Danza macabra di Italia e Qatar in onore del dio delle guerre e degli affari bellici
Danza macabra di Italia e
Qatar in onore del dio delle guerre e delle grandi holding
industriali-militari. Si è conclusa nei giorni scorsi nel poligono militare di
Al Qalail in Qatar, l’esercitazione NASR
2021, organizzata dal Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto
(COMFOTER) e dal Comando Artiglieria dell’Esercito italiano congiuntamente alle
forze terrestri del petro-emirato qatarino. Ospiti d’onore dei war games, il Capo
di COMFOTER, generale Giovanni Fungo, e il Comandante delle Qatar Emiri Land Forces, generale Saeed
Al-Khayarin.
“Scopo dell’esercitazione è
stato quello di verificare il livello di preparazione raggiunto dal Comando
Artiglieria attraverso lo schieramento di un Joint Fire Support Element (JFSE) di Corpo d’Armata fuori dal
territorio nazionale”, riporta la nota dello Stato maggiore dell’esercito. “Articolato
in un Posto Comando principale attivato a Bracciano dal Centro di Simulazione e
Validazione dell’Esercito e in uno avanzato dislocato in Qatar, il JFSE è
risultato idoneo all’impiego del fuoco in supporto al 5° Reggimento Artiglieria
Terrestre Lanciarazzi Superga, al 1°
e 3° Reggimento Artiglieria Terrestre del Comando Truppe Alpine e al 132°
Reggimento Artiglieria Ariete”. La gestione
delle operazioni di combattimento nel poligono di Al Qalail è stata garantita dai
collegamenti satellitari digitali realizzati dal 2° Reggimento Trasmissioni
Alpino di stanza a Bolzano.
“All’esercitazione hanno
preso parte anche quattro compagnie di manovra e una batteria di Artiglieria
delle Forze Terrestri del Qatar, che hanno fornito l’intero supporto logistico”,
aggiunge lo Stato maggiore. “In particolare, è stata effettuata la validazione
operativa del nuovo munizionamento a lunga gittata per obici da 155mm. Vulcano, organizzata dal IV Reparto
Logistico dell’Esercito. La munizione, nella versione Guided Long Range a guida GPS, ha messo in evidenza l’eccezionale
precisione sui punti determinati da un team di forze speciali del 185° Reggimento
Paracadutisti Acquisizione Obiettivi Folgore
che ha controllato il fuoco del lanciarazzi multiplo MLRS del 5° Reggimento Superga e degli obici semoventi PzH2000.
Il nuovo munizionamento può attingere obiettivi posti a oltre settanta
chilometri di distanza….”. L’imponente esercitazione in Qatar è stata pure
l’occasione per i reparti italiani di sperimentare i nuovi sistemi radar “Arthur” (Artillery Hunting Radar) che consentono di individuare e
identificare le sorgenti di fuoco
“nemiche”.
Ad ottobre 2020 erano stati i
militari dell’emirato ad esercitarsi in Italia, prendendo conoscenza dei nuovi
sistemi di guerra acquistati a suon di miliardi dall’esercito italiano. Tredici
giorni di cannoneggiamenti (dal 4 al 16 ottobre) nei poligoni di Torre Veneri
(Lecce) e Torre di Nebbia (Bari), con i reparti della Brigata meccanizzata Pinerolo, con lo scopo di “incrementare
l’integrazione e l’interoperabilità” delle forze terrestri dei due paesi.
“L’esercitazione denominata Steel Storm ha consentito di innalzare il livello di conoscenza e la capacità di operare
con i principali sistemi d’arma e di comando e controllo digitalizzati di cui
la Pinerolo è dotata”, ha dichiarato
lo Stato maggiore dell’esercito. “Le forze schierate, organizzate in unità
pluriarma, hanno operato in uno scenario warfighting,
sfruttando i sistemi NEC - Network
Enabled Capability. Erano presenti assetti specialistici quali tiratori
scelti, team di combattimento avanzato e riconoscimento del Genio, dotati di veicoli
tattici multiruolo VTMM Orso
equipaggiati con sensori e attrezzature per la ricerca e la rimozione di
ordigni esplosivi improvvisati, e un team per il pilotaggio del drone
AeroVironment RQ-11 Raven. Durante l’attività,
le unità del 7° Reggimento Bersaglieri e i militari qatarini hanno impiegato diverse
piattaforme e sistemi d’arma tra cui blindati VBM 8x8 Freccia, sia in versione combat sia porta mortaio da 120 mm; veicoli
trasporto truppe VBL Puma; carri
armati Ariete; elicotteri da
esplorazione e scorta A129 Mangusta ed
elicotteri multiruolo NH90; blindo armate Centauro I e II”.
Un’esercitazione dunque con la chiara valenza di
mostrare sul campo i gioielli di morte made
in Italy e la speranza di piazzarne qualcuno ad un cliente che in questi
anni ha investito enormi risorse per assumere il ruolo di potenza in Medio
oriente e nel Golfo Persico. La delegazione delle forze armate del Qatar
guidata dal Capo di Stato maggiore
della Difesa, generale Ghanim Shaheen Al-Ghanim e dal Comandante delle
forze terrestri, generale Saeed Hesayen Mohammed Al-Khayarin, ha particolarmente
attenzionato durante Steel Storm il nuovo Centauro II,
autoblindo cacciacarri prodotto dal Consorzio CIO (Iveco Defense Vehicles di
Bolzano più Oto Melara di La Spezia del gruppo Leonardo). Armato di cannoni da
120 mm e mitragliatrici MG42/59 da 7,62 mm, il Centauro II è uno dei più sofisticati tank da combattimento: può
raggiungere la velocità di 105km/h ed integrarsi con i moderni sistemi digitali
di comando, controllo, navigazione e comunicazione, anch’essi di produzione
Leonardo.
Alla vigilia delle grandi manovre in territorio
pugliese, il generale Saeed Hesayen Mohammed Al-Khayarin era stato ricevuto a
Roma (9 settembre 2020) dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale
Salvatore Farina. Nell’occasione era stato sottoscritto un Accordo tecnico di cooperazione tra le forze terrestri di Italia e
Qatar nei settori dell’istruzione e dell’addestramento per “sviluppare le
competenze tecnico-tattiche e le capacità di combattimento di fanteria,
artiglieria e cavalleria” dei militari qatarini. Il generale Al-Khayarin si era
poi recato in visita presso diversi enti e reparti dell’Esercito: al Comando
Artiglieria Controaerei di Sabaudia (Latina) per conoscere le attività e gli
assetti del Centro di Eccellenza Counter
Mini/Micro Aeromobili a Pilotaggio Remoto; in Salento, dove la Scuola di
Cavalleria e la Brigata meccanizzata Pinerolo
erano impegnate nella sperimentazione di sistemi d’arma e nuove piattaforme
tecnologiche in uso alle unità terrestri (blindati Freccia e Centauro II; VTMM
Orso; veicoli leggeri multiruolo VTLM
2 NEC; i kit che costituiscono il cosiddetto sistema Soldato Sicuro, cioè tecnologie digitali e armamenti per lo
svolgimento delle guerre ultramoderne). La delegazione del Qatar concludeva il
suo tour con la visita a Roma dell’ippodromo militare “Gen. Pietro
Giannattasio”, nel quartiere Tor di Quinto, sede del Gruppo Squadroni a Cavallo
dell’8° Reggimento Lancieri di Montebello e alla cittadella della Cecchignola, presso
il Centro di Eccellenza Counter IED e
il neocostituito Reparto sicurezza cibernetica.
Il 25 e 26 gennaio 2021 era il Capo di Stato maggiore Salvatore Farina a recarsi in visita ufficiale
in Qatar, dove veniva ricevuto dal ministro per gli Affari della difesa, Khalid
bin Mohamed Al Attiyah e dal Capo di Stato Maggiore, Ghanim Shaheen Al-Ghanim.
“Il generale Farina ha espresso parole di stima e soddisfazione per i progetti
legati alla cooperazione militare, evidenziando il successo delle attività
esercitative congiunte sinora svolte”, riferiva l’ufficio stampa del Ministero
della difesa. “Lo scambio di esperienze ricercato dal Qatar, infatti,
unitamente all’esigenza italiana di addestrare il personale in poligoni che
permettano un utilizzo completo dei sistemi d’arma, ha dato vita ad iniziative
che si sono dimostrate vincenti. Evidenziando l’impegno di rendere sempre più
interoperabili i due eserciti e lo sforzo di incrementare le attività
esercitative congiunte, il Comandante delle Forze Terrestri, generale
Al-Khayarin ha ribadito l’importanza della prosecuzione della collaborazione
con un incremento della sinergia anche nei settori dei corsi di addestramento
di specialità, linguistico e della formazione”.
Due mesi prima era stato il ministro della Difesa Lorenzo
Guerini (Pd) a recarsi a Doha per un meeting con il Capo di stato, l’emiro Tamim bin Hamad Al-Thani, il premier Khalid bin
Khalifa Al-Thani e i vertici delle forze
armate qatarine. “Al centro dei colloqui – riferiva la Farnesina -
l’ulteriore rafforzamento della cooperazione nel settore difesa con i programmi
di formazione congiunta, la cooperazione militare e industriale, nella quale
occupano un posto di rilievo le numerose industrie italiane nel settore della
Difesa, l’articolato partenariato strategico bilaterale e i principali temi
internazionali e regionali di reciproco interesse”. Prima di lasciare il Qatar,
Guerini si recava in visita al cantiere del nuovo stadio “Al-Bayt”,
uno degli otto impianti per il Campionato Mondiale di Calcio 2022, interamente realizzato
da imprese italiane (main contractor Webuild S.p.A. già Salini-Impregilo). “Proprio
in questi giorni di visita, le autorità qatarine hanno chiesto al Ministro
Guerini il supporto delle Forze
Armate italiane nella gestione della sicurezza durante i
mondiali del 2022”, concludeva la nota della Farnesina.
La vera ragione della missione
ministeriale in Qatar veniva però resa pubblica qualche giorno dopo dal Comando
dell’Aeronautica militare italiana. “In occasione della visita del ministro Lorenzo
Guerini a Doha, è stato siglato un importante accordo tecnico tra l’Aeronautica italiana e quella del Qatar nel
settore dell’addestramento dei piloti militari, che vede coinvolta anche
Leonardo S.p.A. attraverso il progetto della International Flight
Training School – IFTS”, spiegava
l’Aeronautica. L’accordo consente ai reparti
aerei dell’emirato di addestrarsi perlomeno sino al 2025 nei maggiori scali italiani
e di accedere al nuovo polo integrato di addestramento al volo costituito dall’IFTS di Galatina (Lecce), dalla base di Decimomannu (Cagliari) e dal
poligono di Salto di Quirra, ancora in Sardegna.
“Con il Technical Agreement Government To Government, si
accresce quindi la cooperazione militare tra i due Paesi ed in particolare tra
le due Forze Aeree, nell’ambito della quale sono già coinvolti in prima linea
personale e sistemi addestrativi della 46ª Brigata aerea di Pisa”, aggiungeva
l’Aeronautica italiana. “L’interesse del Qatar per le capacità AM nel settore
del pilot training deriva da una
serie di attività bilaterali, culminate a luglio 2019 con la visita del
sottocapo di stato maggiore della Qatar Emiri Air Force presso il 61° Stormo di
Galatina, focalizzata sul caccia-addestratore T-346A Master prodotto da Leonardo e sulle potenzialità del sistema di
addestramento integrato presso la Scuola
di formazione internazionale IFTS”.
La
realizzazione del polo addestrativo per i piloti di guerra NATO ed extra-NATO
in Puglia e Sardegna è stata accelerata negli ultimi mesi grazie all’impiego di
rilevanti risorse finanziarie. Il 7 giugno 2021, presso
il Reparto Sperimentale e di Standardizzazione Tiro Aereo (RSSTA) di Decimomannu, si è
tenuto il primo incontro del comitato direttivo dell’Aeronautica Militare e di Leonardo S.p.A.
che si occupa dell’ambizioso progetto. Coincidenza vuole che nella stessa
giornata, presso la scuola gemella di
Galatina, sei ufficiali della forza aerea del Qatar iniziavano, nell’ambito dell’International Flight
Training School, un corso avanzato per conseguire la qualifica di pilota di
cacciabombardiere. Ulteriore coincidenza? Il 6 e 7 giugno era presente a Doha
per incontrare i comandanti delle forze aeree qatarine il Capo di stato
maggiore dell’Aeronautica, generale Enzo Vecciarelli. Quest’ultimo si recava anche
in visita alla Cellula italiana interforze schierata
dall’ottobre 2014 nella grande base aerea di Al Udeid presso il Combined
Air and Space Operations Center, la struttura di comando e controllo della missione internazionale Inherent
Resolve (a guida USA), contro lo Stato islamico dell’Iraq e
della Siria.
Come se ciò non bastasse, il 27 settembre 2021 una
delegazione del Qatar, guidata dal vicecomandante delle forze aeree, generale Hazza Nasser Hazza Al-Shahwan, ha
visitato la Scuola di Aerocooperazione di Guidonia
(Roma). “Il Comando dell’Aeronautica ha illustrato l’offerta formativa nel
settore addestrativo del Telerilevamento, degli operatori JTAC (Joint Terminal Attack
Controller) e del Personnel Recovery”, riferiscono i
militari italiani. “Le stesse attività sono state poi replicate live,
con assetti di volo del 60° Stormo di Guidonia,
in cui il personale ha guidato il supporto aereo verso il target,
individuato sulle colline intorno all’aeroporto. La delegazione del Qatar ha
potuto apprezzare le competenze e le capacità formative espresse dalla Scuola
di Aerocooperazione nel campo del remote sensing e delle
operazioni air-to-ground”.
Dopo le intense attività addestrative e gli
innumerevoli scambi di visite di cortesia, i manager delle aziende leader del
comparto bellico si attendono sostanziali commesse da parte delle forze armate
dell’emirato arabo. Abbiamo visto come in pole position compaiono i nuovi
blindati Centauro II del consorzio
Iveco-Oto Melara, ma Leonardo confida di poter vendere a breve una dozzina di caccia-addestratori M-346 Master e/o i nuovi
T-345 operativi anch’essi presso il 61° Stormo di Galatina.
Il
gruppo italiano ha già venduto al Qatar 40 elicotteri AW139 e AW189 impiegati
sia in ambito civile che militare, mentre a breve fornirà i sistemi di
puntamento e i sensori di nuova generazione che saranno posti a bordo delle
diverse unità da guerra (valore 4 miliardi di euro) che la Marina qatarina ha
ordinato a Fincantieri S.p.A..
Le forze armate dell’emirato hanno acquistato pure 24
cacciabombardieri Eurofighter Typhoon
realizzati dall’omonimo consorzio europeo che vede presente Leonardo. Nel marzo
2018 sono stati ordinati pure 28 elicotteri pesanti NH90 (16 versione navale e 12
terrestre), al consorzio NHIndustries costituito dal gruppo franco-tedesco Airbus
Helicopters (62,5%), Leonardo (32%) e GKN Fokker (5,5%). Per i nuovi elicotteri
da guerra, Leonardo opera in qualità di prime contractor con responsabilità per
la gestione del programma, l’assemblaggio finale e la consegna dei 12
elicotteri per la Marina da parte del suo stabilimento di Venezia–Tessera.
L’holding italiana fornisce inoltre diversi sistemi avionici e sensori
elettro-ottici, sistemi video e di identificazione, display ad alta definizione
per le consolle di missione e un pacchetto di servizi di addestramento per gli equipaggi
e i tecnici addetti alla manutenzione. L’intero
programma NH90 ha comportato la spesa da parte dell’emirato di oltre tre miliardi di euro, ma Leonardo e socie
puntano ad ampliare l’offerta con
altri 12 elicotteri, 6 per la marina e 6 per l’esercito. La consegna
dei primi velivoli è prevista entro la fine di
quest’anno e proseguirà sino al 2025.
Nel
corso del 2020 Leonardo ha pure firmato con l’Autorità per l’Aviazione civile
del Qatar un contratto per la fornitura di un sistema radar di sorveglianza
per le operazioni di avvicinamento nello scalo internazionale di Hamad, che
consentirà di tracciare accuratamente gli
obiettivi e potenziare i dispositivi
di controllo in vista dei mondiali di calcio del 2022. Il gruppo italiano ha anche firmato un accordo con la Qatar Foundation for Education, Science and
Community Development (presieduta da Mozah
bint Nasser al-Missned, madre dell’emiro Tamim bin Hamad al-Thani), per
addestrare gli operatori di cyber security presso l’Istituto di ricerca
informatica del Qatar. Leonardo fornirà alle autorità qatarine il sistema Cyber
Range & Training che “consentirà la simulazione di scenari reali
di attacco/difesa di varia complessità”.
Articolo pubblicato in Africa ExPress il 3 novembre 2021, https://www.africa-express.info/2021/11/03/danza-macabra-di-italia-e-qatar-in-onore-del-dio-delle-guerre-e-degli-affari-bellici/
Commenti
Posta un commento