“Arrivano i nostri” anche in Mozambico: i Marines Usa addestrano le forze armate
L’amministrazione Biden sempre più attratta dal sanguinoso conflitto o meglio, dalle immense risorse energetiche del Mozambico. L’ambasciata degli Stati Uniti d’America a Maputo ha reso noto che le forze armate USA hanno deciso di estendere e potenziare le attività di formazione del personale miliare mozambicano. “Lo scorso 9 agosto, i governi di Stati Uniti e Mozambico hanno lanciato un secondo programma di addestramento e interscambio congiunto (Joint Combined Exchange Training - JCET)”, riporta il comunicato dell’ufficio diplomatico. “Le forze speciali operative USA addestreranno più di 100 commando e ranger mozambicani per potenziarne le capacità nei campi di battaglia. Inoltre le esercitazioni in ambito JCE del Dipartimento della Difesa rafforzeranno le crescenti relazioni tra gli Stati Uniti d’America e la Repubblica del Mozambico. Il governo USA fornirà pure equipaggiamento medico e per le telecomunicazioni alle unità che saranno addestrate”.
Secondo quanto riferito
dall’ambasciatore USA in Mozambico, Dennis W. Hearne, il programma di
formazione sarà raddoppiato di dimensione in meno di quattro mesi. “Ciò è una
prova di come gli Stati Uniti d’America siano impegnati nello sviluppo delle
capacità delle forze armate mozambicane”, ha enfatizzato Hearne. “In ogni
ambito delle nostra assistenza alla sicurezza, daremo priorità al rispetto dei
diritti umani e alla protezione dei civili”.
A pianificare e condurre il programma
di cooperazione militare USA in Mozambico è stato chiamato direttamente il
Dipartimento della Difesa. Washington aveva lanciato lo scorso 15 marzo una
prima fase del Joint Combined Exchange Training
- JCET, inviando in Mozambico una dozzina di Berretti Verdi agli
ordini del colonnello Richard Schmidt del Comando per le operazioni speciali in
Africa (SOCAFRICA). Le esercitazioni “anti-terrorismo” si sono concluse a
fine maggio, mentre a giugno gli “addestratori” USA hanno svolto alcuni corsi
di formazione al soccorso dei feriti in combattimento con il personale
sanitario militare mozambicano. “In qualità di uno dei maggiori donatori
internazionali del Mozambico – ha precisato l’ambasciata a Maputo - il governo
USA lavora in stretta collaborazione con il governo della Repubblica, fornendo
più di 500 milioni di dollari all’anno in assistenza per migliorare la qualità
della salute e dell’istruzione, promuovere la prosperità economica e la
sicurezza, assistere nella protezione ambientale e supportare tutto lo sviluppo
della nazione. Inoltre gli Stati Uniti hanno assicurato più di 38 milioni di
dollari in risposta alla pandemia da COVID-19 e a luglio hanno donato 302.400 vaccini
Johnson & Johnson al Mozambico”.
L’avvio nel marzo 2021 delle attività addestrative a
favore delle forze armate mozambicane ha coinciso temporalmente con la
decisione dell’amministrazione Biden d’inserire il gruppo insorgente denominato
“Ansar al-Sunnah” nella speciale lista USA
delle organizzazioni terroristiche internazionali, con la designazione di “ISIS-Mozambico”.
“Gli Stati Uniti d’America sono impegnati
nel contrastare i metodi di finanziamento dell’ISIS-Mozambico, di JNIM (Jama’at
Nasr al-Islam wal Muslimin) e di al-Shabaab, limitando la loro capacità nel
condurre ulteriori attacchi contro i civili e supportando i nostri partner nei
loro sforzi contro il terrorismo”, affermò al tempo il segretario di Stato, Antony
J. Blinken. “Indirizzarci contro la minaccia terroristica che attraversa il
continente richiederà di lavorare a stretto contatto con i nostri partner per
ridurre le capacità operative dei gruppi terroristici e opporci al loro
controllo e influenza in Africa occidentale, orientale e meridionale”.
Considerazioni che alla luce di quanto accaduto in queste settimane in
Afghanistan (vedi la precipitosa fuga dei militari USA e NATO) spiegano bene il
rinnovato interesse politico-militare di Washington per il continente nero.
Tra
fine luglio e la prima settimana di agosto unità della marina militare del
Mozambico sono state impegnate a fianco degli Stati Uniti d’America e di altri
13 paesi africani e asiatici in una vasta esercitazione aeronavale (Cutlass Express 2021) svoltasi in Africa
orientale (Kenya, Gibuti), in Madagascar e nell’oceano indiano. Sotto la
conduzione del comando navale NAVEUR-NAVAF e della Sesta Flotta USA di stanza a
Napoli e la supervisione del Comando di US Africom, Cutlass Express ha avuto come obiettivo chiave il “rafforzamento
delle capacità e dell’interoperabilità delle unità navali dei paesi
partecipanti”.
Negli
stessi giorni che è stata formalizzata dall’ambasciata USA la seconda tranche
di aiuti e attività addestrative “anti-terrorismo”, alcune testate
specializzate nel settore difesa hanno reso nota la consegna alle forze armate
mozambicane di 12 blindati pesanti per il trasporto truppe di produzione
sudafricana. Secondo Defenceweb si
tratterebbe dei “Marauder” 4x4 del gruppo industriale Paramount.
Sempre
secondo il sito sudafricano, il Mozambico avrebbe acquistato nel 2021 anche quattro elicotteri multiruolo “Gazelle” prodotti
dall‘holding francese Aerospatiale Helicopter Corporation e una quindicina di
piloti mozambicani si sarebbero addestrati alla loro conduzione presso la
scuola di formazione di Paramount che sorge nell’aeroporto internazionale di Polokwane,
nel Sudafrica orientale.
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