Sardegna. Esercitazioni di guerra globale con consulenti-studenti universitari
Oltre 900 tra caccia, velivoli da trasporto ed intelligence, unità navali, sottomarini, mezzi terrestri (obici, carri armati, blindati, ecc.) e 4.000 partecipanti tra militari di Esercito, Marina, Aeronautica, Guardia di Finanza e Capitanerie di Porto, funzionari e addetti di Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e Vigili del Fuoco e finanche un’agguerrita pattuglia di studenti universitari e laureandi in qualità di consulenti delle forze armate.
Sono
i numeri di Joint Stars, l’esercitazione nazionale pianificata e
condotta dal COVI - Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) che si terrà
in Sardegna dall’8 al 26 maggio 2023. “Joint Stars interesserà l’aeroporto di
Decimomannu, i poligoni di Capo Teulada e Salto di Quirra e le zone marittime
antistanti”, spiega lo Stato Maggiore della difesa. “Si tratterà di
un’esercitazione multi-dominio che vedrà le forze armate italiane addestrarsi
nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza
cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica,
radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce derivanti dalle tecnologie
emergenti, sempre più spesso utilizzate nella fabbricazione di droni
sottomarini o aerei”.
“L’evento
addestrativo verterà su una prima risposta civile ad una crisi umanitaria e di
sicurezza pubblica e una successiva risposta militare interforze e
multinazionale in aderenza all’art. 5 del Trattato del Nord-Atlantico, che
stabilisce il principio di difesa collettiva in caso di aggressione a uno dei
Paesi alleati”, aggiunge lo Stato Maggiore. “In particolare, saranno simulati
scenari connessi al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica,
all’antiterrorismo, al contrasto dei traffici illeciti, al soccorso di profughi
e, più in generale, alle azioni di risposta in situazioni emergenziali”.
War games a 360
gradi, dunque, per legittimare l’impiego militare in qualsivoglia conflitto politico,
sociale ed economico e che si legheranno in continuità temporale e operativamente
alla vasta esercitazione multinazionale Noble Jump 2023 che ha preso il via il 27 aprile sempre
in Sardegna per concludersi il prossimo 14 maggio. “A Noble Jump prendono parte 2.200 militari circa di sei
nazioni dell’Alleanza Atlantica: Germania,
Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica ceca e Lussemburgo e l’Italia che come
nazione ospitante fornisce il supporto logistico alle forze partecipanti”,
riferisce l’Allied Joint Force Comand di Napoli (Lago Patria) che sovrintende
all’esercitazione di guerra. “Noble Jump evidenzierà le capacità della NATO in ambito operativo,
tattico e di comando e la sua rapidità ad intervenire in combattimento. L’esercitazione
dimostrerà che la NATO è unita ed in
grado di difendere gli alleati”.
Nello specifico le
attività addestrative in corso sono rivolte a favore delle forze in altissima
prontezza operativa della NATO (NATO VJTF – Very High Readiness Joint
Task Force) e – come spiegano i vertici militari italiani - sono
finalizzate a “verificare la capacità di allertamento e di schieramento in
tempi brevi di tali forze, in seguito all’insorgere di una situazione di
pericolo per la sicurezza dell’Alleanza”. Le VJTF sono gli elementi di punta
della NATO Response Force (NRF), la forza di pronto
intervento terrestre, navale ed area costituita nel 2002 con lo scopo di
fornire all’Alleanza “un’opzione militare credibile e schierabile in tempi
rapidi in risposta alle crisi emergenti”. Il comando della NATO Response Force
ruota annualmente tra i due quartieri generali alleati di JFC Napoli e JFC
Brunssum (Paesi Bassi). Il 2023 è l’anno “italiano”, con tanto di esercitazioni
in territorio sardo (ancora i poligoni di Capo
Teulada e Salto di Quirra, la base aerea di Decimomannu, gli scali
aerei di Cagliari-Elmas ed Alghero, il porto di Cagliari).
“In
contemporanea alla Joint Stars 2023,
saranno organizzate diverse attività collaterali di tipo sportivo, sociale,
culturale, didattico e di protezione dell’ambiente a favore della popolazione,
delle scuole e delle Università locali, in collaborazione con le Autorità e gli
enti preposti della Regione Sardegna e dei Comuni interessati”, enfatizza lo
Stato Maggiore. Così come avvenuto nella prima fase dell’esercitazione (quella di
preparazione delle odierne operazioni di “confronto” bellico, svoltasi tra fine
dicembre 2022 e il gennaio 2023 presso il CESIVA - Centro di Simulazione e Validazione
dell’Esercito a Civitavecchia), ospiti d’onore
saranno gli studenti universitari.
“La Difesa
ha voluto rafforzare i già solidi legami esistenti tra le forze armate e il
mondo accademico, coinvolgendo nelle attività esercitative undici studenti e
studentesse provenienti dalla Libera Università Internazionale degli Studi
Sociali Guido Carli (LUISS) di Roma e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,
che sono stati inquadrati nello staff di pianificazione, coordinato dal Joint
Force Headquarters”, ha rilevato al tempo l’ufficio stampa della Difesa. “In questo ambito, gli studenti dei due atenei hanno
operato insieme al personale militare affiancandosi ai
cosiddetti advisors o consulenti del comandante nei settori politico,
giuridico e di pubblica informazione. Per gli studenti, lo scenario
esercitativo e le dinamiche lavorative tipiche di uno staff militare hanno
rappresentato una valida opportunità per accrescere le proprie esperienze e
conoscenze delle missioni e dei compiti che lo strumento della Difesa nazionale
garantisce nella sua quotidiana opera a difesa dei cittadini, del territorio
dello Stato, degli obiettivi strategici nazionali e di quelli dell’Alleanza
Atlantica”.
Particolare
enfasi è stata espressa dalla Scuola Sant’Anna a conclusione del primo stage presso
il CESIVA di Civitavecchia. “Nel corso dell’incontro finale, presieduto
dal Comandante Operativo di
Vertice Interforze, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, sono stati
illustrati i lineamenti e le finalità di questa fase della JOST, incentrata sul processo di pianificazione militare che, per
la prima volta, ha coinvolto anche i nuovi domini delle operazioni militari,
ovvero quello spaziale e cibernetico”, riferisce il prestigioso istituto pisano. “Il
Generale Francesco Paolo Figliuolo si è complimentato con tutto il personale
che, nel corso del briefing, ha illustrato il lavoro svolto in modo chiaro e
sintetico, senza tuttavia tralasciare alcun settore o branca della
pianificazione di un’operazione militare realmente condotta, compresi gli aspetti legali, culturali, politici, della prospettiva di genere e dei rapporti
con gli organi di stampa”.
Qualche informazione in più sulle
funzioni e i doveri di segretezza degli studenti-advisor è riscontrabile nel
bando che l’Università Statale di Milano ha predisposto per selezionare gli
studenti del Corso di Laurea magistrale in Relazioni Internazionali che prendono
parte a Joint Stars. “La prima fase
dell’esercitazione prevede un’attività di tipo Command Post Exercise (CPX) presso
la caserma Giorgi del CESIVA di Civitavecchia e, in parte al COVI”, riporta il
bando di UniMi. “Durante tale fase sarà attivata una task force che svilupperà
il processo di pianificazione operativa per la condotta di un’operazione
militare di difesa e sicurezza, che sarà condotta nella seconda fase
dell’attività JOST 22/23. Durante l’esercitazione, oltre allo staff preposto
alla gestione e al controllo dell’esercitazione, saranno attivati anche quelli
dei Comandanti di Reparto delle forze partecipanti che opereranno tanto nelle
aree addestrative a terra quanto in quelle in mare, all’interno dei quali gli
studenti potranno affiancare il personale militare che opererà quale
consigliere dei citati Comandanti. Parimenti, in relazione alla connotazione
multi-dominio, multinazionale, interforze e inter-agenzia dell’esercitazione,
le dinamiche addestrative che si svilupperanno nel corso della stessa potranno
fornire opportunità formative ed esperienziali agli studenti di altri indirizzi
universitari collegati agli aspetti di supporto tecnico-logistico, di
cooperazione civile-militare, cyber, spazio, sicurezza e utilizzo delle reti di
comunicazione, geologia e tutela dell’ambiente. Quale ulteriore momento di
approfondimento, il Comando Operativo di Vertice Interforze, con il supporto
del Centro di Geopolitica e di Strategia Marittima (CESMAR) e il Comitato
Atlantico Italiano, sta organizzando la condotta di un seminario informativo e
formativo, da tenersi in modalità a distanza, a favore degli studenti che
parteciperanno all’esercitazione”. Relativamente alle esercitazioni svolte a
Civitavecchia a inizio 2023, l’Ateneo meneghino ha privilegiato la
partecipazione di studenti provenienti dai dipartimenti di indirizzo socio-politico,
giurisprudenza e/o scienza delle comunicazioni, con focus sul diritto internazionale, sicurezza e relazioni internazionali
e giornalismo.
“In considerazione della
natura delle informazioni con cui gli studenti potrebbero venire a conoscenza
durante la loro partecipazione, è previsto un breve indottrinamento sulle norme
per la tutela del segreto di Stato”, ammonisce la Statale di Milano. “Relativamente
alla logistica si fa presente che il Centro di Civitavecchia non consente di
poter ospitare al suo interno il personale partecipante all’esercitazione, a
qualunque titolo (…) Le spese di viaggio da e per il Centro di Simulazione,
relative ad alloggio e assicurazione sono a carico dei partecipanti. Quanto al
vitto, il pasto meridiano potrà essere consumato gratuitamente presso il Centro”.
Insomma advisor di guerra con obblighi di segretezza, a proprio rischio e a proprie
spese.
Come se non bastassero Joint Stars e Noble Jump, in Sardegna, nel basso Tirreno e
in Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Mediterraneo centrale il 26 aprile ha
preso il via la seconda fase dell’esercitazione
aeronavale multinazionale Mare Aperto 23.
“Fino al 6 maggio, tutte le unità partecipanti saranno impegnate in una
fase a forze contrapposte, connotata
da difficoltà e complessità crescenti in uno scenario simulato di crisi
internazionale”, spiega il Comando della Marina Militare. “La direzione
dell’esercitazione è imbarcata sulla portaerei Cavour e l’addestramento è indirizzato a tutti i comandi
divisionali e specialistici della Squadra navale, ai relativi staff e a tutti
gli equipaggi delle unità e dell’aviazione navale nonché ai fucilieri della
Brigata Marina San Marco e ai tecnici e specialisti del sistema di supporto,
con la partecipazione anche di alcune componenti delle forze speciali della Marina
e del Comando Subacquei e Incursori (COMSUBIN)”.
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