Denunciato l’imprenditore Paolo Siracusano per i botti “vietati” a Capodanno
“Renato
Accorinti, non ti augurerò un buon 2016, se posso tutt’altro!!! Anche sul
finire di quest’anno non hai mancato di rompere ai messinesi con questa
barzelletta sui fuochi di artificio. Ancora grazie!!”. Il post, acido, anzi
infuocato, l’ha pubblicato l’imprenditore messinese Paolo Siracusano sul suo
profilo facebook alle ore 1 e 18 dell’1 gennaio 2016. Uno di quei cittadini
arrabbiati per l’ordinanza del sindaco di Messina che ha messo al bando botti e
fuochi d’artificio alla vigilia dei festeggiamenti di Capodanno? Anche, ma non
solo. Qualche ora prima infatti, i
Carabinieri del Comando Provinciale di Messina avevano sorpreso Paolo
Siracusano nel giardino della propria villa mentre si preparava a completare le
operazioni di allestimento di una vera e propria santabarbara a cui dar fuoco
allo scoccare della mezzanotte. I Carabinieri hanno sequestrato nella villa di
Granatari, tra il lago Piccolo e il lago Grande di Ganzirri (zona nord di
Messina) 222 mortai di innesto in ferro e 80 chilogrammi di polvere da sparo.
Dalla sommità dei mortai fuoriuscivano già le micce d’innesco e i Carabinieri
non hanno potuto far altro che denunciare ai magistrati il “disobbediente” imprenditore.
“Il materiale esplodente rinvenuto all’interno della villa del dottore
Siracusano pesa 39kg e non 80kg”, ha precisato l’avv. Cacia, legale di Paolo Siracusano.”Inoltre
il materiale pirotecnico rinvenuto all’interno della villa del mio assistito
era stato collocato da un artigiano professionista il quale aveva garantito non
solo la conformità dei giochi alle normative vigenti ma anche la regolare
esecuzione dello spettacolo pirotecnico. Nessuna superficialità, quindi, in
capo al dottore Siracusano che si è rivolto ad una ditta di professionisti ai
quali aveva espressamente richiesto che l’accensione dei fuochi fosse
subordinata al rilascio di apposita autorizzazione. Nessun pericolo, quindi,
siccome paventato, avrebbero potuto correre i vicini di casa del dottore
Siracusano, attesa la considerevole estensione del parco adiacente la villa ove
erano ubicati i fuochi e la supervisione della ditta cui era stato
commissionato lo spettacolo pirotecnico”.
Paolo Siracusano è titolare
della “Siracusano Automobili S.p.A.”,
concessionaria a Messina e provincia delle automobili Fiat, Lancia, Alfa Romeo
e Fiat Veicoli Commerciali. Presidente provinciale dell’Associazione Concessionari
Auto, Siracusano ha
pure ricoperto dal 1999 al 2002 l’incarico di vicepresidente nazionale
dell`Associazione
Concessionari Italiani Lancia. Nel febbraio 2013 ha promosso il movimento
politico “Messina Città del Futuro”
annunciando la propria candidatura a sindaco, poi ritirata. Alla cerimonia di
vernissage del movimento, con Siracusano c’erano l’allora consigliere
provinciale Roberto Cerreti (MLI), il Presidente dell’associazione giovanile
antimafia “Peppino Impastato” Sonny Foschino Cassata, lo studioso di storia
patria Franz Riccobono e l’architetto-urbanista Antonio Galeano. Nelle prime
file tra gli spettatori, il parlamentare del Pd Francantonio Genovese (oggi transfuga in
Forza Italia con quasi tutti gli iscritti e i consiglieri comunali del partito
di Renzi) e il presidente uscente del Consiglio comunale, Giuseppe
Previti. “Il
nostro obiettivo è dare una connotazione alla città che sia da attrazione per i
milioni di potenziali turisti, che serviranno alla nostra comunità per crescere
e raggiungere quel bene comune che tutti meritano”, spiegò Siracusano. “Il
futuro é l’ipotesi attorno al quale costruire l’industria turistica: dunque
opere urbane futuristiche, culla degli inventori e delle invenzioni, arte e
architettura futurista...”.
Con la
domanda-slogan Abbiamo 400 km di coste e
bellissime località marine: perché non abbiamo 40 porti turistici? Paolo
Siracusano condusse invece nella primavera 2008 la campagna elettorale per la
conquista (fallita) della Presidenza della Provincia di Messina per conto del
Pd di Francantonio Genovese. Tra una competizione politica e l’altra, Paolo
Siracusano non ha mancato di dare il proprio contributo personale e finanziario
a favore dello sport professionistico locale. Dopo aver fatto da sponsor con la
“Siracusano Auto” del Football Club Messina – (gruppo Franza) nella sua breve
avventura in serie A, dall’estate 2013 l’imprenditore-politico guida il team di
concessionari auto che con la sigla “Qmotors” fa bella mostra di sé nelle
maglie dell’ACR Messina nel campionato di Lega Pro. Lo stesso Siracusano, aveva
tentato nel luglio 2011 il salvataggio in extremis dell’ACR Messina, congiuntamente
ad una cordata di imprenditori messinesi tra cui Massimo Finocchiaro (titolare
della Imes, industria attiva nei settori metallurgico e siderurgico) e Felice
Genovese, massimo dirigente della Water Polo Fontalba Messina, militante nel
campionato di A1 femminile di pallanuoto.
Da due
anni, Qmotors è pure co-sponsor del Sigma Supermercati Basket, squadra di A2 di
Barcellona Pozzo di Gotto.
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