La Scuola appalta all’Esercito il racconto della Grande Guerra
Gli
istituti scolastici siciliani affidano alle forze armate lo studio della tragica
Prima Guerra Mondiale, di cui ricorre quest’anno un secolo dalla sua conclusione.
Con una lettera ai dirigenti di tutte le scuole statali e paritarie della
Sicilia, l’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca ha invitato ad aderire e partecipare alle “Celebrazioni del
centenario della Grande Guerra” organizzate dal Comando della Brigata
Meccanizzata “Aosta” in sinergia con il Comando Militare dell’Esercito “Sicilia”.
Si tratta nello specifico di “un insieme di eventi con lo scopo di coinvolgere
gli studenti delle scuole secondarie di I° e II° grado della Regione Sicilia
per rievocare i fatti salienti del Primo conflitto mondiale”.
Le
celebrazioni avranno inizio martedì 22 maggio a Messina, città sede del Comando
della Brigata “Aosta”, con una “mostra di reperti e materiali bellici e degli elaborati
realizzati dagli studenti siciliani” presso il sacrario militare “Cristo Re”. La
mostra che “vuole raccontare le vicende e i diversi aspetti della Grande Guerra”
sarà aperta alle scolaresche sino a giovedì 24 maggio e si soffermerà in
particolare su “sanità, medicina e chirurgia; luoghi della memoria; il progresso
della tecnologia militare; immagini e propaganda; il volontariato”.
Mercoledì
23 maggio, studenti, docenti e genitori potranno invece assistere presso il
teatro “Vittorio Emanuele” al “concerto interforze congiunto” della Brigata “Aosta”,
della Fanfara del 6° Reggimento bersaglieri di Trapani e della Fanfara del 12°
reggimento carabinieri “Sicilia”. Il 24 maggio, invece, “evento conclusivo con
rievocazione storica” con docenti universitari, alunni e professori della provincia
di Messina “circa i lavori rievocativi della Grande Guerra” e l’immancabile esibizione
musicale dei complessi bandistici della Brigata “Aosta”, oggi reparto d’élite
delle forze armate italiane e delle unità di pronto intervento della Nato. “La
finalità formativa – conclude l’Ufficio scolastico regionale - è quella di
favorire, attraverso la partecipazione all’evento commemorativo, una conoscenza
più approfondita della grande Guerra e la valorizzazione del contributo di una generazione
di giovani italiani al conflitto bellico”. Ovviamente nessun accenno agli immani
massacri di quella orribile guerra o ai comportamenti di tanti generali dell’esercito
che mandarono a morire inutilmente i propri uomini in impossibili attacchi lanciati
contro le trincee nemiche o, peggio, che decretarono la condanna a morte di chi
ebbe l’ardire di dire signor no.
La “celebrazione”
di fine maggio segue di qualche settimana gli eventi di occupazione da parte della brigata “Aosta” di alcune
scuole di Messina per l’ennesima operazione di manipolazione storica sulla Grande
Guerra con il progetto “Esercito e studenti uniti nel Tricolore”, realizzato in sinergia
con i dirigenti scolastici “per promuovere tra i giovani il valore
dell'identità nazionale”. Concerti musicali, seminari storici e alzabandiera verde-bianco-rossa sono stati
proposti a bambini di età compresa tra i tre e dieci anni, preadolescenti e
adolescenti “per ricordare quegli uomini nati tra il 1874 e il 1899 che tra gli
angusti spazi delle trincee e le imponenti cime dei monti contribuirono in
maniera decisiva all’unità nazionale, sacrificandosi con generosità e coraggio”.
Solo eroi e arditi i militi
narrati e rappresentati nelle aule delle Buona Scuola dell’Italia della terza
repubblica. Una scuola sempre più in guerra, più di guerra, più per la guerra.
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