Dai mari del Nord alla Sardegna, giochi di guerra NATO anti-Russia
War games di primavera delle forze armate USA e NATO in Europa, dal Mar Baltico, la Finlandia e la Norvegia fino al Tirreno e all’isola-poligono della Sardegna. Parallelamente all’escalation del conflitto fratricida russo-ucraino, proseguono nel vecchio continente i processi di riarmo e militarizzazione ordinati dai vertici dell’Alleanza atlantica in funzione anti-Mosca.
Il 4 aprile scorso, giorno in cui è stato celebrato il
74° anniversario della fondazione della NATO e la Finlandia ha fatto
ufficialmente ingresso nell’organizzazione militare, si è conclusa un’esercitazione
su “vasta scala” nello spazio aereo del Mar Baltico a cui hanno partecipato una
ventina di cacciabombardieri di Stati Uniti d’America, Regno Unito, Estonia, Francia,
Germania, Paesi Bassi e Finlandia. Per una settimana hanno operato
incessantemente dalla base estone di Amari i velivoli da guerra L-39 “Albatrosses”, F-15 “Eagles”, “Eurofighter
Typhoons”, F/A-18 “Hornets”, Dassault “Rafale” ed F-35 “Lightning II” e alcuni aerei
cisterna per il rifornimento in volo.
“Questa
esercitazione è stata finalizzata ad integrare le più recenti capacità acquisite dai paesi partner in modo da
rafforzare l’abilità nel condurre i combattimenti aerei con una potenza ancora
maggiore della somma dei singoli partecipanti”, ha dichiarato il comandante
delle forze aeree britanniche Scott Smith MacColl. “L’abilità nel cooperare in un dominio multinazionale,
rafforza la nostra difesa collettiva e dimostra la nostra capacità di
intervenire efficacemente nella regione del Baltico e in tutto il territorio
odierno e futuro della NATO”. Notevole l’enfasi espressa dai vertici
militari per la presenza alle attività addestrative dei velivoli
dell’aeronautica finlandese. “L’evento ha rappresentato un momento davvero
importante specie per il ritorno dei caccia della Finlandia nella base aerea di
Amari dopo il lungo break dovuto alla pandemia”, ha aggiunto il comandante
MacColl.
Un’esplicita
conferma dell’adesione de facto di
Helsinki alla NATO ben anteriore all’invasione russa dell’Ucraina del 24
febbraio 2022 è arrivata dall’ambasciatore della Finlandia in Estonia, Vesa
Vasara. “L’Aeronautica militare finlandese opera regolarmente con i partner
NATO per rafforzare la nostra sicurezza e stabilità in Europa, in particolare
con lo svolgimento di esercitazioni e attività addestrative congiunte nella
regione del Mar Baltico e dell’Alto Nord”, ha riferito il diplomatico. (1)
I cacciabombardieri finlandesi F/A-18 “Super Hornet” torneranno ad operare
in ambito alleato in occasione di quella che si prospetta come una delle più
grandi esercitazioni aeree della storia della NATO, Air Defender 2023, che si terrà nei cieli della Germania e
dell’Europa orientale dall’11 al 22 giugno, in stretto legame con altre due
esercitazioni in territorio tedesco, Ramstein Dust e Ramstein Guard. “Le attività addestrative si svolgeranno
con il notevole contributo degli Stati Uniti d’America e puntano a rafforzare
l’interoperabilità in ambito aereo e a dimostrare l’agilità e la determinazione
dei partner dell’Alleanza nel rinforzare la postura generale di deterrenza aerea
come previsto dal Concetto NATO per la Deterrenza e la Difesa dell’Area
Euro-Atlantica”, ha spiegato il capo dell’Aeronautica militare tedesca,
generale Ingo Gerhartz. “L’obiettivo primario è dimostrare e provare che la
NATO è in grado di difendersi. La nostra è un’alleanza puramente difensiva, ma se
qualcuno attacca un paese, attacca noi tutti”.
Ad Air Defender 2023 parteciperanno più di
un centinaio di velivoli da guerra e 2.000 militari USA. “Si tratta del più
grande schieramento di forze aeree statunitensi sin dalla formazione
dell’alleanza difensiva guidata dagli USA e della maggiore movimentazione
transatlantica della Guardia Nazionale Aerea”, scrive il sito specializzato Defensone.com. Nei giochi di guerra
saranno impiegati gli aerei d’attacco al suolo A-10 “Thunderbolt II”, i caccia
da “superiorità aerea” F-15 “Eagle”, quelli a capacità nucleare F-16 “Fighting
Falcon”, quelli di ultima generazione F-35 “Lighting II” (anch’essi predisposti
al trasporto di bombe nucleari tattiche B-61-12) e gli aerei cisterna KC-46. “L’esercitazione Air
Defender 2023 testerà la capacità dell’Air National Guard nell’intervenire
e utilizzare le proprie forze rapidamente così come dovrebbero fare gli Stati
Uniti nel caso in cui la guerra in Ucraina si estendesse alla NATO”, ha
dichiarato il generale Gen. Michael Loh, capo delle forze aeree della Guardia
nazionale USA. “L’adesione della Finlandia raddoppia la frontiera della NATO
con la Russia e aggiunge capacità davvero notevoli all’alleanza. Se si guarda
alle dimensioni del paese e a cosa vi si trova al suo interno, vediamo che si
tratta di un luogo agile per dislocare forze da combattimento. Essi hanno piste
d’atterraggio un po’ ovunque. E le realizzano vicino alle strade e così abbiamo
la possibilità di utilizzarle”. (2)
Nelle scorse settimane buona parte del territorio della Finlandia è stato
teatro di un’importante esercitazione inter-alleata sotto la guida del Comando
dell’esercito USA in Europa e in Africa. Denominata Arctic Forge, ha
preso il via il 16 febbraio e si è conclusa il 17 marzo, interessando anche la
regione settentrionale della Norvegia. “Arctic
Forge si è focalizzata sulle attività di cooperazione militare nell’Artico
con lo scopo di dimostrare la prontezza di dislocare una forza di combattimento
credibile e rafforzare la potenza del fianco nord della NATO a supporto del
nostro partner finlandese”, ha dichiarato il comandante generale di U.S. Army
Europe and Africa, Darryl A. Williams. “Se stiamo facendo una campagna, o
competendo e rispondendo a una crisi o in caso di conflitto, ciò che conta è
vincere. E noi dobbiamo vincere in ogni confronto, incluso e specialmente nell’Artico
dove esercitazioni come questa, insieme ai reparti dell’esercito e ai nostri alleati
e partner, non solo proteggiamo gli interessi di sicurezza nazionale USA, ma
garantiamo anche una regione sicura e protetta”.
Ad Actic Forge hanno preso parte 280
militari dell’11^ Divisione aviotrasportata di US Army giunti in Finlandia dall’Alaska,
della 10^ Divisione di Montagna di New
York e della Guardia nazionale dell’esercito della Virginia. Il personale
statunitense ha addestrato oltre 550 unità dell’esercito finlandese nelle
attività di comando e controllo di una eventuale forza multinazionale a livello
di battaglione. In Norvegia sono stati schierati invece 730 marines della II
Marine Expeditionary Force di stanza a Camp Lejeune, Jacksonville (North
Caroline) e 200 militari di US Army, più alcune migliaia di unità delle forze
terrestri di Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. (3)
Dal 6
marzo all’1 aprile alcuni dei maggiori reparti NATO per la guerra aerea e
missilistica sono stati trasferiti nelle basi aeree di Ramstein (Germania) e De Peel (Paesi Bassi) per una
maxi-esercitazione della European Integrated Air and Missile Defence (IAMD), il sistema NATO
di “difesa” anti-aerei e anti-missili a diverse altitudini. In due differenti
fasi addestrative (Steadfast Armour/STAR23
e Ramstein Century/RACE23) è stato simulato uno scenario di attacco con
variegati sistemi d’arma – missili balistici, ipersonici e da crociera e droni
di alta tecnologia – “a cui l’Alleanza deve rispondere in modo veloce ed
adeguato per difendere il territorio, la popolazione e le forze NATO da ogni
minaccia aerea”. (4) Per l’occasione le forze armate alleate hanno impiegato i
sofisticati sistemi terra-aria a corto, medio e lungo raggio “Patriot” (Spagna,
Paesi Bassi, Germania e Romania), “NASAMS - National
Advanced Surface-to-Air Missile System” (Norvegia) e “THAAD - Terminal High
Altitude Area Defense” (reparti USA in territorio olandese e in Lituania). Gli
Stati Uniti d’America hanno impiegato inoltre il sistema di combattimento
integrato per unità navali “AEGIS”. (4)
In Belgio ha preso il via il 20 marzo un’altra
importante esercitazione multi-nazionale (Steadfast
Cobalt): sotto il controllo del quartier generale del Comando alleato di
Norfolk (Virginia) viene valutata l’interoperabilità acquisita dal sistema
C4ISR di comando-intelligence-sorveglianza-riconoscimento della NATO e
l’architettura della forza di pronto intervento che sarà schierata nel 2024. Steadfast Cobalt si concluderà il 5
maggio.
Dal 24 aprile fino al 5 maggio nelle acque del Mar di
Norvegia si terrà invece Dynamic Mongoose dove
saranno simulate attività di combattimento anti-sottomarini da parte di unità NATO
“per il controllo marittimo o il diniego di accesso al mare in vista delle
funzioni navali per la futura difesa collettiva e per le operazioni di risposta
in caso di crisi”. (5)
Gli ultimi
war games primaverili investiranno buona parte del territorio della Sardegna
dal 26 aprile al 13 maggio (Noble Jump II);
nell’isola sono attesi oltre 3.000 militari di Stati Uniti d’America, Germania, Paesi Bassi, Lettonia, Grecia, Repubblica Ceca, Norvegia e
Lussemburgo. “Il fine di Noble Jump II è quello di dimostrare la capacità di dislocare in
tempo utile e integrare le forze NATO contribuendo
alla dottrina di deterrenza e difesa alleata”, riferiscono i vertici dell’Alleanza.
“Essa rafforzerà le capacità di risposta della NATO nella parte meridionale dell’area
geografica sottoposta al controllo di SACEUR (il Comando Supremo Alleato in
Europa) in coordinamento operativo con gli attori locali e regionali. Essa
addestrerà gli elementi della Stand-by
VJTF23 Force (la forza di pronto intervento NATO, nda) ed è anche un’opportunità per le forze partecipanti di
conseguire un livello di formazione tattica addizionale e di fornire l’opportunità
di inviare un messaggio di sicurezza e deterrenza strategica”. (6)
Ulteriori
informazioni tecnico-logistiche su Noble
Jump II sono state fornite dallo Stato Maggiore della difesa italiana
al Comitato misto paritetico per le servitù militari della Regione Sardegna. “Sarà un’esercitazione logistica e consisterà
nello schieramento di forze NATO allo scopo di verificare la capacità di movimento
all’interno del territorio alleato”, spiega la Difesa. “Nella parte
finale sono previste anche delle esercitazioni a fuoco che saranno
disimpegnate nel pieno rispetto delle regole, dei protocolli e degli
Stanag (Standardization Agriment)
della NATO”.
Le forze armate straniere giungeranno in Sardegna per
via aerea utilizzando gli scali di Cagliari-Elmas e Decimomannu e per via
marittima (porti di Cagliari e Olbia), mentre saranno utilizzate le aree
addestrative di Capo Teulada, Salto di Quirra e Alghero.
Il devastante impatto dell’esercitazione in un territorio
che ha già pagato insostenibili costi socio-ambientali e sanitari per le pluridecennali
imposizioni bellico-militari di Italia e NATO, è stato del tutto ignorato dal
Comitato misto paritetico. Di contro, come si legge nei verbali della riunione
in cui è stato dato l’ok a Noble Jump II – il suo presidente, il generale di
brigata Stefano Scanu, ha avuto l’ardire di enfatizzare “la straordinaria opportunità rappresentata da queste
attività internazionali, con la possibilità che il personale forestiero, dopo
aver visitato i nostri territori, possa poi ritornare sull’Isola per motivi
privati e di piacere”.
“Per
quanto riguarda i comuni interessati – ha aggiunto il generale Scanu – si rimarca
la positiva ricaduta economica derivante dai servizi logistici che saranno
erogati in favore delle truppe e si assicura il massimo impegno della Difesa in
materia di difesa dell’ambiente”. (7) Ai danni, pure le beffe.
Note:
(1) https://www.thedefensepost.com/2023/04/04/nato-fighter-jet-training-baltics/
(4) https://ac.nato.int/archive/2023/JOPW
(5) https://shape.nato.int/nato-exercises
(6) Ibidem.
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