, riporta invece Ennapress.it.
Da Messina a Trapani, Catania o Comiso, militari Usa brava gente, le parole
d’ordine in istituti e licei, scuole medie, elementari e asili. Guai invece a
riflettere sul ruolo della Sicilia negli scenari di guerra planetari, sull’iperdronizzazione
di Sigonella o sul MUOStro di Niscemi. Per la pace, quella vera, disarmata e
giusta, sembra invece non esserci più cittadinanza nel sistema educativo.
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