Come trasformare una villa per bambini in poligono paramilitare
Può
accadere di tutto a Messina, città-caserma dove proliferano comandi e
infrastrutture militari di tutte le forze armate. Perfino che il giorno in cui
è fissato l’appuntamento per il voto per eleggere il nuovo sindaco e il
consiglio comunale, qualcuno abbia ritenuto plausibile “riconvertire” a fini
paramilitari uno dei rari polmoni verdi esistenti, la “Villa Sabin” che sorge
di fronte il Museo Nazionale, più nota tra i messinesi come “Baby Park”, il piccolo
parco-giochi per bambini.
“Nella
giornata di domenica presso Villa Sabin andrà di scena il Soft Air, gioco
basato sulla simulazione di tecniche con attività ludico ricreativa: ad
organizzare l’evento l’Associazione Sportiva Dilettantistica Belvedere, iscritta al CONI
attraverso il referente del Movimento Sportivo Popolare, Angelo Minissale”, l’annuncio
pubblicato da buona parte delle testate online di Messina e provincia. “Aggregazione tra ragazzi e salvaguardia della natura. Sono
questi i principi e i valori trasmessi dall’Associazione Sportiva
Dilettantistica Belvedere, il cui scopo è quello di promulgare il soft air, una
disciplina riconosciuta dal CONI come tiro tattico sportivo. L’evento
previsto a Villa Sabin è solo il primo di 5 appuntamenti distribuiti tra il
mese di giugno e settembre. Gli atleti - come spiegano la dottoressa D’Angelo Ramona e Francesco
Morgante, Presidente e vicepresidente dell’Associazione Dilettantistica -
affronteranno un percorso a tempo con il regolamento del tiro dinamico”.
Attività ludico-ricreativa, amore per l’ambiente, aggregazione dei giovani, i “valori” della
domenica war game di un manipolo di adulti in mimetica, scarponi e fucili
mitragliatori simil veri. Invece delle code ai seggi e un salto al mare, pronti
questi ad occupare Villa Sabin per trasformarla in un vero e proprio poligono paramilitare.
Conseguente la protesta di chi ha colto pericoli, contraddizioni, disvalori pedagogici
ed educativi di un evento “privato” in uno spazio pubblico e per cui annualmente i contribuenti del
Comune arrivano a pagare 4.000 euro per il suo “affitto” all’Autorità Portuale,
titolare dell’area. “Ma quale gioco-sport di socializzazione a protezione
ambientale…”, il commento di alcuni genitori e insegnanti più attenti. “Il
softair è un’attività basata sulla simulazione di tecniche, tattiche e usi
militari. Per praticarlo, vengono utilizzate delle riproduzioni di vere armi da
fuoco da guerra, dette air soft gun e i partecipanti vestono un abbigliamento
simile se non identico a quello in uso dalle varie forze armate dei paesi del
mondo (mimetiche, polo, scarpe, ecc.). L’autorizzazione di questa pratica a
Villa Sabin è un atto indegno. Non ci sono parole, solo la vergogna di essere
nati e cresciuti in una città che oggi scopriamo essere pure piena di sognatori
di morte….”
Sì, ma
chi, come, quando e perché ha autorizzato i war games al Baby Park, nel giorno
riservato alle elezioni amministrative? “Ho contattato il Dipartimento verde ed
arredo urbano e non ne sa niente di iniziative a Villa Sabin”, ci risponde l’assessore
comunale all’ambiente Daniele Ialacqua. “Sto scrivendo nota agli uffici affinché
si accerti chi e a che titolo abbia eventualmente dato autorizzazione e se essa
non vi fosse, come sembra, di diffidare chiunque a svolgere attività in ville
cittadine che oltre ad essere contrarie ai principi pacifisti ai quali l’amministrazione
s’ispira, possono arrecare danno ai loro fruitori”.
Nella tarda
mattinata di mercoledì 6 giugno, giunge la nota ufficiale di Daniele Ialacqua. “Con
una lettera indirizzata al sindaco, Renato Accorinti; al dirigente il
dipartimento Cimiteri e Verde Urbano, Domenico Manna; al segretario/direttore
generale, Antonio Le Donne; e alla Polizia Municipale, ho richiesto informazioni
in merito ad un evento di soft air in
programma, domenica 10 a villa Sabin e la sospensione dell’eventuale
autorizzazione e/o vigilanza a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini”, scrive
l’assessore comunale. “Considerato che lo scrivente che ha delega del sindaco
per le aree verdi, non ha mai autorizzato lo svolgimento di tale attività né
era al corrente di tale evento, si richiede con la presente se, quando e da chi
sia stato eventualmente autorizzato. Considerato altresì che tale tipo di
attività, fatte salve le considerazioni che si possono effettuare sulle
finalità del gioco e le perplessità
in merito alla sottesa cultura
bellica, confliggente con i principi pacifisti espressi da questa
Amministrazione comunale, può mettere a rischio l’incolumità dei fruitori della
villa, tra cui bambini, si chiede di verificare la possibilità di sospendere in
maniera immediata qualsiasi eventuale autorizzazione, qualora esistente, visto
che il luogo non è adatto allo svolgimento di attività di tale tipo. Nel caso
in cui non vi sia alcuna autorizzazione, si chiede di vigilare affinché non
vengano svolte attività che, come il soft air, mettano a rischio l’incolumità
dei cittadini e si richiede al comando della Polizia Municipale di supportare
l’azione di vigilanza del dipartimento cimiteri”.
Mentre
resta il mistero sull’esistenza o no di un’autorizzazione da parte della burocrazia
amministrativa comunale alla conversione di Villa Sabin in poligono per l’addestramento
paramilitare, via facebook giunge il commento di uno degli organizzatori dell’evento
soft air, Angelo Minissale, presidente del Movimento Sportivo Popolare e noto maestro di judo. “Considero
le sue affermazioni degne di un uomo non
amante dello sport”, ci ha scritto Minissale. “Tra le sue qualità umane trovo
solo un messaggio logico. La non conoscenza del mondo dello sport. Molto
probabilmente sta’ cavalcando il momento politico che vive questa città. Come
responsabile dell’evento e rappresentante del movimento e quindi a conoscenza
del settore e di quanti ragazzi amano questa disciplina, ricordo che è più
dannoso un cellulare in mano che un fucile elettronico con proiettili
biodagranti e che il sof air è uno sport che non ha nulla da essere definito
guerra. L’evento di domenica 10 veniva organizzato in uno spazio circoscritto e
a tutela dei pochi fruitori che stanno godendo una villa che è stata pulita
dagli stessi organizzatori. Probabilmente l’articolista vede fantasmi di
giorno. Volevo inoltre ricordare all’assessore che nella nostra richiesta era
proposta oltre che la pulizia, l’organizzazione di eventi sportivi culturali e
il mantenimento della villa che dovrebbe essere chiusa non avendo a
disposizione uso dei bagni funzionali, che gli stessi a giorni a proprie spese
avrebbe permesso ai fruitori di godere di un WC”.
Nei mesi scorsi, la comunità dei residenti filippini di Messina,
aderente al Movimento Sportivo
Popolare, aveva effettuato alcuni interventi di “pulizia volontaria” di Villa Sabin
ed altri spazi verdi comunali. Le attività erano state promosse in particolare dal
consigliere della Terza Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, aderente MSP e “responsabile
calcio della provincia di Messina per conto del Movimento”. L’avvocato Cacciotto,
noto alle cronache per le sue esternazioni sui supposti “pericoli” per l’ordine
pubblico derivanti dalla presenza a Messina di “migranti irregolari” o di richiedenti
asilo “ospiti” nel lager-caserma di Bisconte, il 10 giugno concorre alla Presidenza
della Terza Circoscrizione, alla guida della formazione di centro-sinistra che
sostiene la candidatura a sindaco di Antonio Saitta (Pd).
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