Approda in Sicilia la Ginnastica Dinamica Militare. Gli addestramenti nella palestra di una scuola di Acireale
Eins, zwei drei… Ordine, rigore e disciplina! Avanti, marc’!!! La Sicilia piattaforma di guerra nel Mediterraneo? Ecco che la Ginnastica Dinamica Militare Italiana approda nell’Isola per addestrare i giovin guerrieri del XXI secolo a partire di un istituto scolastico della provincia di Catania.
Mercoledì
4 ottobre a partire dalle ore 20 presso la Palestra dell’Istituto Comprensivo “Galileo
Galilei” di Acireale, sarà presentato il Corso con lezione pratica della
Ginnastica Dinamico Militare Italiana (GDMI), la “metodologia sportiva” mutuata
dagli addestramenti dei corpi d’élite delle forze armate che in meno di dieci
anni ha conquistato l’attenzione di migliaia di ragazze e ragazzi. Riconosciuta
ufficialmente come sport dal Coni (attraverso il C.S.I. – Centro Sportivo
Italiano) la GDMI è praticata in oltre 300 strutture, spesso palestre
scolastiche concesse in cambio di agevolazioni tariffarie per gli studenti che
si iscrivono ai corsi.
“La
Ginnastica Dinamica Militare è un allenamento efficace, che può essere
utilizzato per migliorare la forza, la flessibilità, la resistenza e la
coordinazione”, annunciano i promotori dell’evento “a numero chiuso” di
Acireale, il primo mai svolto in Sicilia. “Gli esercizi completamente a corpo libero,
adatti a tutti e per tutti i livelli di preparazione fisica, sviluppano e
migliorano la forza fisica e mentale, la resistenza cardiovascolare e polmonare,
le capacità neuromuscolari, la perdita di grasso superfluo, la disciplina, il senso
di appartenenza, la diminuzione dello stress psicofisico”. Per prenotarsi alla
lezione di prova nella palestra dell’IC “Galilei” si dovrà versare 10 euro “per
coprire il costo della quota assicurativa”.
Lanciata
a Brescia nel 2013, la Ginnastica Dinamica Militare Italiana si è diffusa prevalentemente
in tutte le regioni del Centro Nord Italia. Nel Mezzogiorno gli unici centri sono
stati aperti solo in Puglia a Bari, Taranto, Lecce, Avetrana e nelle palestre delle
scuole medie “Orazio Flacco” di Carosino, “G.L.
Maruji” di Manduria, “Alessandro Manzoni” di San Pancrazio Salentino e in
quella di un Istituto Comprensivo di Casarano. A Grottaglie la GDMI è praticata
invece nella sala parrocchiale della chiesa di Santa Maria in Capitelli.
“Si
chiama Ginnastica Dinamica perché non
è mai statica; Militare perché vuole
riportare la disciplina, il rigore, ma soprattutto l’unione ed il rispetto
tipico dei militari”, spiegano i promotori dell’attività sportiva. “Nessun collegamento con ideologie politiche, ma una conduzione
dell’allenamento da parte dell’istruttore con comandi in stile militare ed
atleti sincronizzati. E’ detta anche Italiana
perché è legata al tricolore, alle origini romane, al loro modo di vivere: è un
modo per ricordare che noi siamo i figli dei grandi Romani che hanno fatto
grande questo territorio”.
Video
e pamphlet promozionali non lasciano dubbi sui fini e le metodologie
“didattiche” bellico-nazionalisti. “Utilizziamo spirito e corpo delle dinamiche di appartenenza militare mettendo in
campo un metodo atto a forzare con la dovuta aggressività le barriere
resistenti psico-culturali attraverso un impegno che serve a creare
coesione come nelle caserme militari”, aggiunge la Federazione GDM. “Il
risultato finale di una gara si raggiunge solamente se tutti i membri del
gruppo portano a compimento gli esercizi. Non esiste il singolo o l’individuo:
esiste un gruppo di persone. Se si vince si vince tutti, se si perde si perde
tutti insieme. Questo perché se una persona è più lenta rispetto ad un’altra in
automatico facendo parte dello stesso team tutto il team andrà a subire la
penalità”.
Ecco
allora che gli esercizi si fanno tutti insieme, meglio se in 50 e anche in 100
simultaneamente, tutti allo stesso ritmo in t-shirt camouflage/mimetica e a
piedi nudi, con coreografie che ricordano purtroppo certi campi estivi della
Hitler-Jugend. “Non c’è confort neanche da parte degli istruttori che non
spronano ma danno ordini per favorire
l’abbandono della sedentarietà e riprendere uno stile di vita attivo”,
ammonisce il presidente nazionale GDM, Matteo Sainaghi. Lui è
anche musicista e cantante e ha composto l’inno della nuova specialità: Cara
Italia, il tempo di rinascere è giunto (…) Nel nostro destino sono passati
artisti poeti geni e dittatori. È giunto il tempo di guardarsi e dire: sì cazzo
sono italiano (…) Un cuore che batte all’unisono per la nazione, un solo cuore
cara Italia la mia nazione. Dal primo passo alzati e segui solo la tua anima.
Lei ti guiderà dentro una grande nazione, il suo colore è il tricolore.
In
Toscana, lo scorso anno, i Cobas scuola e numerosi docenti e genitori hanno stigmatizzato i principi e le
metodologie didattiche della GDMI chiedendo ai consigli di istituto di revocare
le concessioni degli impianti sportivi per la sua pratica. “E’ il ritorno ad
un passato a tinte fosche, l’educazione fisica per plasmare i muscoli e
l’obbedienza, mortificare le soggettività individuali e cancellare con un colpo
di spugna un secolo di studi e ricerche sulla psicomotricità e la pedagogia
ludico-motoria”, ha rilevato un docente di Scienze motorie. “Esprimiamo il
nostro netto dissenso rispetto alla concessione della
palestra scolastica dell’istituto comprensivo Fucini nella convinzione che gli
edifici scolastici non siano spazi indifferenziati bensì luoghi per vocazione
dedicati all’educazione e alla crescita dei ragazzi nel rispetto dei valori
culturali e sociali della scuola pubblica”, ha dichiarato l’Osservatorio
Scolastico Permanente Pisa.
Immediata la risposta del
presidente GDMI, Matteo Sainaghi. “Non c’entra
niente la politica, è tutto su base volontaria, è tutto ragionato affinché chi
si allena possa trovare la propria dimensione, per ottenere i miglioramenti
psico-fisici che l’attività sportiva è in grado di fornire”, ha spiegato al
cronista di PisaToday. “Noi non
alleniamo bambini. Solo maggiorenni, o dai 16 anni in su se accompagnati dai
genitori. Mio figlio ha 8 anni e mai lo farei allenare con le nostre
tecniche. A quelle età la ginnastica deve essere ricreativa, di gioco. Mi hanno
proposto spesso di collaborare con le scuole, ma non ho mai accettato, proprio
per questo”. Sembra invece, però, che la GDMI
sia già stata proposta alle nuove generazioni anche in orario scolastico e/o
nelle attività pomeridiane di gruppo sportivo direttamente dai docenti-marines
o da esperti esterni.
Per
l’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei” di Acireale, il 4 ottobre (giornata
indicata dal Parlamento italiano come solennità civile per la pace, la
fraternità e il dialogo fra le religioni) non segnerà il debutto nel tragico
panorama della pedagogia bellico-militare tanto di moda ormai tra le scuole di
ogni ordine e grado d’Italia. Il 19
dicembre 2022 le studentesse e gli studenti delle terze classi di scuola media
hanno incontrato nell’auditorium dell’istituto la dott.ssa Drobina B. medico di
US Navy in forza alla grande stazione aeronavale di Sigonella “per un’attività
in lingua inglese di Safety Stand Down”.
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