Il Vajont poligono di guerra dei parà Usa
La
valle del Vajont, tra il Friuli e il Veneto - una delle aree alpine più fragili
dal punto di vista idrogeologico - ha ospitato la prima grande esercitazione di
aviolancio in Italia dei parà della 173^ brigata aviotrasportata dell’esercito
Usa trasferiti dalla Germania alla nuova base “Del Din-Dal Molin” di Vicenza. Tre
intere giornate a simulare attacchi e lanci ad alta e bassa che hanno visto
protagonisti oltre un migliaio di uomini già in forza alle basi tedesche di Schweinfurt
e Bamberg e i grandi velivoli da trasporto C-130J “Hercules”.
I
parà hanno raggiunto la Juliet Drop Zone
(l’area di lancio del Vajont) a bordo dei C-130 dell’86th Airlift Wing di Ramstein
(Germania), dislocati per l’occasione nella base aerea di Aviano, Pordenone. Sede
di due gruppi di volo di US Air Force con cacciabombardieri a capacità nucleare
F-16, Aviano ospita da qualche anno un grande hangar-magazzino per
i materiali necessari alle operazioni di aviolancio dei parà Usa, un centro
logistico in grado di ospitare sino ad un migliaio di militari in transito e
una piattaforma logistica per i grandi aerei da trasporto capace di accogliere
simultaneamente sino a dodici C-130 o cinque C-17. Le infrastrutture sono identiche
a quelle presenti nella base aerea “Pope” di Fort Bragg, Nord Carolina,
utilizzata dalla 82^ divisione aviotrasportata di US Army, il reparto d’elite
che combatte in tutti i maggiori scacchieri di guerra internazionali.
La
173^ brigata aviotrasportata è stata riattivata nel 2000 e da allora è
stata impiegata cinque volte in Iraq e in Afghanistan. Con una spesa di 310
milioni di dollari circa, l’ex aerostazione “Dal Molin” di Vicenza (rinominata “Camp
del Din”) è stata trasformata in hub logistico-militare del reparto di guerra d’élite.
Nella nuova infrastruttura sono ospitati i comandi generali della brigata aviotrasportata
e quattro battaglioni: due provenienti dalla base di Bamberg (il 173° truppe
speciali e il 173° di supporto alla brigata) e due dalla storica base militare di
Vicenza di Camp Ederle (il 2° Battaglione e il 503° Reggimento Fanteria). Al “Del
Din-Dal Molin” è in corso di trasferimento pure il 509th Signal Battalion di US
Army, anch’esso ospitato all’Ederle.
Originariamente era stato
previsto che tutti i sei battaglioni componenti la 173^ Brigata Aviotrasportata
trovassero sede a Vicenza. L’1 marzo 2013 il Dipartimento della difesa ha tuttavia
annunciato un nuovo piano di riorganizzazione della presenza delle forze
terrestri in Europa che prevede il mantenimento in Germania del reparto d’artiglieria
e del battaglione mezzi blindati della brigata per mantenerli vicini al grande
poligono di tiro di Grafenwhor. Ciò comunque ha consentito
di liberare spazi all’interno della nuova base di Vicenza che dovrebbero essere
messi a disposizione del comando per le operazioni terrestri nel continente
africano di US Army Africa. Il trasferimento dei due battaglioni dalla
Germania porta il numero dei soldati di stanza a Vicenza da 2.700 a circa
3.700.
Il
progetto “Del Din-Dal Molin” fu approvato nel 2007 dall’allora governo di
centrosinistra guidato da Romano Prodi. Referente italiano di fronte le
autorità statunitensi fu nominato Paolo Costa, presidente dell’Autorità
portuale di Venezia e membro del Parlamento europeo. I
lavori, affidati nel marzo 2008 a due aziende leader di LegaCoop (CMC di Ravenna
e CCC di Bologna), hanno consentito la costruzione di 31 edifici destinati a caserme-alloggio
per 2.000 militari, magazzini, spazi operativi, officine di manutenzione
velivoli, uffici e centri comando, due parcheggi multipiano per 800 auto e 50
motocicli, diversi centri sportivi. L’inaugurazione ufficiale della base
militare è avvenuta lo scorso 2 luglio alla presenza dell’ambasciatore Usa in
Italia. A rappresentare le forze armate italiane il generale
Claudio Graziano, capo di stato dell’Esercito. Nel suo intervento Graziano invitò
i comandanti della 173^ brigata aviotrasportata a rafforzare i legami con i reparti
italiani specializzati e a “scambiare uomini ed esperienze” soprattutto con la
Brigata “Folgore”. Il generale è stato prontamente esaudito. Agli aviolanci che
hanno sancito la trasformazione della valle del Vajont in poligono da guerra d’eccellenza
dei militari Usa di Vicenza, hanno infatti preso parte pure un centinaio di
parà della “Folgore”.
Commenti
Posta un commento