La Nato sbugiarda il governo Renzi: Trident Juncture pure a Napoli
Anche
il Comando delle forze congiunte NATO di Napoli - Lago Patria avrà un ruolo
chiave nella mega esercitazione militare Trident
Juncture 2015 che avrà luogo ad ottobre e novembre negli spazi aerei, terrestri
e marittimi di Portogallo, Spagna e Italia. La conferma ufficiale è giunta il 28
settembre a conclusione del vertice alleato tenutosi proprio nel quartier
generale del JFC – Joint Force Command di Napoli, a cui hanno partecipato l’ammiraglio
della Marina militare USA Mark Ferguson (Comandante in capo di JFC Naples), il
generale dell’esercito britannico Adrian Bradshaw (vicecomandante supremo delle
forze alleate in Europa – DSACEUR) e il generale tedesco Lothar Domroese,
comandante del Joint Force Command di Brunssum (Olanda). “Nel corso del meeting
sono state discusse le implicazioni strategiche relative al Readness Action Plan e alla NRF, la Forza
di Risposta della NATO”, si legge nel comunicato emesso dall’ufficio stampa di
JFC Naples. “Il vertice tra i tre leader militari ha avuto luogo alla vigilia
dell’esercitazione Trident Juncture 2015,
che consentirà di dare la certificazione al Comando di Brunssum per guidare nel
2016 la Forza di Risposta NATO NRF, in qualità di quartier generale di comando
e controllo. Attualmente è il Joint Force
Command di Napoli a fungere da comando e controllo per la NRF 2015 ed esso
sta supportando l’esercitazione mediante assistenza e potenziale umano
aggiuntivo”.
Affermazioni
che sbugiardano in toto quanto riferito in Parlamento dal governo italiano lo
scorso 17 settembre. “Si sottolinea che la città di Napoli non è coinvolta ad
alcun titolo nella esercitazione”, riportava il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, nella risposta
scritta all’interrogazione presentata da alcuni deputati del Movimento 5 Stelle sul ruolo delle installazioni militari
italiane interessate da Trident Juncture
2015. “A livello nazionale, il coinvolgimento prevede l’invio di elementi
dell'Esercito in Spagna, Portogallo e a Capo Teulada, di assetti aerei dell’Aeronautica
presso le basi di Trapani, Decimomannu, Pratica di Mare, Pisa, Amendola e
Sigonella, mentre per la Marina Militare saranno presenti assetti navali
inclusi nell'esercitazione nazionale Mare
Aperto”, aggiungeva il sottosegretario Alfano. “L’esercitazione sarà
guidata dal Joint Force Command Brunssum (Olanda) e non dal Joint
Force Command di Napoli come riportato in premessa all’interrogazione
parlamentare”.
Grazie
a Trident Juncture 2015, la NATO
potrà sperimentare per la prima volta in scala continentale quella che è
destinata a fare da corpo d’élite della propria forza di pronto intervento NRF,
la Very High Readiness Joint
Task Force (VJTF), opportunamente denominata Spearhead (punta di lancia).
La VJTF sarà pienamente operativa a partire dal prossimo anno e verterà su una brigata di
terra di 5.000 militari, supportata da forze
aeree e navali speciali e, in caso di
crisi maggiori, da due altre brigate fornite a
rotazione e su base annuale da alcuni paesi dell’Alleanza. “La Spearhead force
sarà in grado di essere schierata in meno di 48 ore”, afferma il Comando NATO. “In
particolare, essa potrà essere di grande aiuto nel contrastare operazioni
irregolari ibride come ad esempio lo
schieramento di truppe senza le insegne nazionali o regolari e contro gruppi
d’agitatori. Se saranno individuati infiltrati o pericoli di attacchi
terroristici, la VJTC potrà essere inviata in
un paese per operare a fianco della polizia nazionale e delle autorità di
frontiera per bloccare le attività prima che si sviluppi una crisi”. Proprio in
vista della creazione della nuova task force, sono stati riorganizzati i quartier
generali e i comandi operativi alleati: la Forza di pronto intervento NRF,
nello specifico, è stata posta gerarchicamente sotto il controllo del Joint Force Command di Brunssum e del Comando
per il Sud Europa di Napoli - Lago Patria.
Crescono intanto le
adesioni di associazioni e comitati alla manifestazione nazionale No Trident Juncture che si terrà nel
capoluogo campano sabato 24 ottobre. “La NATO è uno strumento di convergenza e di coordinamento degli
interessi dominanti dell’imperialismo
euro-atlantico, uno strumento offensivo al servizio delle mire espansionistiche
ed interventistiche delle grandi potenze occidentali, a scala planetaria, che
tanti disastri stanno provocando in giro per il mondo”, scrivono i promotori
dell’appello, il missionario comboniano Alex
Zanotelli, il Comitato napoletano “Pace e
disarmo” e la Rete Napoli No War. “E’ per questo che a partire dalla Sicilia (dove il governo tenta d’imporre l’entrata in funzione del micidiale Muos a
Niscemi), dalla Sardegna, da Poggio Renatico (Ferrara), da Pratica di Mare e
Pisa, tutti coinvolti nell’esercitazione, proponiamo di costruire insieme una
forte mobilitazione contro la Trident
Juncture, la militarizzazione dei territori e le politiche di guerra, su
tutto il territorio nazionale”.
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