Il calcio-genocidio di Israele contro il popolo palestinese
Quando nel 2025 vedrai scendere in campo la nazionale di calcio di Israele o una squadra israeliana ricordati del genocidio perpetrato dalle autorità di Tel Aviv contro il popolo palestinese e dei crimini contro l'umanità compiuti a Gaza e in West Bank, in Libano, Siria e Yemen.
Ma
ricordati soprattutto che dal 7 ottobre 2023 ad oggi le forze armate israeliane
hanno assassinato a Gaza più di 350 calciatori palestinesi e oltre 400 atleti
di cui 91 minori di età.
Ricordati
che tra le vittime c'è Muhammed Kalifa, ucciso insieme al fratello Mahmoud
durante un bombardamento aereo contro il campo rifugiati di Nuseirat. Muhamed
giocava nella squadra nazionale giovanile della Palestina, mentre Mahmoud era
titolare della squadra dello Shabab Ahli Al-Nuseirat.
Ricordati
poi che tanti (ex) impianti sportivi di Gaza sono stati trasformati in campi di
prigionia dove vengono detenuti illegalmente e torturati centinaia di ragazzi
palestinesi.
Ricordati
poi che anche il principale stadio di Gaza City è stato trasformato dalle forze
armate israeliane d'occupazione in un ignobile campo di prigionia.
Ricordati
poi che fino ad oggi a causa dei bombardamenti israeliani sono stati
completamente distrutti 278 impianti sportivi in tutta la Striscia di Gaza e
che ci vorranno anni ed anni prima che le nuove generazioni palestinesi possano
tornare a praticare sport e attività motorie.
Ricordati
infine che la Federazione calcistica della Norvegia ha chiesto alla FIFA di
avviare un'inchiesta sui crimini compiuti da Israele in vista dell'imposizione
di sanzioni contro la nazionale di calcio israeliana. Quando lo farà anche la
Federazione Italiana Gioco Calcio?
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