Lo Sgarbi Festival su Mafia e Antimafia

Ai link http://www.youtube.com/watch?v=yFD77aWRpxc e http://www.enricodigiacomo.org/2011/06/20106/ è possibile seguire gli utlimi minuti dello scandaloso intervento di Vittorio Sgarbi alla 57^ rassegna cinematografica di Taormina, venerdì 17 giugno 2011.
Si è tratto di uno show in cui sono state messe sotto tiro le maggiori istituzioni e i soggetti in prima linea in Sicilia nella lotta contro la mafia (magistrati, prefetti, forze dell’ordine, ecc.), dove le affermazioni più ricorrenti sono state che “in Sicilia ormai la mafia non esiste più”, che “la vera mafia è lo Stato” e che “l’antimafia è peggio della mafia ed è ostacolo dello sviluppo dell’isola”.
Ad aggravare le mistificanti affermazioni del noto polemista, va sottolineato il suo ruolo istituzionale come sindaco del comune siciliano di Salemi (Trapani) e il fatto che sono avvenute nell’ambito di una kermesse cinematografica organizzata e quasi interamente finanziata con denaro pubblico (Regione siciliana, Provincia di Messina, Comuni di Messina e Taormina, Unione europea), all’interno della sezione Campus (patrocinata dal ministero della Gioventù) e a cui partecipavano centinaia di studenti universitari e liceali, critici cinematografici, giornalisti della stampa internazionale, ecc..
C’è poi il fatto che nessuno degli organizzatori o dei co-relatori presenti allo Sgarbi Show (la diretterice del festival Deborah Young e l’avvocato Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma Mediterraneo, main sponsor dell’evento) abbiano ritenuto doveroso richiamare all’ordine Sgarbi, invitato a relazionare nello specifico su “L’arte e la cultura in una società senza valori” e non certo sulle vicende relative all’ispezione avviata dalla Prefettura di Trapani per verificare l’esistenza di presunte infiltrazioni mafiose nella vita amministrativa del Comune di Trapani.
Come è poi possibile vedere nel video, nessun ha impedito (o censurato) che il sottoscritto - giornalista accreditato al festival - venisse apostrofato per tre volte da Sgarbi come “mafioso” solo per aver espresso verbalmente il proprio sdegno per i gravissimi attacchi all’Antimafia. In merito ho già dato mandato ai miei legali di sporgere querela nei confronti del sindaco-polemista; tuttavia sento il dovere di invitare gli organi d’informazione a dare il massimo risalto alla vicenda anche per prevenire che in futuro si possano ripetere simili sproloqui di fronte a giovani e studenti, per giunta a spese dei contribuenti. Invito altresì le autorità giudiziarie competenti, la Prefettura di Trapani, le Commissioni parlamentari antimafia nazionale e regionale a ordinare il sequestro della registrazione dell’intervento di Vittorio Sgarbi per verificare la gravità delle sue affermazioni al festival di Taormina.
Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi giornalisti e tutti coloro che in questi giorni mi hanno espresso solidarietà.
Messina, 20 giugno 2011                                            
Antonio Mazzeo


Allegato
Comunicato PRC: Taormina FilmFest, solidarietà al giornalista Antonio Mazzeo
Apprendiamo dalla stampa le deliranti affermazioni del noto animatore televisivo Vittorio Sbarbi durante un incontro al Taormina FilmFest.
Pare che l'illustre ospite abbia affermato che "la mafia in Sicilia non esiste più". Tale dichiarazione per quanto ci riguarda  non solo è una colossale menzogna, che si replica da sola, ma è anche una "pugnalata" a chi la mafia, "Cosa Nostra", la combatte ogni giorno. Ricordiamo che sotto gli occhi di tutti ci sono uomini dello Stato, associazioni e liberi cittadini che a costo di gravi rischi e mille sacrifici lavorano ogni giorno contro la mafia per la legalità e la giustizia, oltre che partiti come il nostro, storicamente in prima linea nel contrasto degli interessi criminali nella politica. Gravi anche gli attacchi ricevuti dal giornalista Antonio Mazzeo che, sempre a quanto riporta la stampa, è intervenuto civilmente per contestare tali sproloqui, dato anche il colpevole e mancato intervento della direzione del festival.
Antonio Mazzeo, giornalista da sempre avverso ai poteri criminali ed autore del libro "I Padrini del Ponte" (insignito recentemente da Italia Nostra del premio "Bassani" per il giornalismo d'inchiesta), è stato ripetutamente apostrofato come "mafioso", accusa che farebbe anche ridere se non fosse di per sé una grave calunnia.
Presa visione di tutto ciò il Partito della Rifondazione Comunista (Federazione della Sinistra) esprime la sua più totale solidarietà e vicinanza ad Antonio Mazzeo ed a tutti coloro i quali ogni giorno vivono e lottano per fare della nostra Sicilia una terra giusta, libera e felice.

Gianluca Pini
segreteria provinciale PRC / FdS Messina
resp. movimenti







News - Attualità
Scritto da Santo Laganà   
Martedì 21 Giugno 2011
Questa testata giornalistica, la sua direzione, i redattori e tutti i collaboratori, esprimono forte e convinta solidarietà ad Antonio Mazzeo,  per le accuse gratuite di cui è stato fatto oggetto  da Vittorio Sgarbi (guarda il video) nell’ambito di un dibattito all’interno del festival del cinema di Taormina. Il noto critico d’arte mediatico, in una delle sue elucubrazioni che ne hanno fatto un personaggio televisivo, parlando ad una platea di giovani, all’interno di una manifestazione finanziata con denaro pubblico, ha detto che la mafia non esiste e che è tenuta in vita dall’antimafia per esigenze di sopravvivenza di quest’ultima. Quando Antonio Mazzeo, giornalista regolarmente accreditato presso il festival, ha contestato le affermazioni di Sgarbi, quest’ultimo , con uno dei suoi scatti d’ira proverbiali, l’ha apostrofato come “mafioso”, “mafioso”, “mafioso”. Ci appare del tutto superfluo ricordare chi sia Antonio Mazzeo, la sua storia di militante pacifista e antimilitarista, le sue battaglie sugli intrighi del Ponte, sulla mafia Barcellonese, sul businnes mafioso legato alle vicende dei migranti e tante e tante altre battaglie di libertà e per i diritti umani. Di Sgarbi c’è poco da dire se non che, per sovrapprezzo, è anche sindaco di Salemi, città sulla quale pesa l’ombra di quel Giuseppe Giammarinaro,  titolare di un curriculum criminale di tutto rispetto, come si evince dall’ultima, in ordine di tempo,  proposta del Questore di Trapani per “l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale” a suo carico. Della serie: “da quale pulpito arriva la predica”.


La visione del video, da ieri sul web, relativo all’intervento di Sgarbi, il 17 giugno scorso al Taormina film festival, ed al suo scontro verbale con il giornalista Mazzeo, è sconcertante e ci indigna per l’arroganza dimostrata dal sig. Sgarbi, per la sua disinformazione, per il suo attacco gratuito e grave a chi lotta quotidianamente contro la mafia, per la sua pericolosa sottovalutazione della pericolosità del fenomeno mafioso, per i suoi insulti ad un giornalista come Antonio Mazzeo, da sempre impegnato a svelarci le trame oscure e palesi dei poteri forti e mafiosi.
Il grave comportamento di Sgarbi non può passare inosservato e deve vedere un deciso intervento da parte delle istituzioni che hanno patrocinato l’evento, tra cui la Regione Sicilia,la Provincia regionale di Messina, il Comune di Messina. Non si tratta di chiedere al sig. Sgarbi le sue scuse che, conoscendo il personaggio, non arriverebbero mai, ma di assumere una presa di distanza netta e decisa dalle cose dette dal sig. Sgarbi e l’impegno a non invitare più simili personaggi fino a quando continuino a sostenere posizioni che rischiano oggettivamente di fare abbassare la guardia in una lotta, quella contro il potere mafioso, che seppure ha vinto tante battaglie non ha ancora vinto la guerra.
La nostra solidarietà al giornalista Antonio Mazzeo ed a quanti sono stati insultati dal sig. Sgarbi.
Daniele Ialacqua – Coordinatore cittadino SEL


SGARBI ATTACA MAZZEO. LA SOLIDARIETA’ DEL PDCI AL GIORNALISTA



lunedì 20 giugno 2011
“In Sicilia ormai la mafia non esiste più”, “la vera mafia è lo Stato”, “l’antimafia è peggio della mafia ed è ostacolo dello sviluppo dell’isola”. Queste le parole di Vittorio Sgarbi Sindaco del Comune siciliano di Salemi (Trapani). Il Pdci: si dimetta!
“In Sicilia ormai la mafia non esiste più”, “la vera mafia è lo Stato”, “l’antimafia è peggio della mafia ed è ostacolo dello sviluppo dell’isola”. Queste le parole di Vittorio Sgarbi Sindaco del Comune siciliano di Salemi (Trapani), rivolte a Antonio Mazzeo, giornalista messinese, da sempre  impegnato contro la mafia e il malaffare, apostrofato per tre volte da Sgarbi come “mafioso” solo per aver espresso verbalmente il proprio sdegno per i gravissimi attacchi all’Antimafia.
Il Pdci di Messina è pienamente convinto che una cappa occulta impedisce il mancato sviluppo dell’Isola, ed esprime piena solidarietà  a Antonio Mazzeo per la grave calunnia messa in atto dal sindaco del Comune siciliano, di cui si chiedono le immediate dimissioni.
Il Pdci, inoltre, si dice stupefatto dal mancato intervento di disapprovazione nei confronti del sindaco televisivo Vittorio Sgarbi, da parte della Direzione del Filmfest di Taormina.
La Sicilia e i siciliani vogliono esseri liberi dai condizionamenti e dagli amministratori che, allo scopo di apparire per qualche minuto sui media senza, peraltro, suscitare grande entusiasmo, vaneggiano e inneggiano alla cattiva coscienza sociale.
La Federazione provinciale Pdci Messina



 LA CIRCOSCRIZIONE SOCI DI BANCA ETICA DELLA SICILIA EST ESPRIME SOLIDARIETA'
    AL PROPRIO SOCIO, IL GIORNALISTA ANTONIO MAZZEO, FATTO OGGETTO DI VERGOGNOSE
    E INACCETTABILI INVETTIVE DA PARTE DI VITTORIO SGARBI NEL CORSO DEL FESTIVAL DEL
    CINEMA DI TAORMINA DEL 17 GIUGNO SCORSO.
    Nuccio Aliotta coordinatore Git Circoscrizione Sicilia Est di Banca Etica

 
LA SOLIDARIETA' DEI GIURATI DEL PREMIO "GIORGIO BASSANI 2010" DI ITALIA NOSTRA


I componenti della giuria della prima edizione del  Premio giornalistico Nazionale per l’impegno civile, istituito da Italia Nostra  ed intitolato a Giorgio Bassani (Ferrara, novembre 2010), dichiarano di essere profondamente sconcertati a seguito dell'increscioso  episodio accaduto il 17 giugno, in occasione di una manifestazione del Festival di Taormina,  quando il critico-polemista Vittorio Sgarbi, dopo una discutibilissima e certamente non condivisibile affermazione delle responsabilità dei magistrati antimafia a diffondere un'idea di mafia che a suo parere sarebbe inesistente in Sicilia, ha rivolto al giornalista Antonio Mazzeo ripetute accuse di “mafioso”, lesive dell’ immagine  umana e professionale del giovane e valoroso giornalista che la giuria del Premio ha unanimemente considerato meritevole con la seguente motivazione“per i suoi interventi coraggiosi in difesa del paesaggio e della legalità. Figura di grande rilievo nel mondo del volontariato non violento e pacifista, Mazzeo  ha scritto  pagine importanti contro le mafie del cemento e sullo scandaloso  progetto del ponte di Messina. Italia Nostra  ritrova nel suo lavoro lo spirito del proprio impegno etico e culturale”.  Coerentemente a tale giudizio, nel confermare la propria stima ad Antonio Mazzeo,  i giurati stigmatizzano  l’accaduto con fermezza esprimendo pubblicamente la propria solidarietà nei confronti di questo giornalista e scrittore, costantemente impegnato nella difesa di valori fondamentali come la lotta contro la criminalità, la difesa dell’ambiente, della pace e dei diritti umani.

 Anna Dolfi, Carl Wilhelm Macke, Alessandra Mottola Molfino,
Gherardo Ortalli,  Salvatore Settis, Gianni Venturi, Luigi Zangheri

Commenti

  1. Purtroppo non ho potuto partecipare all'evento, ma non posso che esprimere profonda tristezza per le parole vergognose di Sgarbi. Una tristezza che sfocia in sensazioni di rabbia, di impotenza, perché quest'uomo ha il potere e il coraggio di dire falsità non solo in occasione di un evento cinematografico, ma, ancor peggio, davanti a milioni di persone, sulla carta stampata e così via. Insomma, ritengo vergognoso dare spazio ad un elemento così ambiguo come Sgarbi.
    Infine ti ( le ) rivolgo la mia più grande solidarietà e vicinanza per quanto accaduto, nella speranza che ottenga la giusta ricompensa.

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  2. Le esprimo la mia solidarietà per il vile attacco ricevuto da quel penoso personaggio pseudo sindaco. Peccato che ci sono ancora molti miei corregionali che, come ho potuto vedere nel video, assecondano le cavolate dette dallo pseudo critico d'arte battendogli le mani. Dovrebbero battergliele in faccia !!.
    Complimenti per tutti gli articoli di approfondimento che realizza e che permettono di far luce su tutte quelle nefandezze che ci circondano.

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